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Scandalo all’Asl di Bari: 10 arresti e 17 indagati per corruzione e frodi negli appalti pubblici

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Un’inchiesta della Procura di Bari ha portato alla luce un sistema di corruzione all’interno dell’Asl di Bari. L’operazione, condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Bari con il supporto delle unità cinofile, ha visto impegnati oltre 100 militari. Questa mattina sono state eseguite misure cautelari nei confronti di 10 persone, sei delle quali portate in carcere e quattro agli arresti domiciliari, e numerose perquisizioni nei confronti di 17 soggetti complessivamente indagati.

Un sistema diffuso di collusione e favoritismi

L’indagine ha rivelato un quadro inquietante di collusione e mercificazione della funzione pubblica. Secondo la Procura, i comportamenti illeciti costituiscono una vera e propria “deviazione patologica e sistematica dai principi di imparzialità e lealtà” che devono guidare l’operato dei pubblici ufficiali. La rete corruttiva, radicata nei settori strategici dell’Asl di Bari, coinvolge imprenditori locali legati da stretti rapporti con pubblici ufficiali dell’Uoc di Ingegneria Clinica e dell’Uos Edilizia Sanitaria, creando un sistema corruttivo che favorisce solo pochi privilegiati.

Corruzione e turbativa d’asta: le accuse agli indagati

Le accuse comprendono associazione per delinquere, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falso e turbata libertà degli incanti. Le investigazioni, delegate al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, hanno permesso di accertare una prassi di subappalti illeciti e di turbativa dei procedimenti amministrativi, condizionando le modalità di scelta del contraente per i lavori dell’Asl barese.

Escamotage e “pizzini”: le strategie per eludere i controlli

Per occultare le operazioni illecite, i pubblici ufficiali hanno adottato vari sistemi, tra cui la commissione di acquisti di lusso per mascherare pagamenti, come gioielli e pelletteria. Durante le indagini, è emerso che uno degli indagati forniva agli imprenditori istruzioni dettagliate per l’acquisto di articoli di lusso su siti di moda, arrivando a stampare le schermate con i codici degli oggetti.

Le intercettazioni rivelano anche l’utilizzo di particolari accortezze, come la pratica di invitare gli imprenditori a depositare i telefoni cellulari negli uffici per evitare registrazioni e proseguire le conversazioni all’esterno. I pubblici ufficiali comunicavano spesso tramite “pizzini” per evitare comunicazioni verbali compromettenti all’interno degli uffici.

Aumento dei costi e danni per il bilancio pubblico

Secondo la Procura, questo sistema di frodi ha comportato un forte aumento dei costi delle commesse pubbliche, con conseguenti danni per il bilancio dell’Asl e dei fondi pubblici. Un’intercettazione riportata nei fascicoli evidenzia la discrepanza tra i costi reali dei lavori e le somme gonfiate: “Io ho stimato che di quei lavori forse 5mila euro stanno (…) Come li giustifichiamo gli altri 120 mila euro?”

Una propensione sistematica alla frode

La rete corruttiva, descritta dalla Procura come un “mercimonio della funzione pubblica”, mostra una spiccata propensione a delinquere. Le tecniche usate per aggirare i controlli evidenziano un sistema rodato, volto a massimizzare i profitti illeciti attraverso pratiche corrotte e truffe ai danni del bilancio pubblico.

Conclusione: indagini in corso e presunzione di innocenza

Le persone coinvolte nel provvedimento cautelare sono considerate presunte innocenti fino a sentenza definitiva. L’operazione della Guardia di Finanza rappresenta un passo importante nella lotta alla corruzione e alle infiltrazioni criminali negli enti pubblici, un fenomeno che continua a minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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Due ragazzine si picchiano per foto su social, video virale

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È diventato virale un video postato sulle piattaforme social che riprende due ragazzine di 14 anni che si picchiano sotto un porticato a Maglie, nel Leccese. A quanto si apprende, in tanti hanno filmato la scena ma nessuno è intervenuto. La vicenda è finita all’attenzione dei carabinieri, che hanno segnalato una delle due 14enni alla Procura per i minori con l’accusa di percosse. A dare il via all’indagine è stata la denuncia presentata da una zia dell’altra ragazzina, affetta da un disturbo visivo. Sarebbe stata proprio lei a scagliarsi contro l’amica, contestandole di aver postato sui social una sua foto (di cui aveva chiesto la rimozione) senza autorizzazione, salvo poi avere la peggio. Entrambe le ragazzine sono seguite dai Servizi sociali. I carabinieri sono riusciti a risalire all’antefatto e a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto grazie a nuovi filmati oltre a quello che era già diventato virale in rete. Un video di pochi secondi in cui si nota una delle due ragazzine che sferra due pugni alla conoscente, mentre si sente la voce in sottofondo di uno dei ragazzini presenti che dice: “la sta uccidendo”.

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“Agri-Cultura”, progetto a Napoli per rigenerazione Ponticelli

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Parte oggi nel cuore del quartiere Ponticelli il progetto “Agri-Cultura”, un esempio tangibile di come politiche urbanistiche sperimentali possano tradursi in programmi di rigenerazione urbana innovativi. Promossa dall’Associazione Sott’e’ncoppa e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, l’iniziativa rappresenta un’anticipazione del piano di recupero urbano del quartiere, attraverso la riqualificazione del suolo e l’avvio di un percorso innovativo di utilizzo pubblico che integra sostenibilità, inclusione sociale e sviluppo economico. Il progetto nasce da un’iniziativa del Comune di Napoli, che attraverso un avviso pubblico ha reso disponibile un terreno di oltre 10.000 metri quadrati per selezionare un partner e promuovere lo sviluppo di attività ad alto impatto positivo per la comunità locale. La decisione di destinare questo spazio a un progetto che integra agricoltura sostenibile, inclusione sociale e attività educative dimostra come un piano urbanistico possa trasformarsi non solo in uno strumento di riqualificazione del territorio, ma anche in un volano per l’innovazione sociale ed economica.

“Agri-Cultura” rappresenta un esempio concreto di come un terreno abbandonato possa essere trasformato in una risorsa per la comunità, anticipando le future linee guida urbanistiche che mirano a un recupero integrato del quartiere Ponticelli. Grazie alla visione strategica del Comune, questo progetto si afferma come modello di sostenibilità e inclusione, prefigurando i benefici a lungo termine della rigenerazione urbana. “Agri-Cultura” va oltre la semplice agricoltura: è un progetto che favorisce la rigenerazione socio-lavorativa e crea opportunità per persone svantaggiate e soggetti vulnerabili. La politica sperimentale del Comune di Napoli, nel destinare questo terreno, ha agito da catalizzatore per lo sviluppo di un’impresa sostenibile che abbraccia i principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Il progetto non solo riqualifica e valorizza un’area abbandonata, ma investe anche nel capitale umano, offrendo percorsi formativi e opportunità di inserimento lavorativo per coloro che rischiano di essere esclusi dal mercato del lavoro.

“Con Agri-Cultura dimostriamo che è possibile coniugare rigenerazione urbana, innovazione sociale ed economia circolare. Destinare oltre 10.000 metri quadrati di suolo pubblico a questo progetto rappresenta un atto concreto di visione strategica per la città. Napoli sta disegnando un futuro in cui il recupero del suolo non è solo una questione di spazio, ma di capitale umano e sociale. Questo progetto non è solo una premessa per Ponticelli, ma un segnale forte che l’Amministrazione è pronta a investire nel potenziale delle persone e nella sostenibilità ambientale” ha dichiarato Laura Lieto, Vicesindaco di Napoli. “Grazie al contributo di Fondazione Con il Sud, attraverso il bando Terre Colte, avremo la possibilità di recuperare, rigenerare e restituire alla collettività terreni in disuso e abbandonati che saranno strumento di socialità e cultura, di sviluppo di comunità e opportunità di lavoro nell’ottica del reinserimento sociale e lavorativo” dichiara Giovanni Russo, Presidente di Sottencoppa che prosegue “Il partenariato che promuove il progetto rappresenta il nodo di una rete più ampia che vede la presenza di enti pubblici e privati che perseguono questi obiettivi come nel caso di Ponticelli che ci vede impegnati con il sostegno del Comune di Napoli e della Vicesindaca Laura Lieto”.

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Pompei Capitale Cultura 2027, a sostegno candidatura 103 sindaci

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 Centotré sindaci in fascia tricolore hanno sfilato in corteo a sostegno della candidatura di Pompei a Capitale della Cultura 2027. Una manifestazione che ha sorpreso i turisti e i cittadini che questa mattina erano fermi ai bar del centro della città degli Scavi e del Santuario. Passare dalla logica dei confini alla logica dei contenuti senza confini è l’aspirazione del progetto ‘Pompei Continuum’ presentato dal sindaco Carmine Lo Sapio ai suoi colleghi al termine della breve marcia dal Comune al teatro Di Costanzo-Mattiello. Il sostegno alla candidatura è ampio: 103 sindaci del territorio, assieme a istituzioni, associazioni, la Curia di Pompei e ovviamente il Parco Archeologico nel suo vasto orizzonte dei cosiddetti ‘siti minori’ e della buffer zone, che includerà anche i castelli medievali della vasta area. Non a caso Pompei ha legato il suo nome anche al nascente Maximall più grande d’Europa e al Marina di Stabia, che offre un elegante sbocco a mare. Da domani, ha poi ricordato il dg del Parco Archeologico, parte il biglietto nominativo e il numero chiuso per l’ingresso agli Scavi (20mila al giorno) che spingeranno i visitatori anche alla scoperta dei luoghi di interesse storico e archeologico che circondano Pompei. Il progetto Pompei Continuum prevede una forte presenza dell’aspetto spirituale della città e si apre con una frase del beato Bartolo Longo, fondatore della nuova Pompei con le sue numerose opere di carità, per proseguire elencando i numeri.

“Numeri che – ha spiegato Leonardo Valle, presidente di Cethegus, società di consulenza che ha prodotto il progetto – meritano di farci diventare Capitale della Cultura, perché si realizza un processo di miglioramento misurabile e che resterà sul territorio. Esso prevede per ogni milione di euro investito, una ricaduta pari a 1,5 milioni di euro”. Spazio all’arte, con opere del ‘700 veneziano che saranno in mostra con ingresso gratuito per un anno e pop art di Marco Lodola, e installazioni luminose di 3 metri d’altezza nelle periferie. Tra cui la ‘Passeggiata dei Beatles’. “Abbiamo la possibilità di vincere – è stato detto – per i contenuti di altissimo livello, perché siamo coesi e perché questo territorio è stato già Capitale”.

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