Collegati con noi

Cronache

Polizia Municipale di Napoli: oltre 500 agenti chiedono riforme e miglioramenti sotto Palazzo San Giacomo

Pubblicato

del

Più di 500 agenti della Polizia Municipale di Napoli si sono radunati ieri sotto Palazzo San Giacomo per un’assemblea generale convocata dalla segreteria provinciale del sindacato Csa Fiadel. Il messaggio lanciato dagli agenti è chiaro: “Sindaco, devi ascoltarci, siamo in sofferenza”. Gli agenti denunciano un organico dimezzato e richiedono garanzie economiche, sicurezza e una riorganizzazione del corpo.

Secondo Francesco Garofalo, segretario generale del sindacato, la manifestazione non è stata una protesta, ma un’assemblea per sottolineare le istanze della categoria. Garofalo ha spiegato che esiste un dialogo positivo con il sindaco Manfredi e il direttore generale Granata, ma ha avvertito che, senza risposte concrete, potrebbero essere avviate forme di protesta più incisive fino allo sciopero generale.

Lavoro al limite e carenze di personale

Il corpo di Polizia Municipale di Napoli, in servizio ridotto durante l’assemblea, ha eseguito solo i servizi essenziali, chiedendo “scusa ai napoletani” sui social per i disagi. Tra i temi trattati: la sicurezza degli agenti, le frequenti aggressioni e la tragica vicenda di un vigile romano che ha perso una gamba in servizio. Negli ultimi vent’anni, il numero di agenti è passato da 2.400 a circa 1.240, una riduzione che, secondo il segretario organizzativo Dario Dell’Aquila, rende impossibile coprire tutti i turni e le aree cittadine.

I vigili di Napoli si occupano di compiti esclusivi come la viabilità, l’edilizia, l’ambiente, l’infortunistica stradale e il commercio, con ulteriori responsabilità per eventi straordinari e indagini per la Procura. Solo negli ultimi giorni, sono stati effettuati 438 controlli stradali con 4.577 verbali e 46 denunce contro i parcheggiatori abusivi.

Richieste di risorse e riorganizzazione interna

“Napoli ha un numero di agenti inferiore a Torino, che è meno abitata e non ha lo stesso afflusso turistico,” ha dichiarato il maresciallo Roberto Fogliame. Secondo lui, la polizia municipale di Napoli ha urgente bisogno di nuove risorse umane e strumenti tecnologici per garantire interventi tempestivi ed efficaci.

Antonio D’Amato, coordinatore del dipartimento polizia locale, ha evidenziato anche problemi nell’organizzazione dei turni: “Conosciamo i turni solo il giorno prima, il che complica la gestione dei congedi e l’assistenza familiare.” Anche il tema del salario aggiuntivo e delle indennità, specialmente per il lavoro domenicale, è motivo di tensione con altri sindacati.

La risposta dell’amministrazione comunale

Ciro Esposito, comandante della Polizia Municipale di Napoli, ha ricordato l’accordo sul contratto decentrato, assicurando che il comando è sempre aperto a proposte di miglioramento, a patto che rispettino le regole vigenti e non compromettano il servizio alla comunità.

Verso un possibile sciopero generale

Il segretario Garofalo ha ribadito la necessità di un impegno concreto da parte dell’amministrazione per riorganizzare il corpo della polizia locale e riconoscere i sacrifici dei lavoratori. “Senza risposte adeguate, si arriverà allo sciopero generale,” ha concluso Garofalo, sottolineando la volontà del sindacato di continuare a dialogare, ma con l’aspettativa di un cambiamento reale per migliorare le condizioni della Polizia Municipale di Napoli.

Advertisement

Cronache

Truffa e falso in atti pubblici, indagati in 3 in scuole di Torre Annunziata, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano e Boscoreale

Pubblicato

del

Nella giornata di ieri, il Gruppo della guardia di finanza di Torre Annunziata (Na) ha eseguito un decreto di perquisizione e contestuale sequestro, emesso dalla locale procura della Repubblica nei confronti di tre persone indagate per i reati di “falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” e “truffa in danno dello Stato” e dei seguenti cinque istituti scolastici paritari: Istituto Dante Alighieri di Torre Annunziata; Centro Scolastico Elsa Morante di Ottaviano; Istituto Ottaviano Augusto di Ottaviano; Istituto Paolo Costa di San Giuseppe Vesuviano; Istituto New Tito Lucrezio Caro di Boscoreale. In particolare, spiega una nota della procura, dalle attività d’indagine delle Fiamme Gialle è emerso, in relazione al rilascio dei diplomi, che gli indagati avrebbero “falsificato la documentazione trasmessa all’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania del ministero dell’Istruzione e del Merito, relativa alla frequenza dei corsi di studio da parte degli studenti. Inoltre, con riferimento ai docenti e al personale A.T.A., è stata rilevata una discrasia tra le posizioni attive comunicate al predetto Ufficio Scolastico Regionale e quelle segnalate all’Inps, circostanza che induce ad ipotizzare anche l’esistenza di falsi rapporti di lavoro, strumentali a far conseguire agli interessati indebiti punteggi in vista di procedure concorsuali, locali e nazionali”. Al termine della perquisizione e dell’ispezione delle “apparecchiature informatiche rinvenute”, è stata acquisita “a fini probatori” una copiosa documentazione cartacea e digitale e sono stati sequestrati circa 40.000 euro in contanti, in parte rinvenuti presso le abitazioni di due degli indagati e, in parte, rinvenuti, suddivisi in buste riportanti nominativi e appunti, presso l’Istituto scolastico paritario di Torre Annunziata.

Continua a leggere

Cronache

De Luca a Caivano parla con i manifestanti sugli abbattimenti delle case abusive

Pubblicato

del

Durante la visita all’Istituto Comprensivo Statale Milani di Caivano, dove si è tenuta la presentazione del progetto “Ecosistema educativo per l’Area Napoli Nord”, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca (foto Imagoeconomica in evidenza), ha avuto un incontro inatteso con un gruppo di manifestanti. I membri dell’associazione popolare “Casa Mia”, attivi nella difesa delle abitazioni abusive da abbattere, hanno aspettato il governatore all’ingresso dell’istituto, chiedendo chiarimenti e soluzioni sul tema dell’abusivismo edilizio.

La posizione di De Luca: “Abbiamo fatto il possibile”

Di fronte ai manifestanti, De Luca ha ribadito il suo impegno e quello della Regione Campania sul tema, sottolineando che, per quanto riguarda l’abusivismo, le competenze restano nelle mani del Governo nazionale. “Tutto quello che potevamo fare noi lo abbiamo fatto. Che devo fare di più? La lotta armata?”, ha commentato ironicamente il governatore, accettando di confrontarsi direttamente con i manifestanti.

Abusivismo: una proposta per il Governo nazionale

Nel corso del confronto, De Luca ha ricordato che la Regione Campania ha già presentato al Parlamento una proposta chiara per affrontare l’abusivismo edilizio. La proposta prevede l’abbattimento delle abitazioni che non possono essere sanate, mentre per le altre situazioni, si suggerisce di applicare piani di recupero a cura dei Comuni, prevedendo una sanatoria con il pagamento di un’ammenda. “La competenza sull’abusivismo è del Governo nazionale, ma noi abbiamo aperto un dibattito in Consiglio regionale e formulato una proposta”, ha spiegato il governatore, evidenziando il lavoro fatto in sede regionale.

Soluzioni e responsabilità: un dialogo con i cittadini

La proposta avanzata dalla Regione Campania mira a creare un equilibrio tra il rispetto della legge e la necessità di tutelare chi vive in abitazioni abusive in contesti urbani difficili. “La nostra idea è di coinvolgere i Comuni, dando loro il compito di definire piani di recupero per le aree interessate”, ha concluso De Luca, ribadendo il ruolo della Regione come interlocutore attivo ma sottolineando che, alla fine, spetta al Governo decidere.

Continua a leggere

Cronache

L’atto di accusa della presidente della Corte Appello Napoli, Maria Rosaria Covelli: 800 alunni mai andati a scuola nella sola provincia di Napoli

Pubblicato

del

“Nella sola provincia di Napoli, nel periodo tra settembre 2023 e gennaio 2024, abbiamo oltre 800 alunni che non hanno mai frequentato la scuola, oltre 7.000 alunni con giorni di assenza tra il 25 e il 50%, oltre 1.700 alunni con giorni di assenza superiori al 50% e oltre 1.200 segnalazioni inviate”. Sono i dati forniti dalla presidente della Corte d’Appello di Napoli, Maria Rosaria Covelli (foto Imagoeconomica in evidenza), intervenuta a Caivano, nella scuola media Don Milani, alla presentazione dell’Ecosistema educativo per l’Area Napoli nord, un progetto che si propone, tra l’altro, di elaborare una strategia per il contrasto alla dispersione scolastica e formativa.

“Quest’iniziativa – ha detto Covelli – è un passo fondamentale per il futuro educativo e sociale del nostro territorio, dove i dati sulla dispersione scolastica sono allarmanti, come lo è la situazione di numerosi nuclei familiari. Il primo focus di questo progetto è la famiglia, perché è lì che si forma l’humus educativo dei giovani, a cui dobbiamo fornire la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni lavorative, restando nella propria regione e migliorandola, perchè parliamo della regione più emigrante d’Italia”.

Riguardo ai “recenti casi di cronaca che hanno visto coinvolti i minori”, il magistrato ha sottolineato che “la risposta dello Stato è stata immediata. Tuttavia, dobbiamo agire sulla prevenzione, cioè sulla educazione e sulla formazione perché le nuove generazioni sono le gambe su cui camminerà il futuro del Paese. Siamo tutti coinvolti nel raggiungimento di questo obiettivo, che può essere perseguito solo attraverso una vera e propria rete istituzionale formata da tutti gli enti e dagli operatori territoriali e nazionali. Ognuno deve fare la sua parte”. Questo progetto, ha concluso, “è rivolto ai giovani, che devono sapere di poter contare sulle istituzioni. Dobbiamo camminare insieme. Ai ragazzi diamo percorsi di orientamento e formazione, perché vogliamo che sappiano bene che repressione e punizione funzionano, che gli autori delle azioni criminose alla fine vengono identificati e che non è quella la strada da seguire”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto