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Cronache

È morto il dj accoltellato dal suo amico al rientro da un rave party

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È morto oggi all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo Maurizio Canavesi, dj di 35 anni che era stato accoltellato lo scorso 23 aprile sotto l’abitazione dei genitori a Terno d’Isola: in carcere dal giorno dopo per quell’aggressione si trova Sergio Ubbiali, artista di strada di 25 anni, di Stezzano, ora accusato di omicidio aggravato dai futili motivi. Il trentacinquenne era stato ricoverato in condizioni molto gravi, con una lama di 15 centimetri conficcata nella nuca ed estratta dai medici durante un delicato intervento chirurgico. Una settimana fa le sue condizioni erano in miglioramento, ma nelle ultime ore il quadro clinico e’ degenerato. La lite tra i due era scoppiata al rientro in camper da un rave party in Toscana.

L’arrestato aveva raccontato ai carabinieri di essere stato minacciato da Canavesi durante tutto il viaggio di ritorno dalla Toscana, dove loro due e altri tre amici avevano preso parte al rave party. All’origine della lite un mix di droghe, alcol e stanchezza (sul camper, di proprietà di Ubbiali, era stata trovata una modica dose di Lsd, mentre a casa di Canavesi, a Terno d’Isola, c’erano cocaina, hashish e marijuana). Una volta giunti a Terno, la situazione era degenerata e Canavesi era stato raggiunto da diverse coltellate inflitte – stando alle ricostruzioni dei carabinieri – proprio dall’amico: una decina, tra cui quella alla nuca. Immediati i soccorsi, mentre Ubbiali si era dileguato, venendo poi arrestato l’indomani a Brescia. Oggi il drammatico epilogo con la morte del dj.

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Cronache

Spari in un locale a Molfetta, uccisa una ragazza di 19 anni

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Una ragazza di 19 anni è morta dopo essere stata ferita con colpi di arma da fuoco durante una lite avvenuta la notte scorsa in un locale di Molfetta, nel nord Barese. Un altro ragazzo sarebbe stato ferito. Le indagini sono coordinate dalla Procura antimafia di Bari per il presunto coinvolgimento di esponenti di un clan mafioso.

Il bilancio della lite con l’esplosione di colpi di arma da fuoco nel locale Bahia di Molfetta è di un morto e due feriti. Sul posto sono tuttora presenti i carabinieri. I feriti sono ricoverati al Policlinico di Bari. Le indagini, inizialmente avviate dalla Procura di Trani, sono ora affidate alla Dda di Bari per il presunto coinvolgimento di esponenti di un clan mafioso del rione Japigia del capoluogo pugliese.

 

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Cronache

Esplode palazzina a Saviano, intera famiglia di 5 persone sotto le macerie: tre sono bambini

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Poco fa in via tappia 5, una palazzina è crollata, verosimilmente per l’esplosione di una bombola di gas. Si tratta di un edificio di due piani a Saviano.  Sembrerebbe che l’esplosione sia avvenuta al secondo piano, nell’abitazione di una persona anziana.
Al primo piano una famiglia di 5 persone (marito moglie e tre bambini). Sono tutti sotto le macerie. Al momento si sente provenire qualche voce. Sul posto per i soccorsi carabinieri e vigili del fuoco.

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Cronache

Fedez e Chiara Ferragni: la canzone della discordia tra accuse e polemiche

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La separazione tra Fedez e Chiara Ferragni continua a dominare la scena mediatica, e l’ultimo capitolo di questa travagliata storia è stato scritto dal rapper stesso. Con il brano Allucinazione collettiva, Fedez racconta i suoi sentimenti e il difficile momento personale che sta vivendo, toccando temi come l’amore, la sofferenza e persino il tentato suicidio. Ma la sua ex moglie, Chiara Ferragni, ha reagito duramente, descrivendo la canzone come una “finta canzone romantica, priva di sincerità”, e un “atto violento” volto a sfruttare la situazione.

Le parole di Fedez e la risposta di Chiara

Nel testo della canzone, Fedez riflette sulla fine della sua relazione e sul dolore che ne è seguito: «La vita ferisce. Il tempo lenisce. L’amore sparisce. Ma non si capisce…». Tuttavia, l’amore cantato dal rapper non è visto nello stesso modo da Chiara, che ha prontamente risposto sui social definendo il brano un tentativo di strumentalizzare il loro rapporto: «Sto cercando di andare avanti nonostante tutto e chiedo solo di essere lasciata fuori da questi giochi».

Chiara, nel suo lungo post, ha espresso stanchezza per i continui attacchi pubblici e per l’esposizione mediatica della sua vita privata, ribadendo il desiderio di proteggere i suoi figli e la sua famiglia da ulteriori polemiche.

Le accuse tra Fedez e Tony Effe

A complicare ulteriormente la situazione, nelle settimane precedenti c’erano già stati forti screzi tra Fedez e Tony Effe, il rapper di Sesso e samba. Effe, indiziato di un flirt con Ferragni, aveva lanciato frecciatine nella sua musica, accusando Fedez di aver trascurato la moglie durante la malattia e di strumentalizzare i figli per la propria immagine pubblica. Da lì, è nato un “dissing”, un duello musicale in cui Fedez ha risposto duramente: «Scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi, quelli come te io li chiamo infami».

Ma la polemica è degenerata quando Effe ha fatto espliciti riferimenti ai figli della coppia, Vittoria e Leone, suscitando l’indignazione di Chiara, che ha chiesto rispetto e di lasciare fuori i suoi bambini da questa faida. «Fate quello che volete, ma lasciate tutti in pace, me e i miei figli», ha scritto l’influencer.

Un capitolo che non si chiude

Allucinazione collettiva sembra quasi un tentativo di Fedez di chiudere un capitolo doloroso della sua vita, ma le reazioni di Chiara Ferragni dimostrano che, almeno per lei, la questione è tutt’altro che risolta. Il “lietofine” che Fedez cerca nella canzone appare distante, mentre Chiara ribadisce la necessità di porre un punto definitivo a questa storia: «Credo sia giunto il momento di mettere un punto a tutto ciò e di poter vivere serenamente».

Questa vicenda, seguita con grande attenzione dai fan e dal pubblico, è ormai diventata un argomento di dibattito tanto nei bar quanto sui social, con opinioni contrastanti su chi abbia ragione e se sia possibile, per i due protagonisti, trovare finalmente pace e serenità.

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