Collegati con noi

Cronache

Pisani denuncia: ora il rischio è che vogliono far scarcerare l’assassino De Santis

Pubblicato

del

Angelo Pisani, assieme al fratello Sergio, sono titolati dello studio legale che sin dapprincipio hanno rappresentato in questo processo la famiglia di Ciro Esposito. Ed è con lui che proviamo a parlare a caldo, quando il sangue ancora bolle nelle vene, se è soddisfatto di come sono andate le cose. E le risposte sono tra l’ironico e l’amareggiato.

Allora avvocato Pisani, come vogliamo definire questa sentenza? Un po’ salomonica? O forse se l’aspettava? Lei crede sempre nella giustizia?  

“Non potrei fare l’avvocato se non credessi nella giustizia. Dunque, va bene così, va bene la sentenza di condanna a 16 anni di reclusione per il signor De Santis che sparò e uccise in maniera brutale, assurda e barbara un ragazzo di 26 anni che stava andando a vedere una partita di calcio. Ma davvero mi pare incredibile che davanti a prove così chiare circa la sua responsabilità non ci sia stato il coraggio di comminare una pena esemplare”.

 Che cosa significa “esemplare”, ergastolo? Che cosa si aspettava?

“Io mi aspetto sentenze di condanna commisurate ai reati che si commettono. Uccidere un ragazzo con quelle modalità, per motivi che definire futili è un eufemismo, non ha una pena commisurata che si può comminare. Da avvocato non posso dire altro che i giudici pronunciano le sentenze e noi le dobbiamo rispettare. Da cittadino che odia la violenza, che ama lo sport e non vorrebbe più vedere il mondo del calcio infangato da questi violenti spargitori di odio, avrei preferito che chi si macchia di un assassinio venga messo in cella e buttate le chiavi. Ma qui le parlo da avvocato e le dico che rispetto la sentenza dei giudici della Suprema Corte di Cassazione”.

Rispetta la sentenza ma non la condivide.

“Rispetto la sentenza. E però ho un timore”.

Ce lo può rendere noto?

“Temo che  questa battaglia di giustizia non è ancora finita e che bisogna ancora lottare per difendere il buon nome della famiglia di Ciro Esposito che è stata ferita più volte, offesa reiteratamente proprio da quella giustizia in cui loro hanno sempre creduto e continuano a credere”.

Avvocato, che cosa la preoccupa?

“Lo saprà presto. Vedrà. Le strade che portano all’ingiustizia sono sempre lastricate di buone intenzioni. Come quelle che portano all’inferno”.

Si riferisce alla richiesta dei legali di Daniele De Santis che hanno presentato già istanza di scarcerazione per il loro assistito? Hanno pure dei periti medici che asseriscono che “le condizioni di salute del detenuto De Santis sono incompatibili con il regime carcerario”.

“Guardi, mi lasci rispondere “no comment”. È sconcertante questo processo. È stata una corsa a tappe forzate verso un tentativo assurdo di mitigare la pena ad un uomo che per quello che ha fatto, un omicidio, e per quello che aveva già fatto nella sua vita, è incompatibile a svolgere una normale vitati relazione in mezzo alla gente. Ma come le avevo promesso, va bene la sentenza. E amen. Ogni giorno ha la sua pena. Oggi l’abbiamo passata. Se e quando proveranno a far uscire dal carcere quest’uomo, noi ci opporremo per il rispetto che si deve alla famiglia Esposito e perché dobbiamo continuare a credere nella giustizia”.

La giustizia.

Advertisement

Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

Pubblicato

del

“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

Continua a leggere

Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

Pubblicato

del

Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

Continua a leggere

Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

Pubblicato

del

Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto