Collegati con noi

Cronache

Epidemia di legionella con ricoveri e morti nel Bresciano. Il ministero della Salute: situazione gravissima

Pubblicato

del

“Non ci sono nella letteratura scientifica precedenti con caratteristiche così particolari”. Gianni Rezza, capo del dipartimento di malattie infettive ed epidemiologia all’Istituto Superiore di Sanità, definisce così i numeri spaventosi che arrivano dalle autorità sanitarie lombarde che indagano sulle cause e le modalità di propagazione di una catena di infezioni da legionella che hanno colpito gli abitanti di 9 comuni della bassa bresciana orientale e dell’alto mantovano.

Epidemia di legionella. Preoccupazione nel Bresciano per centinaia di casi di infezione

Dal 2 settembre ad oggi, in meno di due settimane, sono stati censiti ufficialmente  250 gli accessi al pronto soccorso per polmonite, il sintomo più grave della legionellosi. Alla fine della scorsa settimana erano 196 le persone ancora ricoverate in ospedale, 12 hanno rifiutato e sono tornate a casa. Due i morti, uno con diagnosi confermata. E poi, ovviamente, non si sa quanto altri cittadini in quella zona colpita magari hanno attraversato la fase acuta della malattia senza aver fatto accesso ad un pronto soccorso perché magari hanno pensato ad un malessere stagionale. Anche perché i media non è che danno molto spazio a questa emergenza sanitaria grave che sta investendo l’area bresciana. I comuni con il maggior numero di casi di polmonite sono Montichiari (36), Calvisano (30), Carpenedolo (39) e Remedello (19) e Acquafredda (15). In ogni caso le maggiori sofferenze sono quelle patite dagli anziani (il 70%) o da pazienti con problemi di difese immunitarie. L’epidemia, fanno sapere, è tenuta sotto controllo. Gli infetti ricoverati e curati in ospedale, occorre pero capire ancora quali sono le cause.

Regione Lombardia. Le autorità sanitarie provano a capire le cause dello sviluppo di questo focolaio di legionella

Ieri i casi accertati sono diventati 40 e sono destinati a salire man mano che arriva la conferma degli esami. La curva delle infezioni è però in discesa, l’ epidemia pare stia cedendo dopo aver avuto la massima concentrazione tra 6 e 7 settembre secondo il bilancio del portale Epicentro. Il batterio si è dunque propagato rapidamente.
Sarebbero indipendenti dalla epidemia del Bresciano i casi di polmonite da legionella di Desio. “Casi fisiologici” dice l’assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera. Si getta un po’ di acqua sul fuoco anche per evitare allarmi. “Si esclude la correlazione. Ricordo che lo scorso anno nella nostra Regione la malattia ha colpito 600 persone, 60 i morti”. La verità, però, è che in Lombardia c’è timore per i tanti casi. E la stessa regione sta spedendo nei luoghi dove ci sono maggiori ricoveri per legionella  tecnici e medici esperti di igiene e profilassi per provare a venire a capo di questo disastro sanitario senza precedenti nella storia recente della Lombardia. Occorre capire qual è il focolaio della infezione.

Advertisement

Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

Pubblicato

del

“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

Continua a leggere

Cronache

Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

Pubblicato

del

Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

Continua a leggere

Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

Pubblicato

del

Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto