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Cronache

Compravendita di senatori, la Cassazione: Berlusconi “corruttore privato” ma prescritto

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Berlusconi è un “corruttore privato”. La Suprema Corte di Cassazione, Sesta sezione penale,  presieduta da Giacomo Paoloni, ha confermato la prescrizione per il leader di Forza Italia al processo per la compravendita dei senatori. celebrato a Napoli. L’ex Cavaliere donò all’ex senatore Idv Sergio De Gregorio, poi transitato in Fi, 3 milioni di euro per passare, nel 2008, dal centrosinistra al centrodestra, votando la sfiducia a Prodi nel 2008 e segnando così la caduta di quel governo. Dunque un caso di cambio di casacca in Parlamento ben retribuito, per fini poco nobili: rovesciare un Governo in carica.

Compravendita di senatori. La Cassazione prescrive Berlusconi ma lop definisce corruttore privato

La Suprema Corte, dunque, ha respinto la richiesta di Berlusconi di assoluzione nel merito e ha accolto, invece, la riqualificazione del reato da corruzione “propria” a “corruzione impropria” avanzata dal sostituto Pg Lugi Orsi.
Ma anche se il reato è stato, per così dire, leggermente attenuato, la Cassazione – è questo il fatto più importante-  ha confermato (le motivazioni diranno di più) che il voto è certamente libero ma se un parlamentare, come in questo caso De Gregorio, prende soldi per un certo voto, non può esserci lo scudo dell’articolo 68 della Costituzione.
Invece, sembra essere stata accolta in pieno la tesi dell’accusa. Era stato il pg Orsi a chiedere la conferma della prescrizione dando ragione ai giudici di Napoli sui fatti anche se li ha inquadrati tecnicamente in maniera diversa: “Corruzione impropria”. Per spiegare con parole semplici possiamo dire che Orsi aveva ribadito la qualifica di pubblico ufficiale per i parlamentari ma poiché nel caso specifico, De Gregorio prese soldi da Berlusconi per votare contro il governo Prodi, l’ allora senatore non li incassò per fare un atto contrario ai doveri d’ ufficio (il voto è un atto che di per sé non si può censurare) ma li prese per fare un atto d’ ufficio, votare. Quindi , è stato il ragionamento di Orsi, se si prendono soldi per un atto di ufficio la corruzione, secondo la normativa vigente “è impropria”.
Ma è pur sempre rato e i fatti, come dicevamo, non cambiano: c’ è un corrotto, De Gregorio ( ha patteggiato una pena di 20 mesi) e c’è ” un corruttore privato”, Silvio Berlusconi, che anche stavolta se la cava con la prescrizione. Così come il mediatore Valter Lavitola ( che non ha fatto ricorso). In primo grado erano stati condannati a 3 anni. Cosa avevano scritto i giudici d’ appello di Napoli sul leader di FI , confermato ora dalla Cassazione? “Berlusconi ha agito, pacificamente, come privato corruttore e non come parlamentare nell’ esercizio delle sue funzioni”. Avvicinò il senatore approfittandosi della “disastrosa situazione economica di De Gregorio (riferita da quest’ ultimo a Berlusconi) per promettere di risolvergli ogni tipo di problema economico”. Respinta anche un’ altra tesi della difesa, rappresentata dall’ avvocato Niccolò Gheidni, che il Senato non aveva i titoli per costituirsi parte civile. Una “doglianza infondata” per il pg Orsi così come tutte le altre respinte dalla Cassazione. Pertanto rimane salva la costituzione di parte civile del Senato che potrà ottenere, in separato giudizio, il risarcimento dei danni. Ironia della sorte il presidente del Senato ora è Elisabetta Casellati, fedelissima di Berlusconi. Ma oltre al processo penale, conclusosi ieri, c’è anche un procedimento aperto dalla procura della Corte dei Conti del Lazio per danno di immagine subito dallo Stato e per la progressiva crescita dello spread innescata dalla fine del governo Prodi.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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