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Cronache

Decreto su Genova, demolizione e ricostruzione del ponte e aiuti alla città per superare la tragedia del crollo del Morandi

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Per i Dem il Governo ha partorito un topolino”. Per il governo è la prima risposta seria alla tragedia di Genova. Il decreto Genova contiene stabilisce la procedura di ricostruzione. Affida poteri straordinari ad un Commissario che sarà nominato a breve. Stanzia risorse pubbliche per 360 milioni di euro in dieci anni nel caso in cui la società Autostrade non dovesse pagare demolizione e ricostruzione. Prevede l’assunzione di 250 persone presso la Regione Liguria (ma inizialmente erano 500). Restano ovviamente tanti interrogativi: ieri il Governatore Toti ha trasmesso al Palazzo Chigi il piano di demolizione e ricostruzione che gli ha consegnato la società Autostrade. Un atto dovuto, ma ci vorranno ancora molte settimane per capire quale sarà il progetto di ricostruzione, quanto costerà effettivamente, chi lo eseguirà, se ci sarà una gara o meno. 

Per assicurare l’avvio delle attività del Commissario straordinario, in caso di mancati o ritardati versamenti da parte del concessionario Autostrade, sarà anticipata la spesa di 30 milioni annui dal 2018 al 2029, pari a 350 milioni, attingendo al Fondo per le infrastrutture. Il Commissario avrà due vice e un ufficio di 19 persone.

Nei territori dei comuni colpiti dal crollo del ponte del Genova il pagamento del canone Rai è sospeso fino al 31 dicembre 2020. Non compaiono più nel decreto i fondi per il Terzo Valico dei Giovi. Nella bozza precedente si prevedeva di assegnare al sesto lotto del Terzo Valico 791 milioni di euro ad integrazione del finanziamento già disponibile. Nei territori dei comuni colpiti dal crollo del ponte del Genova, inoltre, il pagamento del canone Rai è sospeso fino al 31 dicembre 2020. In sintesi, il decreto prevede spese complessive per 645 milioni di euro, di cui 360 milioni provvisoriamente stimati per la ricostruzione del ponte e la viabilità complementare e 285 milioni (fino al 2022) per gli indennizzi e le misure di sostegno economico. Nel caso delle infrastrutture le spese saranno coperte con taglio del Fondo investimenti (30 milioni all’anno dal 2018 al 2029), in attesa che Autostrade paghi il conto. Per gli altri 285 milioni l’articolo 46 prevede le coperture utilizzando vari fondi emergenziali già presenti in bilancio.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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