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Cronache

I carabinieri ritrovano a Sapri uno yacht di lusso: era stato rubato a Napoli nel luglio scorso

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Era scomparso da un porticciolo turistico del Napoletano nel luglio scorso lo yacht di circa 22 metri  ormeggiato nel porto turistico di Sapri dai Carabinieri. Un paziente lavoro di ricerca degli investigatori dell’Arma ha consentito il ritrovamento dell’imbarcazione che presto sarà riconsegnata ai titolari legittimi. La società maltese proprietaria dello yacht “Roby” aveva sporto denuncia presso la Procura della Repubblica di Napoli ma le ricerche iniziate subito dopo il furto non avevano dato alcun  esito, lo yacht sembrava svanito nel nulla.  I Carabinieri di Sapri, grazie ad una serie di informazioni ottenute con un paziente lavoro sul territorio sono arrivati all’ormeggio dove era stazionato il lussuoso yacht.

L’imbarcazione era in uno stallo di proprietà esclusiva di un uomo di Sapri che è stato denunciato per ricettazione.  L’imbarcazione è stata sottoposta a vincolo di sequestro e messa a disposizione del magistrato inquirente in attesa di essere riconsegnata ai proprietari. Sono ancora in corso gli accertamenti per definire i vari gradi di responsabilità e i protagonisti che si nascondono dietro alla vicenda. Lo yacht “Roby” – valore 500 mila euro circa- era destinato di qui a poco ad essere rivenduto all’estero, e si trovava a Sapri per una breve sosta prima di sparire dalle acque italiane e far perdere definitivamente le proprie tracce. Il provvidenziale intervento dei Carabinieri di Sapri ha scongiurato il pericolo.

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Cronache

Bambino investito e ucciso alla periferia di Perugia

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Un bambino di pochi anni è morto dopo essere stato investito in strada alla periferia di Perugia. L’incidente è avvenuto nella zona di San Sisto. Sono in corso accertamenti della polizia locale per ricostruire quanto successo.

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Eredità Agnelli: disposti sequestri per 74 milioni

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E’ stato disposto dalla procura di Torino un sequestro di beni preventivo per 74 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento riguarda i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro è stato disposto da un gip del tribunale di Torino su richiesta della procura ed è finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino a 74,8 milioni. A eseguire il provvedimento è stata incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della guardia di finanza. Il fascicolo è aperto per dichiarazione fraudolenta e truffa ai danni dello Stato.

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Camorra: il pentimento shock di Luisa De Stefano, la boss del rione Pazzigno

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È un vero colpo di scena quello che emerge dalle aule di giustizia napoletane: Luisa De Stefano, leader indiscussa del gruppo camorristico delle “pazzignane”, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo otto anni di detenzione. La notizia, riportata oggi dal Corriere del Mezzogiorno, getta nuova luce sulle dinamiche criminali di San Giovanni a Teduccio, rione di Napoli Est, dove il gotha della camorra era solito emettere le sue sentenze di morte.

Il nome di Luisa De Stefano è stato associato a crimini. Siamo in un quartiere dove sono stati commessi due omicidi di spicco  nel 2016: quello di Francesco Esposito, affiliato al gruppo Piezzo, e di Raffaele Cepparulo, scissionista del rione Sanità. Quest’ultimo agguato, avvenuto in un circolo ricreativo di via Cleopatra, costò la vita anche all’innocente Ciro Colonna, appena 19enne. De Stefano, durante una serie di udienze, ha ammesso le proprie responsabilità e ha iniziato a fornire dettagli preziosi sul ruolo del suo gruppo e dei clan rivali.

Secondo le prime dichiarazioni della neo pentita, le riunioni per decidere le sorti delle vittime avvenivano su una scala condominiale, fuori dall’abitazione di Ciro Rinaldi, storico capo dell’omonimo clan. Luisa De Stefano, tuttavia, poteva permettersi il lusso di dare del tu ai capi della malavita e di partecipare attivamente alle decisioni di vita e di morte.

Il suo pentimento, consumato in due udienze consecutive, potrebbe rappresentare un duro colpo per il cartello criminale di Napoli Est e segnare un’importante svolta nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.

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