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Cronache

Strage bus Avellino, la perizia del Tribunale accusa Autostrade: con manutenzione non sarebbero morte 40 persone

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C’è un processo già in corso ad Avellino che vede Autostrade sul banco degli imputati. Anche in questo caso parliamo di 40 morti. Anche in questo caso la manutenzione delle barriere autostradali, quelle sulla Napoli-Bari, avrebbe potuto evitare una strage. La strage è quella avvenuta il 28 luglio 2013 sul viadotto Acqualonga della A16, all’altezza di Monteforte irpino. Un bus con quaranta pellegrini a bordo, tutti o quasi di Pozzuoli, di ritorno da Pietrelcina, per un guasto ai freni precipitò dopo l’impatto con le barriere di new jersey posti a protezione della carreggiata. Di questo è convinto il perito d’ufficio del tribunale di Avellino, il professor Felice Giuliani, docente di Ingegneria a Parma. Nella consulenza depositata ieri, Giuliani chiama in causa Autostrade. “L’autobus, pur nella sua terribile deriva, sarebbe stato concretamente trattenuto in carreggiata, fino al suo arresto definitivo, dalla barriera new jersey solo nel caso in cui essa fosse stata correttamente manutenuta, come avrebbe dovuto e invece non fu» scrive il perito del Tribunale.
Davanti al giudice Luigi Buono, per quqi 40 morti, sono imputate 15 persone fra le quali l’amministratore di Autostrade per l’Italia, Giovanni Castellucci, l’attuale condirettore operation Paolo Berti e Riccardo Mollo, ex direttore generale.
Secondo il consulente, «la strage del viadotto Acqualonga è risultata tale per difetto di risposta strutturale della barriera New Jersey bordo ponte in conseguenza dell’urto esercitato dall’autobus». E aggiunge: “Il tragico evento sarebbe stato derubricato al rango di grave incidente stradale se solo le barriere fossero state tenute in perfetto stato di conservazione”.

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Morta Amelia Cortese Ardias, il cordoglio di Bassolino

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“La scomparsa della Cortese Ardias mi rattrista davvero. Amelia è stata una esponente liberale di primo piano, una donna delle istituzioni ed impegnata nella vita culturale e sociale”. Lo afferma in una nota Antonio Bassolino. “Mio padre – aggiunge l’ex sindaco di Napoli – era amico del marito. Le ho voluto molto bene e tra di noi vi sono sempre stati sentimenti di stima ed affetto. Un abbraccio ai familiari”.

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Torna il maltempo, allerta arancione in sei regioni

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Torma il maltempo e domani sarà allerta arancione in sei regioni e gialla in nove. Piogge e temporali, dalla serata di oggi, cadranno sulle regioni di Nord-Ovest e la Toscana, poi la perturbazione si estenderà nella giornata di domani al Nord-Est e in parte al Centro. Il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I temporali da stasera riguarderanno la Liguria e poi, dalle prime ore di domani, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, successivamente Lombardia, Veneto e, dal pomeriggio, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria e Lazio. Possibili anche locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani allerta arancione per rischio temporali e idrogeologico su buona parte di Toscana, Emilia-Romagna Liguria, Veneto e Lombardia e su tutto il Friuli Venezia Giulia. Allerta gialla su resto di Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, oltre che su Umbria e parte di Sardegna, Marche e Piemonte.

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A cento anni gli rinnovano la patente a Ravenna

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Ha compiuto cento anni e ogni pomeriggio, insieme alla moglie Tebe, di quattro anni più giovane di lui, da Ravenna va al mare nella vicina Lido Adriano, guidando la sua auto. Potrà continuare a farlo ancora, perché Luciano Gulmini, che il 23 agosto ha festeggiato il fatidico traguardo del secolo di vita, nei giorni scorsi si è infatti visto rinnovare anche la patente per due anni, fino al 2026. Gulmini, ex dipendente di Cgil e Pci, qualche giorno prima è andato all’Aci, dove dopo l’esame della vista, dell’udito, un breve colloquio e una visita che ha certificato la sua abilità psico-fisica a guidare la macchina, si è visto infatti prorogare la validità della patente.

Guida una Lancia Y, comprata trent’anni fa, ma in perfetto stato. Che è il mezzo, appunto, che durante la stagione estiva porta i due coniugi ravennati al bagno Alessandro di Lido Adriano dove li aspettano i loro amici. Gulmini, come ha raccontato all’edizione ravennate del Resto del Carlino, è un guidatore esperto: per molti anni, insieme alla moglie, ha girato l’Europa, prima in Lambretta, poi sempre in macchina. La prima patente l’ha presa ormai 75 anni fa, per poter guidare una Lambretta, con la quale lui e la moglie hanno fatto vacanze anche fuori dai confini italiani. Nei primi anni Sessanta è arrivata la prima macchina, una Fiat 500 che li ha accompagnati in numerosi viaggi in tenda.

“Soprattutto – ha raccontato Luciano – nella ex Jugoslavia, dove all’epoca c’era il presidente Tito. L’abbiamo visitata per parecchi anni, siamo andati a Spalato, Dubrovnik, Mostar, Sarajevo, ma anche in tanti piccoli paesini, a contatto con la cultura degli altri. Ci è sempre piaciuto viaggiare, incontrare gente, lo abbiamo sempre fatto almeno per un mese all’anno”.

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