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Cronache

Motoscafo in fiamme nel Porto di Ischia affondato a largo perchè non ci sono mezzi antincendio

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Il motoscafo era ormeggiato nel porto d’Ischia. Una struttura che versa sempre più in un pietoso stato di abbandono. Senza controlli e senza presidi di sicurezza. Le fiamme sviluppatesi a bordo dello yacht per motivi che dovranno essere accertati da una inchiesta, solo grazie al pronto intervento della Guardia Costiera non si sono propagate alle imbarcazioni vicine e chissà, anche ai ristoranti della Riva Destra, in questi giorni affollati ancora di turisti.

Il fuoco è comparso all’improvviso, così come una densa e asfissiante ondata di fumo nero che ha invaso l’area intorno al Porto e oltre. Un odore acre che creava fastidì alle vie respiratorie è stato avvertito per qualche ora in tutta l’area intorno al porto. Il cabinato era ormeggiato assieme ad altre decine di imbarcazioni, lungo i pontili galleggianti del porto di Ischia. La Guardia Costiera ha compreso la gravità della situazione e siccome non c’è nulla di decente in quel porto per spegnere un incendio importante, i militari hanno fatto subito la scelta migliore:  trainare lo scafo in fiamme fuori dal porto d’Ischia, per evitare che il rogo si propagasse alle altre imbarcazioni presenti in zona e succedesse un disastro di proporzioni immani. Inquietante sapere davanti ad un incendio serio che in un Porto importante non c’è una motobarca pompa. Meglio non osare immaginare che cosa potrebbe succedere in casi di incidenti più seri. I danni ammontano a circa 1 milione di euro: questo il costo del motoscafo. Non ci sono feriti, non ci sono danni importanti alle strutture portuali solo grazie ai militari della Capitaneria. Ora tocca capire che cosa dicono le compagnie di assicurazioni, sperando che non ci vada di mezzo il Comune di Ischia. L’incendio ha comunque causato problemi seri alla navigazione commerciale e ad aliscafi e traghetti passeggeri in entrata ed in uscita dal porto. In molti casi e fino a sera si sono accumulati ritardi in arrivo e in partenza mostruosi.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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