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Cronache

Polizia spara in aria per fermare un fuggitivo, la gente circonda gli agenti per protestare

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Alta tensione nella zona orientale di Napoli. La polizia spara due colpi in aria a Ponticelli a scopo intimidatorio. Gli agenti hanno provato a bloccare la fuga di una persona su una moto di grossa cilindrata che non ha rispettato l’alt. Anche dopo gli spari, il fuggitivo non si è fermato e si è dileguato facendo perdere le proprie tracce. La gente del quartiere è scesa in strada per protestare contro gli agenti. Ufficialmente perchè hanno temuto per gli spari. Era sera tardi di sabato ed hanno inscenato una sorta di manifestazione. Nessuna violenza, evidentemente, ma comunque seri problemi di ordine pubblico nel quartiere. Tanto seri da consigliare agli agenti di chiedere i rinforzi, prontamente arrivati. Con cinque volanti sul posto, i bollenti spiriti di alcuni si sono per fortuna raffreddati. E la situazione è tornata ad essere sotto controllo. Ma c’è stato il timore serio che potesse accadere qualcosa di grave perchè in troppi avevano già circondato i poliziotti che avevano sparato in aria per intimidire chi s’èra messo in fuga dopo aver forza il posto di controllo.

Polizia circondata. Alta tensione a Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, quartieri della zona orientale di Napoli

Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, in viale Decio Mure, nella zona dell’Ospedale del Mare, una volante ha imposto l’alt a un motociclista che, alla vista degli agenti, ha accelerato imboccando una strada contromano. Lo hanno inseguito e, giunti tra il Lotto Zero e via delle Metamorfosi, i poliziotti hanno sparato alcuni colpi di pistola in aria nel tentativo di fermare il fuggitivo il quale, però, è riuscito a dileguarsi.

La gente del rione scesa in strada per contestare in maniera veemente le forze dell’ordine, nessuno l’ha mai vista fare le stesse cose per protestare contro chi un giorno sì e un giorno pure, in quella zona, dà vita alle cosiddette stese ovvero persone armate che entrano nel quartiere sparando colpi di pistola in aria al solo scopo di ribadire la loro occupazione del territorio. Ma nella zona orientale di Napoli c’è alta tensione anche perché proprio un paio di giorni fa, un giovane pregiudicato che non si è fermato ad un controllo della polizia di mattina presto, nel vicino quartiere di San Giovanni a Teduccio, nella fuga è caduto da un tetto ed è morto. Sulla polizia circondata dalla gente sono intervenuti il consigliere regionale e quello del comune di Napoli dei Verdi – Sole che ride, Francesco Emilio Borrelli e Marco Gaudini, con una nota stampa durissima. Il cui senso, spiega Borrelli, è:

“Noi siamo con i poliziotti, e invitiamo tutti questi cittadini “solerti” a scendere in strada alla prossima ‘stesa’. Allora sì che troveranno il nostro sostegno”

“Le lamentele vibranti di alcuni residenti nel quartiere Ponticelli, scesi in strada per protestare contro i poliziotti che poco prima avevano sparato alcuni colpi in aria per fermare un fuggitivo, sono a dir poco surreali. Quando sono gruppi di camorristi e delinquenti a sparare all’impazzata per compiere le ‘stese’ nessuno ha visto, nessuno ha sentito, nessuno si indigna, nessuno protesta”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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