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Cronache

Scandalo sanità lucana, scambi di favori per raccomandati tra i governatori Dem del Sud

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“Accontentare tutti” era questa la linea politica, ammesso che si possa definire politica, del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. E chi bisogna accontentare? Amici, preti, parenti, familiari di parlamentari amici, politici locali, professionisti. Insomma accontentare i clientes della politica, quelli che poi ritornavano utili alla prossima tornata elettorale. Embè? Non fa tutti così? Sì, ma se ti beccano a violare le leggi poi finisci nei guai. 

Inchiesta Matera. Marcello Pittella agli arresti domiciliari

Pittella aveva una interminabile lista di raccomandati da piazzare, da far lavorare. E per raggiungere lo scopo di favorire i raccomandati nei co

ncorsi banditi si falsificavano verbali, consegnavano tracce di prove da sostenere in modo che potessero prepararsi, gonfiavano i punteggi dei candidati prescelti. Solito campionario dell’imbroglio del concorso. Almeno questo è quello che hanno accertato i magistrati di Matera nell’inchiesta sulla sanità lucana. E così, a quel che si legge nelle carte, 

Pittella ordina e il direttore generale dell’Asm, l’azienda sanitaria di Matera, Pietro Quinto – anche lui un nominato da Pittella nel 2015 – fa eseguire. Il giudice nell’ordinanza di arresto evidenzia «l’impressionante numero di conversazioni e contatti telefonici, quasi 14.000 in meno di tre mesi, dimostra i rapporti di Quinto con membri del precedente governo nazionale, parlamentari anche oggi in carica e non, consiglieri e assessori regionali». Tra gli altri due esponenti del Pd: l’ex viceministro dell’Interno Filippo Bubbico (già Pd, poi Leu, ora chissà) per una raccomandazione e quello dell’Istruzione Vito De Filippo per soddisfare la richiesta che arriva direttamente dalla Curia. Ma si fa riferimento anche a due candidati vicini al governatore della Puglia Michele Emiliano e della Campania Vincenzo De Luca scelti perché «le assunzioni venivano decise al fine di ampliare il consenso elettorale e scambiare favori ai politici di pari schieramento che governano Regioni limitrofe”. Come dire: io ti assumo un primario dalle mie parti, tu ricambi con un altro primario dalle tue parti. Insomma, cose già viste.

Il giudice sottolinea  «il caso di alti prelati della Chiesa che avrebbero raccomandato dei concorrenti nella selezione, riservata unicamente ai disabili, indetta dall’Asm per assumere 8 assistenti amministrativi» e la particolare vicinanza di Quinto all’ambiente ecclesiastico ritenuto da quest’ultimo un buon partito, con ciò alludendo non di certo al suo potere spirituale. Indicativa la conversazione intercettata il 27 maggio 2017 con il viceministro De Filippo nel corso della quale Quinto giustifica la sua insistenza nel soddisfare una raccomandazione a favore della sorella del Segretario del Vescovo di Matera Antonio Giuseppe Caiazzo, don Angelo Gallitelli, spiegando che certe cose “le fa per il suo bene” e che “qualche parola la spende, così sottacendo a un plausibile ritorno ragionevolmente anche in termini di un possibile consenso elettorale”.

Per i partecipanti al sistema criminale illuminato dalla procura i candidati senza raccomandazione sono una inutile zavorra”. Il 9 maggio 2017 Maria Benedetto, la presidente di commissione arrestata, sbotta: “Tutti i raccomandati hanno fatto tutti schifo, guarda e una, è vomitevole, ma dimmi tu come faccio io, come ca… faccio… vescovi, pure i vescovi, che dice che u’ vescovo… nessuno dei verdi… come ca…

dobbiamo fare”. Due settimane dopo, mentre corregge i compiti, dice: “Io… per fare questa cosa sto malissimo, ma come una sorella mi devi credere io non ci dormo la notte, ma non pensando a cosa può succedere, pensando proprio al mio intimo… come responsabile morale. Hai capito cosa voglio dire? … qualcuno a me dà fastidio che mi, mi ribolle il sangue… fare schifo… ti fa vergognare… io preferisco premiare un poveretto che almeno studia qualcosa e lo supera… mi sento un verme”. Nel marzo precedente era stata una delle dirigenti a preoccuparsi: «Ora mi devo fare pure le… scannerizzare le carte, mi devo fare le fotocopie perche questi siccome sono delinquenti ancora quando io me ne sono andata, le fanno sparire, mica è la prima volta che hanno fatto queste cose, capito?».

Una delle contestazioni a Quinto riguarda le consulenze affidate a un avvocato per far ottenere al figlio la laurea in giurisprudenza e la pratica presso uno studio. Scrive il giudice: «Dal libretto universitario di Giuseppe Quinto emerge che il 19 dicembre 2015 ha sostenuto l’esame di Diritto Amministrativo I e di Diritto Amministrativo 2, ottenendo per entrambi il voto di 30 e lode, e il 14 dicembre 2015 ha sostenuto ben 3 esami: Diritto Penale I, Diritto Penale 2, Diritto Privato Comparato per i quali ha ottenuto 28, 28 e 27”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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