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Cronache

Mafia, arrestato il collaboratore di giustizia messinese Gaetano Barbera: si era armato

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Agenti della Squadra Mobile di Messina hanno arrestato Gaetano Barbera, ex mafioso del clan Giostra, poi passato tra i ranghi dei collaboratori di giustizia, e la sorella, Maria. Sono accusati di detenzione e porto illegale di arma da sparo. Alla donna sono stati applicati i domiciliari; il pentito, invece, è in carcere e gli è stato revocato il programma di protezione. Le indagini, coordinate dalla Dda, diretta dal procuratore Maurizio de Lucia, hanno accertato che Barbera era tornato a delinquere. Nella località protetta in cui viveva, ha avuto una lite e una violenta colluttazione in un bar per difendere un amico a cui soggetti legati alla criminalità locale avevano preso un orologio a garanzia di un credito. Temendo ritorsioni, il pentito si è procurato una pistola che gli è stata consegnata a domicilio dalla sorella, Maria, che l’ha trasportata in treno da Messina alla località protetta. L’arma è stata trovata oggi dalla polizia.

Barbera, che ha numerosissimi precedenti penali ed è ritenuto responsabile di 4 omicidi, era inserito nel clan Giostra ed e’ ritenuto uno dei fedelissimi del capomafia ergastolano Marcello D’Arrigo. Dal 2013 ha cominciato a collaborare con i magistrati rendendo dichiarazioni ritenute attendibili. A sorpresa, nel corso di un processo in cui era imputato dell’omicidio del boss Stefano Marchese, ucciso per contrasti sulla gestione della cosca, Barbera disse di voler fare dichiarazioni spontanee e confesso’ in aula il delitto ufficializzando l’intenzione di collaborare con la giustizia. Marchese fu assassinato nel 2005 a 27 anni. Barbera lo insegui’ sparandogli alle spalle, e, dopo che la vittima cadde a terra, prima di giustiziarla, sollevo’ la visiera del casco e disse: ?guarda, sono io che ti sto sparando?. Mandante del delitto fu proprio il boss D’Arrigo. Barbera e’ responsabile anche degli attentati costati la vita a Francesco La Boccetta, Sergio Micalizi e Roberto Idotta, omicidi commessi nell?ambito della guerra tra cosche.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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