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Cronache

Venezia non è una città che si sta spopolando, in Laguna vivono almeno 100mila residenti

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Venezia si spopola, ma non è ancora quel deserto di abitanti che si pensava. L’ultimo dato parlava di 53mila. Però il Comune ha rifatto i conti, e partendo dai consumi idrici nelle case ha scoperto che in realta’ sono almeno il doppio, intorno ai 100mila. Abitanti veri, pur con la connotazione di ‘residenti non-residenti’, che esclude il conteggio delle migliaia di turisti. Lo ‘scoop’ l’ha dato oggi a Ca’ Farsetti il presidente della nona Commissione consiliare, Paolo Pellegrini, esponente della maggioranza, presentando lo studio sui consumi idrici ufficiali della “citta’ d’acqua”. Partendo dai dati di Veritas, multiutility del servizio idrico, e dalla premessa che “gli abitanti di una citta’ non possono essere considerati solo in base agli iscritti all’anagrafe o alle liste elettorali”, il calcolo afferma che ai 53.076 censiti in centro storico e ai 27.759 nell’estuario, vanno aggiunti i “residenti non-residenti” per un numero di ‘abitanti equivalenti’ compreso tra 102.064 e 109.354.

Tra di essi studenti e professori universitari, responsabili e collaboratori legati al mondo delle fondazioni culturali, dipendenti ‘in trasfertà per lavoro, persone residenti stabilmente a Venezia che mantengono la residenza ufficiale fuori dal Comune per vantaggi fiscali, e persone che vivono in città per periodi prolungati. Il parametro utilizzato è quello del consumo d’acqua. Il numero di ‘abitanti equivalenti’ corrisponde agli estremi della “forbice” dei consumi d’acqua medi annui (tra i 140 e i 150 litri al giorno per persona). Sottraendo a questo la presenza di turisti giornaliera (7.883 persone ogni giorno tra Venezia e Lido) si arriva a un numero di residenti non registrati tra 13.346 e 20.636 unita’ e, di conseguenza, a un totale di residenti tra 93.881 e 101.471. “Come veneziano – ha detto Pellegrini – non sono d’accordo con la vulgata diffusa nel mondo secondo cui Venezia ha 50.000 abitanti. Nessuno di noi vuole arrivare al numero esatto di abitanti, ma a una dimensione del numero di persone che vivono in questa citta’, perche’ il numero riportato dall’anagrafe e’ significante solo per quanto riguarda le elezioni, visto che una città è un insieme di persone, servizi, occasioni, avvenimenti”. Questo nulla toglie naturalmente alla necessita’ di politiche per la residenzialita’ a Venezia, come la recente autorizzazione del Comune a costruire nuove case (escluso il centro storico) per uso familiare. Ma fa allontanare un po’ l’immagine di una Venezia citta’-museo, solo ad uso dei turisti.

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Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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