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Cronache

Avvocati e medici tentavano di far scarcerare i boss della ‘ndrangheta con falsi certificati: indagini chiuse per 16 persone

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Non c’era solo il tentativo di far scarcerare con falsi certificati medici e perizie  scritte ad arte l’ex boss Andrea Mantella nelle carte dell’inchiesta dei carabinieri di Vibo Valentia coordinati dai magistrati dell’Antimafia: nell’avviso di chiusura delle indagini c’era anche molto altro. I destinatari dell’avviso sono 16 fra avvocati, medici e professionisti nominati consulenti tecnici, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di concorso esterno in associazione mafiosa” (art. 110, 416 bis c.p.), “corruzione in atti giudiziari” (319 ter c.p.), “falsa perizia” (art. 373 c.p.), “false comunicazione all’Autorità Giudiziaria” (art. 374 bis c.p.) ed altro, aggravati dal metodo mafioso (art. 416 bis.1).

I carabinieri hanno accertato l’esistenza di un meccanismo ben rodato inserito in un più ampio “sistema illecito” che vedrebbe coinvolti i professionisti che  attraverso le loro condotte, si sono adoperati – spesso riuscendoci – a far ottenere,  benefici carcerari ai propri assistiti, esponenti di spicco della ‘ndrangheta, trasgredendo le leggi dello Stato e venendo meno alle regole deontologiche che contraddistinguono le professioni mediche e legali.

Quest’inchiesta scaturisce da una serie di approfondimenti investigativi che sono successivi all’esecuzione,  nel novembre del 2016, del “fermo di indiziato di delitto”, emesso dalla medesima Procura Distrettuale Antimafia, a carico di sei soggetti appartenenti al sodalizio di matrice ‘ndranghetista operante in Sant’Onofrio (VV), facente capo alla famiglia “Bonavota”, responsabili in concorso – a vario titolo – di omicidio, detenzione e porto di armi comuni e da guerra, danneggiamento ed estorsione continuata ed aggravata dal metodo mafioso.

Indagati medici e avvocati calabresi: avrebbero prodotto falsi certificati medici e false perizie per far uscire dal carcere l’ex boss Andrea Mantella

 

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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