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Cronache

La Corte dei Conti e il caso degli immobili comunali occupati abusivamente

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Da un’indagine avviata dalla Corte dei Conti, emerge una situazione complessa e preoccupante: numerosi immobili di proprietà comunale, destinati a fini pubblici o sociali, risultano occupati abusivamente, anche in spazi delicati come le scuole. Antonio Giuseppone, procuratore della Corte dei Conti della Campania, in un’intervista rilasciata a Repubblica Napoli, esprime soddisfazione per il risveglio del Comune di Napoli su questo tema, pur sottolineando che questa azione arriva solo dopo un intervento di natura deterrente da parte della Procura contabile.

La Corte dei Conti come “deterrente”

Giuseppone spiega come la funzione della Corte dei Conti vada oltre il numero di udienze e condanne, operando come un deterrente psicologico per scoraggiare la cattiva gestione dei beni pubblici. “Il solo fatto di sapere che esiste una Procura che vigila è un freno psicologico,” commenta Giuseppone. Questa attenzione ha portato il Comune ad avviare controlli approfonditi su centinaia di immobili comunali, con l’obiettivo di sgomberare le occupazioni abusive e assegnare gli spazi a chi ne ha diritto.

Una società per la gestione degli immobili comunali: la scelta del Comune di Napoli

Di recente, la giunta Manfredi ha annunciato la creazione di una società specifica per gestire il patrimonio immobiliare comunale. La Corte dei Conti accoglie positivamente l’iniziativa, purché sia garantita la trasparenza e il rispetto della legalità. Giuseppone evidenzia come l’utilizzo degli immobili comunali possa anche prevedere una finalità sociale, ma solo seguendo criteri oggettivi, evitando favoritismi e occupazioni non autorizzate.

I rischi di limitare l’azione della Corte dei Conti

Un altro tema trattato nell’intervista è la possibile riforma della Corte dei Conti in discussione in Parlamento, che potrebbe ridurre il numero di Procure regionali e limitare l’azione di responsabilità contabile. Giuseppone si interroga sull’efficacia di questa possibile riduzione, riflettendo su come la presenza territoriale della Corte sia cruciale per identificare casi di gestione impropria, come dimostrato nel caso degli abusi immobiliari nelle scuole napoletane. La Corte, infatti, non si limita ad attivare procedimenti, ma agisce come un “cane da guardia” della pubblica amministrazione, incentivando le istituzioni a evitare comportamenti illeciti.

L’importanza della responsabilità nella gestione pubblica

Infine, Giuseppone si oppone all’idea che la “paura della firma” possa bloccare i dirigenti pubblici, rallentando lo sviluppo. Afferma invece che i funzionari ben preparati apprezzano l’esistenza della Corte dei Conti come presidio di buona amministrazione e legalità, mentre chi è coinvolto in cattive pratiche percepisce la Corte come un ostacolo.

L’intervento della Corte dei Conti, come emerge da questa intervista, si configura non solo come una garanzia per la legalità, ma anche come un segnale per amministratori e cittadini, evidenziando la necessità di una gestione più trasparente ed efficiente del patrimonio pubblico.

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Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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Cronache

Dati rubati: oggi a Milano l’interrogatorio di Del Vecchio jr

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E’ stato fissato per oggi pomeriggio un interrogatorio, davanti ai pm, di Leonardo Maria Del Vecchio (foto Imagoeconomica in evidenza) – 29 anni e uno dei figli del patron di Luxottica morto nel 2022 – indagato nell’inchiesta milanese sui presunti dossieraggi illegali per concorso in accessi abusivi a sistema informatico. L’interrogatorio, da quanto si è saputo, è stato richiesto dallo stesso Del Vecchio per difendersi dalle accuse e chiarire. L’audizione si terrà, da quanto si è appreso, non al Palazzo di Giustizia milanese ma in un altro luogo, una caserma degli investigatori.

“Dalle imputazioni preliminari e dall’esito negativo della perquisizione, il dottor Del Vecchio sembrerebbe essere piuttosto persona offesa. Altri, infatti, sarebbero eventualmente i responsabili di quanto ipotizzato dagli inquirenti”, aveva già spiegato l’avvocato Maria Emanuela Mascalchi, che aveva parlato della “infondatezza delle accuse ipotizzate a proprio carico”.

Stando agli atti dell’indagine dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, del pm della Dda Francesco De Tommasi e del collega della Dna Antonello Ardituro, Nunzio Samuele Calamucci, hacker arrestato, uno dei presunti capi dell’associazione per delinquere di Equalize e che avrebbe creato dossier con dati riservati prelevati in modo illecito, avrebbe realizzato anche un falso “atto informatico pubblico” per “offuscare l’immagine di Claudio Del Vecchio, fratello di Leonardo”.

Calamucci avrebbe creato, in particolare, un finto “rapporto” della Polizia di New York con cui “si dava atto” falsamente “di un controllo eseguito in quella città” nei confronti del fratello di Leonardo. Nel falso report, redatto all’apparenza nel 2018, si segnalava che era “in compagnia” di una persona “registrata” per “crimini sessuali” dal Dipartimento di Giustizia americano.

Il gruppo di hacker, poi, avrebbe dovuto inserire nell’estate 2023, secondo l’accusa per conto di Leonardo Maria Del Vecchio, un “captatore informatico” sul cellulare della fidanzata e modella Jessica Serfaty, ma non ci riuscì malgrado diversi tentativi di inoculare “il trojan”. A quel punto, sarebbero stati creati falsi messaggi tra lei e “un illusionista di fama mondiale”.

Tra gli indagati anche il collaboratore dell’imprenditore, Marco Talarico. Secondo le indagini, le ricerche di informazioni di Del Vecchio jr, richieste al gruppo di Equalize attraverso i suoi collaboratori, si sarebbero inserite nella contesa in corso sull’eredità di famiglia. Nel procedimento milanese una nomina come persona offesa è stata depositata nei giorni scorsi da Claudio Del Vecchio.

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