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Cronache

Omicidio Cucchi, Mandolini:”Casamassima disse che ne sarei uscito”

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Una conversazione a quattrocchi tra il maresciallo Roberto Mandolini, imputato al processo Cucchi, e l’appuntato Riccardo Casamassima, teste chiave che ha contribuito a far riaprire il caso con le sue dichiarazioni sul pestaggio. Nel nuovo capitolo della vicenda giudiziaria sulla morte del geometra romano spunta un documento che stavolta sembra andare in favore di Mandolini, all’epoca dei fatti comandante della stazione Appia e accusato di calunnia e falso al processo. “Tu stai tranquillo, ne esci fuori. Lo so che non hai fatto nulla”, avrebbe detto Casamassima al maresciallo. A riferire le parole di questa conversazione sarebbe stato lo stesso Mandolini in un’annotazione di servizio del 26 ottobre 2016, dove si riporterebbe il dialogo che si e’ svolto nei locali del comando dell’ottavo reggimento Lazio. Il documento fa ora parte del processo che vede cinque carabinieri imputati, tre dei quali accusati di omicidio preterintenzionale. “Tu stai tranquillo, ne esci fuori, la Procura sta avanti, non posso dirti di piu’. Io lo so che tu non hai fatto nulla, tu ne esci fuori, stai sereno, ti devi fidare di me!”, avrebbe detto Casamassima a Mandolini, aggiungendo: “Piu’ avanti capirai perche’ l’ho fatto! Adesso fidati di me e stai tranquillo”.

Ma il contenuto del dialogo in aula non ha avuto riscontro: sulla circostanza e’ stato sentito l’appuntato Vincenzo Accinno, che quel giorno si trovava di passaggio nello stesso reparto dove si sarebbe svolta la conversazione. “Li vidi ma e’ stato per una frazione di secondo”, ha detto. Il documento e’ emerso a pochi giorni dalla notizia della richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma per Riccardo Casamassima, accusato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio nell’ambito di un’inchiesta di tutt’altro tipo e partita nel 2014. Un provvedimento che – secondo il legale dell’appuntato – “e’ un attacco strategico e un’intimidazione per screditare Casamassima, teste chiave al processo sulla vicenda di Stefano”. Nel’ultima udienza al processo sul caso Cucchi sono stati anche ascoltati alcuni testimoni della difesa, tutti militari del’Arma, i quali hanno spiegato che Mandolini e Raffaele D’Alessandro (uno dei tre accusati di omicidio preteritenzionale, ndr) “non hanno mai avuto comportamenti aggressivi sia sul lavoro, che nei confronti di persone arrestate”. In attesa degli esiti giudiziari sulla morte di Stefano, il prossimo 21 maggio si arrivera’ alla tappa fondamentale di un altro procedimento: l’udienza preliminare per otto militari dell’Arma, tra cui anche ufficiali, che avrebbero orchestrato il tentativo di insabbiamento della verita’ sulla morte di Stefano.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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