Collegati con noi

Cronache

A 6 anni cade dall’altalena e muore colpita alla testa

Pubblicato

del

Il dramma si è consumato in una manciata di attimi, ieri sera attorno alle 21,15 in un parco pubblico di Villongo, nella Bergamasca: alcuni bambini che spingono un’altalena, la bambina che si trova sopra che cade a terra e l’altalena che, tornando indietro, la colpisce alla testa, uccidendola. La vittima aveva solo 6 anni e si chiamava Ritaj Lahmar, abitava con i genitori – originari del Marocco – a Credaro, non distante dal luogo della tragedia. È morta attorno alle 23, dopo l’arrivo in elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove i medici del 118 e del nosocomio hanno tentato di tutto per salvarla.

Ma l’emorragia cerebrale causata dalla botta alla testa si è rivelata fatale. Al parco c’era anche la mamma, rimasta sotto choc per l’accaduto: non ha assistito direttamente alla tragedia, ma è accorsa all’altalena non appena ha sentito le grida degli altri bambini. L’altalena è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Bergamo e dai carabinieri, intervenuti per i rilievi: si tratta di un modello realizzato per i disabili, sul quale possono salire anche le carrozzine. Il sostituto procuratore Letizia Aloisio ne disporrà una perizia tecnica: oggi ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di accusa di omicidio colposo senza indagati.

Non è stato invece ancora deciso se sarà eseguita l’autopsia sul corpicino di Ritaj, essendo la dinamica comunque già chiara: le telecamere del parco di piazza Vittorio Veneto, i cui filmati sono già stati acquisiti dai carabinieri, hanno infatti ripreso la scena. Ieri sera al parco di Villongo è arrivata anche Adriana Bellini, sindaco di Credaro, il paese dove Ritaj viveva con la famiglia. Oggi ha voluto scrivere una breve lettera che racchiude il dramma di tutta una comunità: “Cara Ritaj, io sono convinta che i bambini non dovrebbero mai soffrire e non dovrebbero mai morire, ma la realtà non è questa ed ecco che in una sera di fine estate sei improvvisamente passata dalla gioia del gioco a una nuova dimensione di vita che ti ha portata lontano dagli occhi e dagli abbracci dei tuoi amati genitori, dei tuoi fratelli e di tutti noi. Mi sono trovata, nel cuore della notte, a parlare con l’oscurità del cielo per cercare una risposta a quanto era successo, ma la risposta non l’ho trovata – aggiunge Bellini – e ho salutato l’arrivo dell’alba pensandoti come angelo sopra noi a darci, con la tua vitalità e il tuo sorriso, la forza per continuare il cammino della vita nel tuo ricordo”.

Advertisement

Cronache

Strage in famiglia: 17enne rivede i nonni in carcere

Pubblicato

del

A distanza di poco più di due settimane dalla strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, avvenuta nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre, il 17enne, che ha ucciso a coltellate padre, madre e fratello di 12 anni, oggi ha incontrato nel carcere minorile Beccaria i nonni. Nonni che da giorni avevano chiesto di vederlo perché, comunque, malgrado ciò che è successo e che resta senza una vera spiegazione, hanno deciso di non abbandonare il nipote e di “sostenerlo”. Cinque giorni fa il Tribunale per i minorenni di Milano aveva autorizzato, su richiesta della difesa, il colloquio, dopo che sia il 17enne che i nonni, così come gli altri familiari, avevano manifestato la loro disponibilità. I nonni, ma allo stesso modo gli zii del ragazzo, hanno più volte ripetuto, infatti, che vogliono rimanergli vicino e vogliono aiutarlo nel suo percorso giudiziario. E oggi si è trattato ovviamente, da quanto si è saputo, di un incontro toccante, fatto di lacrime, parole e silenzi.

“Volevo proprio cancellare tutta la mia vita di prima”, aveva messo a verbale, interrogato, il ragazzo parlando di un suo “malessere” che durava da tempo, ma che si era acuito in estate, e dicendo di sentirsi “estraneo” rispetto al mondo. E aveva spiegato, però, che non ce l’aveva con la sua famiglia nello specifico e non aveva, dunque, fornito un movente preciso per la strage. La difesa, con legale Amedeo Rizza, intanto, punta su una consulenza psichiatrica affidata ad un esperto per una successiva richiesta di perizia, affinché venga accertato se al momento dei fatti il giovane avesse o meno un vizio di mente. Per la difesa, inoltre, non può reggere nel procedimento l’aggravante della premeditazione, contestata, invece, dalla procuratrice facente funzione per i minori di Milano, Sabrina Ditaranto, e dalla pm Elisa Salatino nell’accusa di triplice omicidio. Aggravante riconosciuta dalla gip Laura Pietrasanta nella misura cautelare.

Il ragazzo, dopo l’incontro con i nonni di oggi, è stato poi trasferito, da quanto si è saputo, dal carcere minorile Beccaria di Milano a quello di Firenze.

Continua a leggere

Cronache

Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

Pubblicato

del

Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

Continua a leggere

Cronache

Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

Pubblicato

del

Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto