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Cronache

Detenuti al 41bis, il direttore dell’Amministrazione penitenziaria spara a zero sui garanti che possono incontrare i soggetti in isolamento

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“Il 41bis che non è un carcere duro, è un carcere che deve essere separato, che necessita una rigorosa separazione tra soggetti”. Lo ha detto in audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia, il direttore generale della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, Calogero Roberto Piscitello. Oggi sono 753 i detenuti in 41 bis. Piscitello ha evidenziato che oltre che ad alcune figure come parlamentari, magistrati, ministri di culto, dal 2009 anche il Garante nazionale dei detenuti può incontrare i detenuti in 41 bis. “Ma si pone il tema di cosa possa fare il Garante dei detenuti sia nazionale, che regionale e comunale: alcune recentissime sentenze – ha detto il direttore – hanno concesso ai Garanti la facoltà di accedere nelle sezioni e chiedere dei colloqui riservati con detenuti al 41 bis: a mio vedere è un vulnus pericolossissimo perchè mina ogni controllo. Il colloquio del detenuto in 41 bis con la famiglia avviene attraverso un vetro e viene registrato, nulla può sfuggire, mentre un Garante che ha facoltà di un colloquio riservato può conferire liberamente, al di là di ogni forma di controllo. Con questo sistema si puo’ eludere ogni separatezza del regime restando questo solo con gli orpelli, le vessazioni”. Per Piscitello e’ necessario intervenire legislativamente su questo punto, per quanto attiene in particolare i Garanti regionali e comunali, e normativamente sulla possibilita’ che gli enti locali possano nominarli. “Ogni volta che si è presentato un caso del genere – ha chiarito Piscitello – ho impugnato quella richiesta: e’ accaduto pero’ che o il garante o il detenuto hanno fatto ricorso alla magistratura di sorveglianza che ha concesso il colloquio. Io mi sono assunto la responsabilita’ di non dare corso a quel provvedimento; talvolta due tribunali di sorveglianza. In un caso in particolare per detenuto di camorra il tribunale di sorveglianza ribadisce il fatto che il provvedimento di diniego fosse illegittimo; nei fatti il mio ufficio si e’ sovraesposto impugnando sempre questi provvedimenti”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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