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Cronache

Nuovo Piano conservazione lupo, niente più abbattimenti

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Il lupo non si tocca. Quindi, giù le doppiette perché il predatore, importante per la biodiversita’ e protetto per 48 anni, non va ucciso ma tutelato. E’ questo il senso del nuovo “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia”, che il ministero dell’Ambiente ha consegnato alla Conferenza delle Regioni per l’approvazione. Un provvedimento da cui e’ stato eliminato il paragrafo sugli “abbattimenti controllati” che erano contemplati nel piano consegnato nel 2017 dal ministero guidato all’epoca da Gianluca Galletti alla Conferenza, e che avevano provocato accese polemiche e proteste di cittadini e ambientalisti sino a rimanere bloccato. “Non servono abbattimenti, ma una strategia, che abbiamo delineato in 22 azioni di mitigazione”, spiega il ministro Sergio Costa precisando che “la convivenza con i lupi e’ possibile” e che la strada e’ quella di “una prevenzione attiva e diversificata dei possibili conflitti” con greggi o altri animali preda o di eventuali danni all’agricoltura. Il ministero dell’Ambiente si sta confrontando, ad esempio, con quello delle Politiche agricole per valutare la possibilita’ di sperimentare interventi innovativi, gia’ in essere in altri Paesi europei.

Niente abbattimento dei lupi. Il ministro Sergio Costa

Il nuovo piano, che sostituisce quello in vigore del 2002, prevede fra le 22 azioni il contrasto del bracconaggio e la prevenzione delle ibridazioni tra lupi e cani, causa dei maggiori contrasti con le attivita’ produttive sul territorio; un maggiore coinvolgimento del ministero dell’Ambiente nel monitoraggio attraverso il suo istituto di ricerca Ispra e una diffusa informazione e comunicazione pubblica dell’impatto dei cani vaganti e degli ibridi lupo-cane sulla conservazione della specie. In assenza di un censimento preciso, il documento aggiorna al 2017-2018 la stima della distribuzione dei lupi sulle Alpi aumentata a 293 individui rispetto ai 100-130 indicati nel 2015 mentre sugli Appennini la stima e’ confermata in 1.580 animali in media con i valori compresi tra 1.070 e 2.472. Soddisfatte le associazioni ambientaliste da Legambiente al Wwf, a Lav ed Enpa sino agli Animalisti italiani che parlano di “grande vittoria” e che chiedono subito la ratifica avvertendo che rimarranno vigili sino al via libera definitivo esercitando ulteriori pressioni sui decisori.

“Le Regioni favorevoli all’abbattimento dei lupi”, in particolare Toscana e la Provincia di Trento “si mettano l’animo in pace e votino rispettando la crescente sensibilita’ dei cittadini sui diritti degli animali”, dice Animalisti italiani. Ma la Coldiretti chiede di salvare “le migliaia di pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi” rilevando che “non si possono costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le montagne, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversita’ perduta con il recupero delle storiche razze italiane”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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