Collegati con noi

Cronache

La mamma di Raffaele Perinelli: “Mio figlio era un bravo ragazzo amava il calcio e lavorava. Me l’hanno ucciso”

Pubblicato

del

“Quando è morto mio marito io non mi sono più guardata indietro, ho preso Lello, ho preso Francesca ed ho guardato avanti, ho pensato a tirare dritto e a crescere i miei figli bene”: Adelaide Porzio, la mamma di Raffaele Perinelli, 21 anni, ucciso con una coltellata al cuore a causa di una lite, è una donna distrutta dal dolore. “Ho fatto di tutto per tenerlo lontano dai pericoli, ho dato l’anima per i miei figli, chiedevo a Dio: “Aiutami a crescerli” e nonostante viviamo in una zona a rischio io mi sentivo la mamma più realizzata del mondo perché ero riuscita a farli studiare e crescere sani”.
Per Lello la vita era scuola e calcio, scuola e calcio, dice Adelaide, e per la sorella scuola ed estetista. “È stato il momento più bello quando l’ho fatto venire con me: lavoravamo insieme, lui part time, all’Università Federico II. Andavamo a svuotare i cestini e io ero felice perché ce l’avevamo fatta”.
A chi ha detto che “Raffaele è figlio di un boss voglio dire che io gli ho messo la paletta e la scopa in mano, non un coltello”.
Un ragazzo senza grilli per la testa Lello, calciatore in serie D con il sogno di andare avanti nel mondo del pallone. Ucciso per una lite in discoteca: Alfredo Galasso, 31 anni, si è costituito ai carabinieri di Casoria ed ha raccontato la sua versione. Ha detto di avere paura perché Lello era figlio di un boss , avevano litigato e per questo girava armato di coltello e così quando – dopo una settimana- si sono incontrati e azzuffati , lo ha colpito.
Una versione che per la mamma di Lello non è convincente: i due vivevano nello stesso quartiere e si conoscevano. Alfredo – ha spiegato la donna – avrebbe chiesto al figlio di inginocchiarsi davanti a lui in segno di rispetto e Lello glielo aveva raccontato. “Chiedo perdono a mio figlio – dice singhiozzando – dovevo andare io e mi dovevo inginocchiare, mi umiliavo ma che me ne fregava? Io lo sapevo che era pericoloso. Adesso la mia vita non ha più senso chiedo solo giustizia, nessuna pietà per chi ha ucciso mio figlio”

Advertisement

Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

Pubblicato

del

“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

Continua a leggere

Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

Pubblicato

del

Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

Continua a leggere

Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

Pubblicato

del

Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto