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Cronache

Il maestro di Foligno che metteva in castigo il bimbo nero chiede scusa “ma volevo fare integrazione”

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“Un’attivita’ per l’integrazione finalizzata a far prendere coscienza agli studenti del concetto di differenza razziale e di discriminazione”. Non un esperimento sociale. E’ quello che ritiene di avere svolto il maestro della scuola del folignate sospeso dopo avere indicato ai compagni come “brutto” un bambino di colore. Secondo il docente, pero’, un “malinteso” per il quale ha fatto “le sue scuse ai genitori dell’alunno e piu’ in generale a quelli dell’intera classe”. Parole arrivate attraverso l’avvocato Luca Brufani. “Il mio assistito – ha sottolineato il legale – puo’ essere qualificato come simmetrico opposto rispetto al concetto di razzismo e questo viene dimostrato sia dalla sua personalita’ sia dai sui trascorsi, i suoi studi e dalla sua sensibilita’”. Il legale ha poi precisato che dall’attivita’ “volta all’integrazione” e’ scaturita “un’indignazione come conseguenza di questo comportamento che avrebbe portato poi alla consapevolezza e quindi a cio’ che il maestro pone alla base dei propri insegnamenti e della propria personalita’”. Il legale ha sostenuto che sarebbe “uno l’episodio in questione e coinvolgerebbe il bambino, mentre la sorellina, che frequenta un’altra classe, non sarebbe stata coinvolta”. Inoltre – ha proseguito – “il mio assistito afferma con decisione di avere preventivamente chiesto si ragazzi se fossero d’accordo nel fare questa lezione e loro hanno dato il consenso”. Alla base del clamore mediatico ci sarebbe secondo il legale un difetto di comunicazione. “Il risultato il docente l’ha conseguito – ha affermato – perche’ i ragazzi si sono indignati. Cio’ che e’ andato male e’ stata la comunicazione degli alunni che hanno raccontato questa esperienza a casa e i genitori hanno interpretato le modalita’ con le quali e’ stata posta in essere, confondendo questo con un problema di razzismo”.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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