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Esteri

Si dimette il presidente dell’Abcasia, repubblica caucasica fantoccio della Russia: subentra il suo vice

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Il presidente dell’autoproclamata repubblica indipendente dell’Abcasia, Aslan Bzhania, ha presentato le dimissioni e gli è subentrato ad interim il suo vice Badra Gunba. Lo riportano i media locali, citati dall’agenzia di stampa russa Tass. “Bzhania ha presentato le sue dimissioni per preservare la stabilità nel Paese” del Caucaso meridionale, ha detto Gunba. L’ufficio stampa del presidente ha confermato da parte sua che Bzhania ha lasciato “per preservare l’ordine costituzionale” della repubblica appoggiata da Mosca e rivendicata dalla Georgia. Gunba ha subito licenziato il primo ministro Alexander Ankvab e nominato al suo posto Valery Bganba. “Gli attuali ministri mantengono le loro posizioni fino all’insediamento di un presidente neoeletto della Repubblica di Abcasia”, si legge in un comunicato ufficiale.

Da parte loro i media ucraini sottolineano che Bzhania ha presentato le sue dimissioni nel tentativo di raggiungere un compromesso con i manifestanti antigovernativi, dopo che un controverso accordo di investimento con la Russia ha scatenato cortei di massa e scontri nella capitale regionale Sukhum il 15 novembre. La legge proposta mirerebbe a consentire ai russi di acquistare proprietà in Abcasia.

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Esteri

Figlio principessa ereditaria Norvegia arrestato per stupro

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La polizia norvegese ha annunciato stamani l’arresto del figlio della principessa ereditaria Mette-Marit di Norvegia con l’accusa di stupro. Nato da una relazione precedente al matrimonio della madre nel 2001 con Haakon, erede al trono norvegese, Marius Borg Hoiby, 27 anni, è stato arrestato ieri sera. È sospettato di aver avuto “un rapporto sessuale con una persona che era priva di sensi o comunque incapace di resistere a questo atto”, ha detto la polizia in una nota.

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Esteri

Ucraina: Teheran, ‘ingiustificate’ le sanzioni Ue contro l’Iran

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Il ministero degli Esteri iraniano ha criticato oggi come ingiustificate le nuove sanzioni dell’Ue e del Regno Unito contro Teheran per il suo sostegno alla guerra della Russia in Ucraina. “Mentre il presidente ucraino” Volodymyr Zelensky “ha ammesso che nessun missile balistico iraniano è stato esportato in Russia, le misure dell’Unione Europea e del Regno Unito nell’applicare sanzioni contro l’Iran non possono essere giustificate”, ha affermato il portavoce dicasteriale Esmaeil Baghaei in un comunicato.

“Le nuove sanzioni, con il pretesto del trasporto di missili da parte dell’Iran in Russia, mancano di legittimità e di base legale o logica. Violano il diritto alla libera navigazione internazionale e al commercio marittimo, e quindi coloro che stanno dietro a queste sanzioni dovranno assumersi la responsabilità internazionale”. “L’Iran respinge le politiche di interferenza dell’UE e del Regno Unito nelle relazioni legittime e legali tra i paesi (Iran e Russia) nei settori della difesa e militare”, ha sottolineato il portavoce, aggiungendo: “Faremo leva su tutte le potenzialità della cooperazione con i suoi partner per garantire i suoi interessi e la sua sicurezza nazionale”.

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Economia

‘Il governo Usa chiederà a Google di vendere Chrome’

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Gli Stati Uniti solleciteranno un giudice a costringere la società madre di Google, Alphabet, a vendere il suo browser Chrome. Lo riporta Bloomberg. Ad ottobre il dipartimento di Giustizia americano aveva dichiarato che avrebbe chiesto a Google di apportare profondi cambiamenti al modo in cui opera, dopo che una storica sentenza ad agosto aveva stabilito che il colosso della tecnologia gestiva un monopolio illegale. Chiedere la vendita di Chrome a Google segnerebbe un profondo cambiamento da parte dei regolatori Usa, che hanno in gran parte lasciato in pace i giganti della tecnologia da quando non sono riusciti a smembrare Microsoft due decenni fa.

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