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Musica

Sanremo2019, le pagelle della quarta serata: spariti i conduttori, eccellenti i Negrita

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Queste le pagelle della quarta serata: BAGLIONI-BISIO-RAFFAELE: tempi serrati, serratissimi per via dei 24 duetti in programma. E loro, nei pochi spazi a disposizione, fanno rimpiangere il fatto che i duetti non siano anche di piu’. VOTO: 4

FEDERICA CARTA E SHADE con CRISTINA D’AVENA: La collaborazione con la regina dei cartoni non aggiunge molto a un brano che avra’ fortuna in radio. Meno al festival. VOTO: 5.5 MOTTA con NADA: Bell’arrangiamento, con Motta alla chitarra. Nada e’ una presenza forte, un porto sicuro. VOTO: 7

IRAMA con NOEMI: La canzone c’e’ e Noemi ci si tuffa dentro come se fosse sua, mettendoci femminilita’ e anima. VOTO: 6,5

LIGABUE: Le scale, la superchitarra, il trono: ci mancava solo che si calasse dall’alto. Ma a Liga si perdona anche un eccesso di ego. Del resto e’ l’unico ospite della serata. Il festival gli rende omaggio, e lui a Guccini in un’intensa Dio e’ morto in duetto con Baglioni. VOTO: 7,5

PATTY PRAVO E BRIGA con GIOVANNI CACCAMO: Patty c’e’, Patty non c’e’. E’ la vera star, e non perde occasione per ricordarlo. Quando entra, a canzone iniziata, saluta il pubblico, come fosse la cosa piu’ normale del mondo. La grazia e il pianoforte di Caccamo salvano il pezzo. VOTO: 6

NEGRITA con ENRICO RUGGERI E ROY PACI: La voce di Ruggeri e’ una zampata a freddo che esalta la performance della band toscana. La tromba di Paci e’ un dolce balsamo. E il rock e’ rock. VOTO: 7.5

IL VOLO con ALESSANDRO QUARTA: Il violino rock spolvera di nuovo il brano. Una ventata di aria fresca, ma poi la finestra viene richiusa bruscamente. VOTO (al violino): 6

ARISA con TONY HADLEY E I KATAKLO’: Che coppia improbabile! L’ex Spandau che canta in italiano e’ il Dan Peterson del festival. Ma i due in qualche modo sono credibili. E la canzone, in versione remix di Jason Rooney e Andro (Negramaro), e’ sempre divertente. VOTO: 6.5

MAHMOOD con GUE’ PEQUENO: Il brano e’ cresciuto ascolto dopo ascolto. Piace. Incontro-scontro tra rapper che parlano la stessa lingua. E si vestono allo stesso modo (male). VOTO: 6.5

GHEMON con DIODATO E CALIBRO 35: Colto appieno il senso della serata duetti. Diodato riesce a dare nuova veste al pezzo, che ne guadagna. VOTO: 7

FRANCESCO RENGA con BUNGARO, ELEONORA ABBAGNATO E FRIEDEMANN VOGEL: Renga continua a non emergere. C’e’ Bungaro, che e’ anche autore del brano, e ci sono le coreografie. Cambia poco. VOTO: 6

ULTIMO con FABRIZIO MORO: Fabrizio Moro fa troppo Fabrizio Moro. La canzone ha bisogno di piu’ delicatezza e gentilezza, lui invece entra a gamba tesa. VOTO: 5.5

ANASTASIO: Ha da poco vinto X Factor, ma si guadagna gia’ un passaggio da ospite (nei panni del figlio nel monologo di Bisio) all’Ariston, con un pezzo nuovo scritto appositamente. VOTO: 6.5

NEK con NERI MARCORE’: registro piu’ intimista per questa versione riarrangiata, anche se Nek ne perde un po’ in grinta. Marcore’, con il suo Borges, e’ un moderno Alberto Lupo. VOTO: 6.5

BOOMDABASH con ROCCO HUNT E I MUSICI CANTORI DI MILANO: Rap e reggae, energia e allegria che risvegliano dal torpore di una serata davvero troppo lunga e pesante. VOTO: 6.5

THE ZEN CIRCUS con BRUNORI SAS: Brunori SAS e’ un artista di grande capacita’. E lo dimostra anche stasera. La canzone ha un potenziale che cresce. VOTO: 7

PAOLA TURCI con BEPPE FIORELLO: L’attore e’ un buon sparring partner, tra canto e recitato. Non e’ la canzone migliore della Turci, ma lei riesce a vestirla di eleganza e forza. VOTO. 6.5

ANNA TATANGELO con SYRIA: Duetto al femminile di cui forse non si sentiva la mancanza. Impeccabili le voci. VOTO. 6 EX-OTAGO con JACK SAVORETTI: Un duetto non casuale. Genova nel cuore per la band che da li’ arriva come anche Savoretti, anglo-genovese. VOTO: 7

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Cultura

Brano inedito di Mozart scoperto in una biblioteca tedesca

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Un brano musicale finora sconosciuto composto da Wolfgang Amadeus Mozart quando era probabilmente adolescente è stato scoperto in una biblioteca in Germania da alcuni ricercatori che ne hanno annunciato la scoperta. Il brano risale alla metà o alla fine degli anni ’60 del Settecento ed è composto da sette movimenti in miniatura per un trio d’archi della durata di circa 12 minuti, hanno affermato le biblioteche comunali di Lipsia in una dichiarazione. Nato nel 1756, Mozart era un bambino prodigio e iniziò a comporre in tenera età sotto la guida del padre. I ricercatori hanno scoperto l’opera nella biblioteca musicale della città mentre compilavano l’ultima edizione del cosiddetto catalogo Koechel, l’archivio definitivo delle opere musicali di Mozart. Il manoscritto appena scoperto non è stato scritto da Mozart stesso, ma si ritiene che sia una copia realizzata intorno al 1780, hanno affermato i ricercatori.

Il brano è stato eseguito ieri a Salisburgo, in Austria, da un trio d’archi alla presentazione del nuovo catalogo Koechel. Avrà la sua prima esecuzione tedesca all’Opera di Lipsia sabato prossimo. Il pezzo è denominato “Ganz kleine Nachtmusik” nel nuovo catalogo Koechel, secondo le biblioteche di Lipsia. Il manoscritto è composto da inchiostro marrone scuro su carta fatta a mano di colore bianco medio e le parti sono rilegate singolarmente, hanno affermato. Il catalogo Koechel descrive il pezzo come “conservato in un’unica fonte, in cui l’attribuzione dell’autore suggerisce che l’opera sia stata scritta prima del primo viaggio di Mozart in Italia”, secondo le biblioteche comunali.

Il giovane Mozart era noto ai ricercatori fino ad ora “principalmente come compositore di musica per pianoforte, arie e sinfonie”, ha affermato Ulrich Leisinger della Fondazione Internazionale Mozarteum di Salisburgo in una dichiarazione. Un elenco del padre di Mozart aveva allertato gli studiosi sull’esistenza di “molte altre composizioni di musica da camera” del giovane artista, che si pensava fossero tutte andate perdute, fino all’emergere del trio d’archi, ha affermato Leisinger. “Dato che l’ispirazione per questo è apparentemente venuta dalla sorella di Mozart, è allettante immaginare che abbia conservato l’opera come ricordo del fratello”, ha affermato Leisinger.

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Musica

Il megashow Rock in Rio celebra i suoi 40 anni con Mariah Carey

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Il festival Rock in Rio, il più grande di musica rock del Brasile, celebra quest’anno i 40 anni dalla sua nascita, nel 1985, anno della fine dell’ultima dittatura militare. Tra le star internazionali più attese Ed Sheeran (il 19 settembre), Cyndi Lauper, che si esibirà il giorno dopo dando il cambio alla pop star verde-oro Ivete Sangalo e Mariah Carey, che salirà sul palco domenica 22 settembre, subito dopo il mitico cantante brasiliano Ney Matogrosso e prima di Shawn Mendes. A Rio de Janeiro, quella iniziata venerdì scorso e che si concluderà il 22 di settembre, è però solo la decima edizione perché le altre trenta si sono celebrate nella penisola iberica, in Portogallo col nome di “Rock in Rio Lisboa” e in Spagna come “Rock in Rio Madrid”. Il mega-evento si svolge nella City of Rock, una struttura di 385.000 metri quadrati situata nel Parco Olimpico di Rio de Janeiro, con sette palchi. Si attendono almeno 700 mila spettatori per i prossimi giorni.

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Pink Floyd vicini a vendere il catalogo per la cifra monstre di mezzo miliardo di dollari

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Con i Queen e’ forse l’ultimo dei grandi cataloghi musicali rimasti sul mercato, sicuramente uno tra quelli piu’ ostici per i negoziatori anche a causa delle divergenze tra i membri sopravvissuti del gruppo. Ora, secondo il Financial Times, Sony Music sarebbe prossima a mettere le mani sulla musica dei Pink Floyd in cambio di un’offerta fino a mezzo miliardo di dollari. Le trattative con la leggendaria band britannica di The Wall e The Dark Side of the Moon per l’acquisto della musica registrata “sono allo stato avanzato”, ha confermato Variety. Avvicinarsi all’intesa e’ stato difficile soprattutto a causa del cattivo sangue tra Roger Waters, uno dei fondatori nel 1965, e David Gilmour, arrivato nel 1967.

Recentemente Gilmour ha detto a Rolling Stone di essere interessato a vendere il catalogo non tanto per ragioni finanziarie, “quanto per mettere la parola fine a tutte le liti che comportano le decisioni comuni”. Questo, aveva aggiunto, “sarebbe il mio sogno”. Della vendita della musica dei Pink Floyd si parla da anni con altri aspiranti acquirenti come Hipgnosis, Warner Music e Bmg che nel 2022 si sono dati battaglia senza esito. Ora pero’ sembra che Sony stia per avere la meglio, hanno detto all’Ft due fonti a conoscenza della situazione. Il colosso giapponese che ha gia’ comprato i diritti di Bruce Springsteen e Bob Dylan, secondo indiscrezioni si preparerebbe a sborsare un miliardo per la musica dei Queen anche grazie a una recente iniezione di fondi del gruppo di private equity Apollo.

Il catalogo dei Pink Floyd include alcuni dei brani piu’ ascoltati degli ultimi 50 anni come Money, Wish You Were There e Another Brick in the Wall. Mai però dire l’ultima parola fino a quando il contratto sara’ firmato, ha messo in guardia una fonte del quotidiano finanziario britannico. Waters e Gilmour litigano pubblicamente da decenni. Pesano sul negoziato le parole di Richard contro Israele (paragonato alla Germania nazista di Hitler) e a favore della Russia di Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucrania. “Sei un antisemita fino al midollo, difensore di Putin, bugiardo, ladro, ipocrita, misogino, malato di invidia”, lo aveva accusato la moglie di David, Polly Samson: “Ogni parola palesemente vera”, aveva aggiunto il marito che a fine settembre tornera’ a suonare in Italia dopo otto anni con sei date in programma al Circo Massimo. Dopo lo scioglimento della band Waters e Gilmour hanno intrapreso riuscite carriere da solisti, mentre nell’accordo sono coinvolti anche il batterista Nick Mason e gli eredi del tastierista Richard Wright e del co-fondatore Syd Barrett: “Tutti settantenni e ottantenni che presumibilmente pensano a pianificare cosa lasciare agli eredi”, ha ipotizzato Variety.

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