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Cronache

A Sorrento via i sexy shop vicino a chiese e scuole

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No ai sexy shop e ai negozi destinati alla vendita di canapa o derivati vicino alle chiese, alle scuole e ai luoghi di aggregazione di Sorrento. A stabilirlo, scrive oggi Il Mattino, è un’ordinanza del sindaco, Massimo Coppola, per “garantire la tutela del pubblico decoro, del buon costume e dell’ordine pubblico”.

Nel provvedimento del primo cittadino si premette che “l’apertura sul territorio di esercizi commerciali quali i cosiddetti ‘sexy shop’, unitamente ad esercizi che commercializzano al pubblico prodotti e derivati dalla canapa possono ledere l’etica, la morale e la sensibilità dei residenti e dei turisti”. Turisti che sono sempre numerosi nella celebre località della costiera, italiani ma anche stranieri, soprattutto inglesi, tanto che qualcuno ha coniato il nome ‘Sorrentoshire’. Secondo il sindaco le possibili “ripercussioni” dell’apertura di tali attività commerciali non sono solo “di ordine etico e morale”: in gioco, si legge infatti nell’ordinanza, c’è anche il “turbamento della sensibilità dei cittadini residenti nei pressi” dei negozi, “nonché dei minori rientranti in una fascia di età fragile, che deve essere tutelata riguardo allo sviluppo psico-fisico”.

Ma il divieto non è assoluto, poichè l’obiettivo è soprattutto quello di tutelare quelli che nel provvedimento vengono indicati come “luoghi sensibili”. Ne segue un dettagliato elenco: “chiese e luoghi di culto, cimitero, ospedale, scuole di qualsiasi ordine e grado, parchi giochi, teatri, cinema e luoghi di aggregazione”.

L’ordinanza vieta l’apertura di cannabis shop, sexy shop “e similari” ad una “distanza inferiore a metri 200” da questi luoghi. Vietata pure la vendita di “articoli correlati a tali esercizi”, anche “congiuntamente a prodotti rientranti in altri settori merceologici” e ogni forma di pubblicità. La distanza è di “200 metri di camminamento pedonale” e questo fa si’, considerata la posizione di scuole, chiese, parchi e degli altri “luoghi sensibili” individuati dal primo cittadino, che nell’intero centro di Sorrento sarà impossibile aprire un cannabis o sexy shop. Se qualcuno vorrà cimentarsi nel settore dovrà andare in periferia.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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