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Cronache

Il Papa denuncia, ‘ad Amatrice ricostruzione ritarda’

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Il Papa torna a puntare l’indice contro i ritardi della ricostruzione del post-sisma che ha colpito l’Italia Centrale. Dopo la recente visita a Camerino, nelle Marche, che ha avuto come obiettivo non solo di mostrare la sua personale vicinanza alle popolazioni colpite ma anche di lasciare accesi i riflettori su una realta’ ancora in difficolta’, oggi il Papa ha rivolto il suo pensiero ad Amatrice, dove si sono riunite le Comunita’ Laudato si’, esperienza nata su iniziativa della diocesi di Rieti guidata da monsignor Domenico Pompili. Il Papa ha inviato loro un messaggio ricordando innanzitutto proprio le ferite del terremoto ma anche la possibilita’ di guardare avanti: “E’ un segno di speranza il fatto di ritrovarsi proprio ad Amatrice, il cui ricordo – ha sottolineato Papa Francesco – e’ sempre presente al mio cuore”. “Non solo e’ un segno di prossimita’ a tanti fratelli e sorelle che ancora vivono nel guado tra il ricordo di una spaventosa tragedia e la ricostruzione che tarda a decollare – ha rilevato il pontefice -, ma esprime anche la volonta’ di far risuonare forte e chiaro che sono i poveri a pagare il prezzo piu’ alto delle devastazioni ambientali”. “Le ferite inferte all’ambiente, sono inesorabilmente ferite inferte all’umanita’ piu’ indifesa”, ha detto ancora il Papa. Partendo dal tema scelto dal convegno, l’Amazzonia, il pontefice ha rilevato: “La situazione dell’Amazzonia e’ triste paradigma di quanto sta avvenendo in piu’ parti del pianeta: una mentalita’ cieca e distruttrice che predilige il profitto alla giustizia; mette in evidenza l’atteggiamento predatorio con il quale l’uomo si rapporta con la natura. Per favore – ha chiesto accoratamente il Papa -, non dimenticate che giustizia sociale ed ecologia sono profondamente interconnesse!”. Il Papa ha infine spiegato che “cio’ che sta accadendo in Amazzonia avra’ ripercussioni a livello planetario, ma gia’ ha prostrato migliaia di uomini e di donne derubate del loro territorio, divenute straniere nella propria terra, depauperate della propria cultura e delle proprie tradizioni, spezzando l’equilibrio millenario che univa quei popoli alla loro terra. L’uomo non puo’ restare spettatore indifferente dinanzi a questo scempio, ne’ tanto meno la Chiesa puo’ restare muta”, ha concluso.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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