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Cronache

Precipita dal tetto di una fabbrica mentre fa parkour, in fin di vita un 16enne

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Si e’ trasformato in dramma il pomeriggio di tre adolescenti brianzoli che avevano deciso di fare un percorso di parkour sui tetti della zona industriale di Mariano Comense (Como). Uno di loro, un ragazzo di 16 anni, e’ precipitato da un’altezza di cinque metri ed e’ stato trasportato incosciente in ospedale: le sue condizioni sono gravissime ed e’ in pericolo di vita. Con lui c’erano altri due ragazzi, che hanno assistito alla scena, impotenti. L’incidente e’ avvenuto nel primo pomeriggio in via Sant’Ambrogio a Mariano Comense, nella periferia della cittadina, dove tra i molti edifici artigianali e industriali c’e’ una grossa industria di mobili. Proprio li’ i tre ragazzi avevano deciso di salire e di esercitarsi nel parkour, disciplina che consiste nel superare un percorso urbano con l’utilizzo soltanto dei mezzi che mette a disposizione il nostro corpo: arrampicare, correre, saltare, volteggiare. Secondo una prima ricostruzione, mentre i tre erano in alto, una parte del tetto, non e’ ancora chiaro se un lucernario o un pannello, certamente non fatti per sopportare il peso di una persona, ha ceduto e il sedicenne e’ precipitato da un’altezza di circa cinque metri, cadendo all’interno dell’azienda. Sono stati proprio i dipendenti a chiamare i soccorsi, allertati dopo sentito il forte rumore della caduta del corpo.

Il ragazzo ha perso conoscenza ed e’ stato trasporto in elicottero all’ospedale di Como in codice rosso: e’ in pericolo di vita. All’inizio non si era capito che cosa ci facesse il ragazzo sul tetto, poi e’ emerso che non era solo e che i ragazzi stavano provando un percorso parkour. Il parkour, disciplina metropolitana nata in Francia negli anni ’90, e’ nata come una evoluzione dell’addestramento militare ed e’ fatta senza armi o attrezzi, ma usando soltanto le forze a disposizione del corpo: braccia e gambe. In un percorso parkour si salta, si volteggia, si superano ostacoli correndo, saltando, facendo leva con le braccia. La disciplina, riconosciuta come sportiva anche dal Coni, in teoria non e’ pericolosa perche’ lo scopo non e’ superare gli ostacoli con destrezza, ma spostarsi nel modo piu’ efficiente possibile. In realta’ il parkour e’ praticato anche come sport estremo, come testimoniano le migliaia di filmati presenti sul web, con milioni e milioni di visualizzazioni, nei quali si vedono atleti arrampicarsi sui grattacieli ed effettuare paurosi e pericolosissimi balzi nel vuoto.

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Cronache

Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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Cronache

A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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