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Cronache

Manuel Bortuzzo torna in acqua, “finalmente in vasca”: emozione incredibile

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Manuel Bortuzzo e’ tornato nel suo elemento naturale, l’acqua. E’ da li’ che riparte la sua riabilitazione a un mese da quando e’ stato ferito con un colpo di pistola davanti a un locale del quartiere Axa a Roma, restando paralizzato agli arti inferiori. Sorridente, come si e’ sempre mostrato, dopo la nuotata in piscina ha salutato in un breve video tutti quelli che si stanno interessando alle sue condizioni: “Ciao ragazzi, finalmente sono tornato in vasca oggi – ha detto al termine della nuotata – Un’emozione bellissima. Oggi inizia la mia riabilitazione qui, in acqua. Un saluto a tutti e ci vediamo presto”. Quasi 100mila in due ore le visualizzazioni sulla pagina facebook ‘TutticonManuel’, e migliaia i commenti di incoraggiamento alla giovane promessa italiana del nuoto che in tanti hanno conosciuto e cominciato ad amare dopo quanto gli e’ accaduto. “Il tuo coraggio e la tua determinazione sono un esempio per tutti”, scrive Valentina. “Forza campione”, fa eco Rina. E ancora: “Grazie della lezione che ci stai dando”, posta Ilenia. I commenti delle persone comuni da una parte e l’affetto degli sportivi famosi, come Gennaro Gattuso, Bebe Vio e molti altri che parteggiano per la sua ripresa totale.

Pochi giorni fa Manuel, 19 anni, aveva affidato a un post su Instagram il ricordo di quella sera che gli ha cambiato la vita. Un post molto romantico e dedicato alla sua fidanzata, presente al momento degli spari: “Cio’ che voglio ricordare e’ quell’attimo in cui sono caduto a terra, un attimo prima di non ricordare piu’ nulla, quel momento in cui cercavo di pensare a tutte le cose che non sono riuscito a fare nella mia vita. Ma non ci riuscivo. Il mio unico pensiero era ‘ora o mai piu’, lo deve sapere’. Ed e’ li a terra che ho preso il suo viso nelle mie mani e le ho detto per la prima volta ‘ti amo’. Per me il 3 febbraio e’ stato questo”. Dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva al San Camillo per due settimane, Manuel si trova attualmente alla Fondazione Santa Lucia, nel centro specializzato nella neuroriabilitazione. Il suo midollo e’ stato lesionato dal colpo di pistola. Ben consapevole delle sue condizioni, ha spiegato in piu’ di un’occasione che cerchera’ di sovvertire quel drammatico verdetto emesso dai medici.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Cronache

Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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