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Cronache

NoiConsumatori.it, Sky e la D’Amico saranno chiamati in giudizio per risarcire il danno

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Le cronache di Ilaria D’Amico, la primadonna Sky che offende i napoletani con la sua ironia razzistella

Anche la società Sky sarà chiamata in giudizio per rispondere delle richieste risarcitorie di utenti stanchi di pagare per vedersi offesi e disinformati. Le espressioni offensive della signora Ilaria D’Amico rivolte ai napoletani questa volta non passeranno in cavalleria dichiara l’avv Angelo Pisani incaricato dai numerosi tifosi per il rispetto e tutela dei loro diritti .
La signora Ilaria D’Amico in primis sarà querelata e citata in giudizio civile in solido con la sua azienda Sky dopo le numerose proteste di telespettatori che chiedono giustizia. Sarà chiamata in giudizio per l’accertamento delle responsabilità e per pagare i danni ai tifosi napoletani inspiegabilmente e gratuitamente offesi per eventi estranei alla loro condotta. Intanto la signora D’Amico , avverte l’avvocato Pisani farebbe bene a chieder subito scusa ai tifosi del Napoli visto che il suo lauto stipendio è pagato anche grazie agli abbonati napoletani.

La presentatrice tv con la sua caduta di stile e le sue accuse illegittime e palesemente discriminatorie, pur di spostare l’attenzione del pubblico, prendendosi anche la responsabilità di fare disinformazione, di fatto si è auto accusata e denunciata da sola conquistandosi il suo degno posto accanto a soggetti come Giuseppe Cruciani e Giampiero Mughini, altri noti presentatori/opinionisti che dispensano gratuitamente odio e invidia contro Napoli nei loro show televisivi.
La tifosa juventina Ilaria D’Amico con un intervento televisivo assurdo per chi dovrebbe rappresentare e promuovere tramite la tv i valori dello Sport, con offese gratuite e discriminazioni, ha denigrato e calunniato i tifosi del Napoli nel momento in cui avrebbe dovuto commentare quello che certa tifoseria juventina stava combinando in Olanda, andando allo stadio armati. La signora D’Amico è riuscita nel suo intento di far parlare d’altro alimentando falsa informazione. Per questo motivo la signora D’Amico sarà chiamata in giudizio civilmente e penalmente per le sue assurde e gratuite offese ai napoletani. Assiemiamo a lei, in solido, risponderà anche la sua azienda se non dovesse prendere immediatamente le distanze e porgere le scuse ai napoletani.

E per far capire alla signora D’Amico e alla sua azienda che i tifosi del Napoli vanno rispettati al pari degli altri, intenteremo una class action contro Sky per chiedere il risarcimento dei danni. E inviteremo tutti a spegnere Sky, a chiudere l’abbonamento addebitando la chiusura dell’abbonamento alle reiterate offese e disinformazioni della Azienda Sky sui napoletani.

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Cronache

Operatori ecologici denunciati per abbandono di rifiuti in proprietà privata, un video li inchioda

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Due operatori ecologici, dipendenti di una ditta incaricata del servizio di igiene ambientale a Bagnara Calabra, sono stati identificati e denunciati per aver abbandonato rifiuti solidi indifferenziati in una proprietà privata. Il comportamento illecito è stato registrato dalle telecamere di sorveglianza installate nella zona, le quali hanno fornito prove fondamentali che hanno permesso di risalire ai responsabili.

La vicenda ha avuto inizio quando il proprietario dell’area privata ha rilevato la presenza anomala di rifiuti sul proprio terreno. Subito dopo, ha sporto denuncia ai Carabinieri di Bagnara Calabra, che hanno prontamente avviato le indagini. Analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza, i militari sono riusciti a identificare i due operatori ecologici nel giro di pochi giorni, portando alla loro denuncia presso l’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria per il reato di abbandono di rifiuti.

In seguito a questo episodio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno lanciato un appello alla cittadinanza, sottolineando l’importanza di preservare l’ambiente e contrastare comportamenti dannosi. “L’abbandono indiscriminato di rifiuti rappresenta una minaccia concreta per la salute pubblica e deturpa il nostro patrimonio naturale,” affermano i Carabinieri. Invitano, inoltre, la comunità a segnalare situazioni sospette o episodi di degrado ambientale come parte del proprio dovere civico per prevenire danni irreparabili al territorio.

Le autorità ricordano che l’abbandono di rifiuti comporta conseguenze legali gravi e sanzioni economiche che pesano sulla collettività. I Carabinieri ribadiscono il loro impegno a intensificare controlli e attività di monitoraggio per contrastare chiunque metta in pericolo il territorio e il benessere della comunità attraverso comportamenti irresponsabili.

Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, e per gli indagati vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Questo caso mette in luce l’importanza del monitoraggio costante e dell’impegno delle istituzioni per garantire la tutela ambientale e la salute pubblica, responsabilità che tutti i cittadini sono chiamati a condividere.

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Cronache

La Corte dei Conti e il caso degli immobili comunali occupati abusivamente

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Da un’indagine avviata dalla Corte dei Conti, emerge una situazione complessa e preoccupante: numerosi immobili di proprietà comunale, destinati a fini pubblici o sociali, risultano occupati abusivamente, anche in spazi delicati come le scuole. Antonio Giuseppone, procuratore della Corte dei Conti della Campania, in un’intervista rilasciata a Repubblica Napoli, esprime soddisfazione per il risveglio del Comune di Napoli su questo tema, pur sottolineando che questa azione arriva solo dopo un intervento di natura deterrente da parte della Procura contabile.

La Corte dei Conti come “deterrente”

Giuseppone spiega come la funzione della Corte dei Conti vada oltre il numero di udienze e condanne, operando come un deterrente psicologico per scoraggiare la cattiva gestione dei beni pubblici. “Il solo fatto di sapere che esiste una Procura che vigila è un freno psicologico,” commenta Giuseppone. Questa attenzione ha portato il Comune ad avviare controlli approfonditi su centinaia di immobili comunali, con l’obiettivo di sgomberare le occupazioni abusive e assegnare gli spazi a chi ne ha diritto.

Una società per la gestione degli immobili comunali: la scelta del Comune di Napoli

Di recente, la giunta Manfredi ha annunciato la creazione di una società specifica per gestire il patrimonio immobiliare comunale. La Corte dei Conti accoglie positivamente l’iniziativa, purché sia garantita la trasparenza e il rispetto della legalità. Giuseppone evidenzia come l’utilizzo degli immobili comunali possa anche prevedere una finalità sociale, ma solo seguendo criteri oggettivi, evitando favoritismi e occupazioni non autorizzate.

I rischi di limitare l’azione della Corte dei Conti

Un altro tema trattato nell’intervista è la possibile riforma della Corte dei Conti in discussione in Parlamento, che potrebbe ridurre il numero di Procure regionali e limitare l’azione di responsabilità contabile. Giuseppone si interroga sull’efficacia di questa possibile riduzione, riflettendo su come la presenza territoriale della Corte sia cruciale per identificare casi di gestione impropria, come dimostrato nel caso degli abusi immobiliari nelle scuole napoletane. La Corte, infatti, non si limita ad attivare procedimenti, ma agisce come un “cane da guardia” della pubblica amministrazione, incentivando le istituzioni a evitare comportamenti illeciti.

L’importanza della responsabilità nella gestione pubblica

Infine, Giuseppone si oppone all’idea che la “paura della firma” possa bloccare i dirigenti pubblici, rallentando lo sviluppo. Afferma invece che i funzionari ben preparati apprezzano l’esistenza della Corte dei Conti come presidio di buona amministrazione e legalità, mentre chi è coinvolto in cattive pratiche percepisce la Corte come un ostacolo.

L’intervento della Corte dei Conti, come emerge da questa intervista, si configura non solo come una garanzia per la legalità, ma anche come un segnale per amministratori e cittadini, evidenziando la necessità di una gestione più trasparente ed efficiente del patrimonio pubblico.

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Cronache

Erri De Luca all’Università Vanvitelli: Campania modello di rinascita ambientale

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Erri De Luca ha recentemente sottolineato l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e dell’acqua durante un incontro presso l’Università Vanvitelli di Napoli, in occasione dell’evento “Laudato sii mio Signore per sorella acqua”. Con una visione decisa, ha affermato che le generazioni future saranno costrette a investire per riparare i danni che abbiamo inflitto al pianeta. La Campania, secondo lo scrittore, rappresenta un esempio positivo, grazie alla bonifica del fiume Sarno, un tempo tra i più inquinati d’Europa, e al ripristino della balneabilità del mare a Castellammare di Stabia.

L’acqua come bene comune

De Luca ha poi criticato le recenti proposte del governo Meloni sull’affidamento delle risorse idriche a società in house, ricordando che l’Italia si è già espressa a favore dell’acqua come bene comune in un referendum. Il rischio di una privatizzazione dell’acqua è per De Luca una minaccia concreta, da cui bisogna difendersi per garantire un’equa distribuzione delle risorse idriche.

Il messaggio di don Gennaro Matino sull’oro blu

Durante l’evento, don Gennaro Matino, sacerdote e amico di De Luca, ha espresso un pensiero analogo: l’acqua è un bene di tutti, proprio come l’aria. Ha invitato il pubblico a riflettere su come sarebbe dover pagare per l’aria, sottolineando così l’ingiustizia legata alla privatizzazione di risorse naturali essenziali.

Un messaggio universale, tra ironia e tradizione

Sempre attento a comunicare in modo diretto e accessibile, De Luca ha scelto di trattare il tema dell’acqua facendo riferimento alla figura di Gesù, richiamando episodi dei Vangeli con tono scherzoso e in napoletano. Ha raccontato di come, secondo i testi, Gesù si sia circondato di pescatori e abbia camminato sull’acqua, evidenziando un legame simbolico profondo con questo elemento.

Inclusione e sostegno ai giovani: borse di studio per studenti migranti

Nel corso della giornata, Erri De Luca ha assegnato 13 borse di studio a studenti migranti presso la Scuola di Lingua e Cultura Italiana della comunità di Sant’Egidio, in un’aula magna dedicata a Jerry Masslo. La sua visione di Napoli, città simbolo di inclusione, è ben lontana dagli stereotipi del passato: per lui, Napoli è una “città aperta”, dove si possono concretizzare progetti di solidarietà e sostenibilità.

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