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Cronache

“La villa è mia”, così la mamma del boss pentito Iovine non vuole mollare al parco la casa confiscata

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ODon Giuseppe Sagliano, il parroco di Villa di Briano, affidatario della villa confiscata al capo dei capi del clan dei Casalesi oggi collaboratore di giustizia, Antonio Iovine, vorrebbe trasformare l’immobile in un Centro polivalente per finalità sociali. È uno dei modi per far tornare alla collettività beni che le mafie hanno acquisito con la commissione di reati. Solo che in questo caso, il parroco sta incontrando non poche difficoltà per poter usare quella villa perché dentro ci abita ancora la mamma del boss che si riesce a sfrattare. Non solo. L’altro giorno dentro l’immobile c’è stato l’ennesimo litigio tra il parroco è la mamma dell’ex boss oggi pentito.  “Una parte della villa è mia e voi non avete alcun diritto di stare qui, men che mai di tagliare alberi e piante che mi appartengono” è la protesta della madre di Iovine oggi collaboratore di giustizia. La villa in questione è quella che fu confiscata nel 2009, quando Iovine era ancora latitante. Sarebbe stato arrestato dalla polizia un anno dopo. Stiamo parlando di una casa enorme. Quasi 900 metri quadri, disposta su tre piani, un terrazzo enorme che la circonda, giardini enormi. La villa è stata usata qualche anno fa dalla Caritas della parrocchia di Santa Croce di don Giovanni Schiavone e dalle guardie zoofile di San Cipriano di Aversa. La struttura fu poi abbandonata ed è rimasta tra incuria e degrado fino a quando il sindaco di Villa di Briano, Luigi Della Corte non ha deciso di progettare dei lavori per recuperarne la funzionalità ed affidarla alla chiesa. Solo che nel frattempo la mamma e il fratello del camorrista pentito rivendicando un diritto di proprietà su una quota parte della Villa che – a loro dire – non sarebbe del loro congiunto pentitosi. “Abbiamo deciso di verificare e chiedere lumi all’Agenzia Nazionale per i beni confiscati ma intanto la risistemazione della villa non sarà fermata», ha assicurato il sindaco Della Corte

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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