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Cronache

Marcia per il Ponte, a Genova in piazza la rabbia degli sfollati: fate presto a ricostruire

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Le polemiche sulla lentezza con cui si è provveduto all’ installazione dei sensori che dovrebbero breve permettere agli sfollati di rientrare nelle loro case e portare via tutto quello che possono sono già archiviate. C’è qualcosa di più serio rispetto ai ritardi.
I sensori che servivano a misurare i movimenti di quel che resta in piedi del viadotto della Polcevera “in caso di pioggia o nuvole basse” non possono funzionare bene perché sono sensori ottici. Poi c’è la questione della ricostruzione del viadotto.
Poi ci sono i risarcimenti. Poi ci sono gli sfollati. A Genova, per capirci, c’è chi comincia ad arrabbiarsi. E le prime avvisagli si sono viste e sentite al corteo dei genovesi per chiedere di fare in fretta il ponte, aiutare la gente che soffre. Oramai dal 14 agosto sono passati due mesi. Ci sono state contestazioni ieri che non hanno risparmiato nessuno. Nel mirino il sindaco-commissario Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti,  il ministro Danilo Toninelli. Che era a Genova ma si è tenuto alla larga dalle manifestazioni.
In Prefettura c’era un incontro tra Toninelli e la Commissaria Europea alle infrastrutture Violeta Bulc. Riunione che si svolgeva mentre sfilava il corteo dei genovesi a pochi passi, in piazza De Ferrari. Sono arrabbiati, chiedono di non essere dimenticati. Il decreto del governo non piace. Gli applausi a scena aperta al premier Conte nell’ultima visita sono un ricordo sbiadito. Insomma la situazione non è più serena come quando la gente si era accontenta delle promesse.
Anche Bucci e Toti sono nel mirino. “Siamo qui per chiedere soprattutto la riapertura delle strade, Genova è divisa in due, non si può più sopportare questo immobilismo”, dice Franco Ravera che guida il comitato degli sfollati. “Il decreto è insufficiente”. Accanto a lui uno striscione: “Oltre il ponte c’ è”, è scritto. Già a nord del Morandi vivono decine di migliaia di persone che sono tagliate fuori da tutto: “Lavoro, strade, sanità”, scandiscono al megafono La commissaria Bulc è a Genova “per offrire l’assistenza dell’ Europa. L’Europa è pronta a fare la propria parte per aiutare Genova e la Regione con l’obiettivo di ridare il futuro a questo territorio”. In particolare Bruxelles potrebbe dare il via libera a procedure più snelle per gare e appalti. “Al Governo italiano – ha commentato Toninelli – piace molto l’ Europa che si occupa delle persone, dei problemi concreti dei cittadini, come stiamo provando a fare anche oggi qui”.
Ma ormai immancabile è arrivata la coda polemica che comincia a snervare i genovesi: “Questo è un decreto scritto con il cuore”, ha detto Toninelli. Immediato il controcanto di Toti: “Speriamo sia scritto anche con il cervello”.
L’ aria in un mese è cambiata.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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