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Cronache

Genitori Renzi agli arresti domiciliari, anche la Procura di Genova chiede gli atti a Firenze

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Potrebbe complicarsi la posizione dei genitori di Matteo Renzi. Sono anziani, sono  agli arresti domiciliari per ordine dei magistrati fiorentini. Ma siccome i guai non vengono mai da soli, è possibile che ne siano in arrivo altri. Il Procuratore di Genova, Francesco Cozzi, infatti,  ha chiesto alla Procura di Firenze gli atti dell’inchiesta che coinvolge Tiziano Renzi e Laura Bovoli, padre e madre dell’ex premier – che proprio ieri nella città della Lanterna ha presentato il suo nuovo libro -, e l’imprenditore ligure Mariano Massone.  Solidarietà e vicinanza personale all’ex segretario dem per questo “colpo drammatico”, è stata espressa da Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria del Pd.

“Penso che vadano difesi dalla lapidazione mediatica sia lui che i genitori” perchè “l’accusa non è una condanna”, ha detto Zingaretti aggiungendo però che si sono “esagerati i toni” sulla “teoria del complotto della magistratura”, a cui “non credo”.

Procuratore di Genova. Francesco Cozzi

Per quanto riguarda la richiesta di trasmissione dei fascicoli, il Procuratore capo di Genova  Cozzi ha spiegato che “vogliamo verificare se ci sono fatti rilevanti che meritino approfondimenti su società con sede nel genovese”. Tra gli indagati c’è infatti anche Alberto Ansaldo, di Genova, membro del consiglio di amministrazione della ‘Delivery’, la cooperativa dalla quale ha preso il via l’indagine. A chiederne il fallimento furono alcuni dipendenti quando il controllo era passato a Massone, da tempo in affari con Tiziano Renzi, e che nel 2010 aveva acquisito la ‘Chil post’, la vecchia società della famiglia Renzi, fallita tre anni dopo. Massone in primo grado ha patteggiato a Genova una condanna a 2 anni e 2 mesi. Il padre dell’ex premier era stato indagato per la vicenda della ‘Chil’ ma la procura aveva chiesto una prima archiviazione, respinta dal giudice per le indagini preliminari Roberta Bossi che aveva ordinato nuovi approfondimenti. Le fiamme gialle avevano riscontrato che Tiziano Renzi aveva lasciato la ‘Chil’ prima del 2013 e il pm Marco Airoldi aveva chiesto una nuova archiviazione a quel punto accolta. Il nuovo filone d’inchiesta genovese, se dovesse prendere forma, non riguarderebbe però la ‘Chil’ a meno che dalle carte toscane compaiano elementi non emersi nell’indagine precedente. Nel mirino finirebbero altre societa’ con sede nel capoluogo ligure. A scoperchiare il presunto sistema messo in piedi dai coniugi Renzi erano stati alcuni dipendenti della ‘Delivery’. Uno di loro, genovese, ha raccontato ai pm toscani che le direttive operative gli venivano impartire da Mariano e dalla moglie. Ha anche sottolineato che mandava “a Laura Bovoli i contratti di lavoro firmati dai dipendenti dalla sede di Genova” mentre per tutto il resto “mi confrontavo con i miei referenti, ovvero Massone e sua moglie”.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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