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Salvini sdoganato, finisce sul presepe. L’ha deciso il re degli artigiani di San Gregorio Armeno

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Che i napoletani fossero tolleranti, pronti sempre a perdonare, appianare discussioni, smussare certe asperità, puntare alla pace e chiudere le guerre era risaputo. A Napoli nei secoli sono arrivati barbari, romani, normanni, spagnoli, francesi, austriaci, insomma chiunque ha potuto ha messo le tende col ferro e col fuoco. Ma da qui a conquistare i napoletani ce ne passa. La verità è che chiunque è arrivato da queste parti, venne per conquistare e rimase conquistato dai napoletani. Persino Matteo Salvini che pure dai napoletani ha tante questioni di cattivo gusto da farsi perdonare, non è mai stato osteggiato o vilipeso come pure lui in certi momenti ha fatto con i “napolecani”. Ma si è più volte scusato. Al punto che quest’anno addirittura l’hanno sdoganato persino nel presepe. Il re dei maestri artigiani della via dei pastori, via San Gregorio Armeno, Genny Di Virgilio, quest’anno l’ha voluto come pastore sul presepe di Napoli. E questo ha due significati. Primo: i napoletani non portano mai rancore e non si fanno mai conquistare, conquistano loro. Secondo: siccome non sono fessi, se Salvini diventa un pastore vuol dire che lo vendono bene. Si vede che lo richiedono. E a Napoli la legge più semplice dell’economia, domanda ed offerta, vale sempre. Certo fa un po’ specie vedere il pastore Salvini in mano ad un napoletano verace come Genny Di Virgilio. Certo è che fa un po’ impressione vederlo in foto con dietro il pastore di Pino Daniele che ha cantato “questo Lega è una vergogna”. Certo non sappiamo che cosa ne pensa San Gennaro che pure vedete nel video e nella foto di questo servizio. Ma una cosa pensiamo di saperla. Se Genny Di Virgilio, eccellente artigiano, ha deciso che Salvini deve finire sul presepe un motivo ci sarà. E questo motivo è da ricercare in quella legge che citavamo: domanda e offerta. Si vede che i napoletani e gli ospiti che arrivano a Napoli lo chiedono. E lui, artigiano di eccelse virtù figlio e ‘ndrocchia (la mamma ci scuserà), ha colto l’occasione al balzo.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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