Collegati con noi

Cronache

Terremoto giudiziario al Comune di Teverola, arresti domiciliari e altre misure cautelari

Pubblicato

del

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord ha emesso un comunicato in merito all’operazione condotta dai Carabinieri di Aversa che ha portato all’esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di otto persone, tra cui quattro agli arresti domiciliari e quattro con obbligo di dimora. I destinatari delle misure sono professionisti, imprenditori e amministratori pubblici del Comune di Teverola, accusati di reati che spaziano dalla corruzione agli abusi edilizi.

Un’indagine approfondita e prolungata

Le indagini, iniziate diversi anni fa, sono state descritte dalla Procura come particolarmente complesse e articolate. Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché a un’attenta raccolta di documentazione presso il Comune di Teverola, gli inquirenti hanno potuto tracciare un quadro dettagliato delle presunte irregolarità. Secondo quanto emerso, alcuni amministratori locali avrebbero favorito interessi privati, in cambio di denaro e altri vantaggi, sfruttando le proprie posizioni istituzionali.

Un contesto di gravi irregolarità amministrative

Secondo il comunicato, le presunte irregolarità non si limitavano a singoli episodi, ma sarebbero parte di un sistema consolidato che avrebbe compromesso il buon funzionamento della macchina amministrativa. L’ex Sindaco e altri esponenti dell’amministrazione comunale avrebbero favorito determinate imprese e persone, promettendo permessi edilizi e titoli abilitativi in cambio di cospicue somme di denaro. Questi comportamenti, se confermati, configurerebbero una gestione clientelare e privatistica dell’amministrazione comunale.

Presunzione di innocenza garantita

È fondamentale ricordare che le persone coinvolte nell’inchiesta, nonostante la gravità delle accuse, sono da considerarsi presunte innocenti fino a una sentenza definitiva. Le misure cautelari adottate dalla Procura sono state applicate anche a seguito degli interrogatori e mirano a garantire il corretto proseguimento delle indagini, senza pregiudicare i diritti degli indagati.

Sequestri preventivi e prospettive future

Oltre alle misure restrittive, è stato disposto il sequestro di alcune strutture immobiliari e terreni nel Comune di Teverola, inclusi complessi abitativi di prossima realizzazione. Questo provvedimento cautelare è finalizzato a evitare che i beni possano essere utilizzati per fini illeciti o sottratti alla disponibilità dell’autorità giudiziaria.

Un messaggio di fiducia nella giustizia

In conclusione, la Procura della Repubblica di Napoli Nord ribadisce l’importanza di operazioni di vigilanza come questa per contrastare le infiltrazioni corruttive nelle amministrazioni locali. Al tempo stesso, è essenziale che il processo segua il suo corso naturale e garantisca a tutti gli indagati la possibilità di difendersi adeguatamente, nel pieno rispetto della presunzione di innocenza.

Advertisement

Cronache

“Agri-Cultura”, progetto a Napoli per rigenerazione Ponticelli

Pubblicato

del

Parte oggi nel cuore del quartiere Ponticelli il progetto “Agri-Cultura”, un esempio tangibile di come politiche urbanistiche sperimentali possano tradursi in programmi di rigenerazione urbana innovativi. Promossa dall’Associazione Sott’e’ncoppa e sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, l’iniziativa rappresenta un’anticipazione del piano di recupero urbano del quartiere, attraverso la riqualificazione del suolo e l’avvio di un percorso innovativo di utilizzo pubblico che integra sostenibilità, inclusione sociale e sviluppo economico. Il progetto nasce da un’iniziativa del Comune di Napoli, che attraverso un avviso pubblico ha reso disponibile un terreno di oltre 10.000 metri quadrati per selezionare un partner e promuovere lo sviluppo di attività ad alto impatto positivo per la comunità locale. La decisione di destinare questo spazio a un progetto che integra agricoltura sostenibile, inclusione sociale e attività educative dimostra come un piano urbanistico possa trasformarsi non solo in uno strumento di riqualificazione del territorio, ma anche in un volano per l’innovazione sociale ed economica.

“Agri-Cultura” rappresenta un esempio concreto di come un terreno abbandonato possa essere trasformato in una risorsa per la comunità, anticipando le future linee guida urbanistiche che mirano a un recupero integrato del quartiere Ponticelli. Grazie alla visione strategica del Comune, questo progetto si afferma come modello di sostenibilità e inclusione, prefigurando i benefici a lungo termine della rigenerazione urbana. “Agri-Cultura” va oltre la semplice agricoltura: è un progetto che favorisce la rigenerazione socio-lavorativa e crea opportunità per persone svantaggiate e soggetti vulnerabili. La politica sperimentale del Comune di Napoli, nel destinare questo terreno, ha agito da catalizzatore per lo sviluppo di un’impresa sostenibile che abbraccia i principi dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale. Il progetto non solo riqualifica e valorizza un’area abbandonata, ma investe anche nel capitale umano, offrendo percorsi formativi e opportunità di inserimento lavorativo per coloro che rischiano di essere esclusi dal mercato del lavoro.

“Con Agri-Cultura dimostriamo che è possibile coniugare rigenerazione urbana, innovazione sociale ed economia circolare. Destinare oltre 10.000 metri quadrati di suolo pubblico a questo progetto rappresenta un atto concreto di visione strategica per la città. Napoli sta disegnando un futuro in cui il recupero del suolo non è solo una questione di spazio, ma di capitale umano e sociale. Questo progetto non è solo una premessa per Ponticelli, ma un segnale forte che l’Amministrazione è pronta a investire nel potenziale delle persone e nella sostenibilità ambientale” ha dichiarato Laura Lieto, Vicesindaco di Napoli. “Grazie al contributo di Fondazione Con il Sud, attraverso il bando Terre Colte, avremo la possibilità di recuperare, rigenerare e restituire alla collettività terreni in disuso e abbandonati che saranno strumento di socialità e cultura, di sviluppo di comunità e opportunità di lavoro nell’ottica del reinserimento sociale e lavorativo” dichiara Giovanni Russo, Presidente di Sottencoppa che prosegue “Il partenariato che promuove il progetto rappresenta il nodo di una rete più ampia che vede la presenza di enti pubblici e privati che perseguono questi obiettivi come nel caso di Ponticelli che ci vede impegnati con il sostegno del Comune di Napoli e della Vicesindaca Laura Lieto”.

Continua a leggere

Cronache

Pompei Capitale Cultura 2027, a sostegno candidatura 103 sindaci

Pubblicato

del

 Centotré sindaci in fascia tricolore hanno sfilato in corteo a sostegno della candidatura di Pompei a Capitale della Cultura 2027. Una manifestazione che ha sorpreso i turisti e i cittadini che questa mattina erano fermi ai bar del centro della città degli Scavi e del Santuario. Passare dalla logica dei confini alla logica dei contenuti senza confini è l’aspirazione del progetto ‘Pompei Continuum’ presentato dal sindaco Carmine Lo Sapio ai suoi colleghi al termine della breve marcia dal Comune al teatro Di Costanzo-Mattiello. Il sostegno alla candidatura è ampio: 103 sindaci del territorio, assieme a istituzioni, associazioni, la Curia di Pompei e ovviamente il Parco Archeologico nel suo vasto orizzonte dei cosiddetti ‘siti minori’ e della buffer zone, che includerà anche i castelli medievali della vasta area. Non a caso Pompei ha legato il suo nome anche al nascente Maximall più grande d’Europa e al Marina di Stabia, che offre un elegante sbocco a mare. Da domani, ha poi ricordato il dg del Parco Archeologico, parte il biglietto nominativo e il numero chiuso per l’ingresso agli Scavi (20mila al giorno) che spingeranno i visitatori anche alla scoperta dei luoghi di interesse storico e archeologico che circondano Pompei. Il progetto Pompei Continuum prevede una forte presenza dell’aspetto spirituale della città e si apre con una frase del beato Bartolo Longo, fondatore della nuova Pompei con le sue numerose opere di carità, per proseguire elencando i numeri.

“Numeri che – ha spiegato Leonardo Valle, presidente di Cethegus, società di consulenza che ha prodotto il progetto – meritano di farci diventare Capitale della Cultura, perché si realizza un processo di miglioramento misurabile e che resterà sul territorio. Esso prevede per ogni milione di euro investito, una ricaduta pari a 1,5 milioni di euro”. Spazio all’arte, con opere del ‘700 veneziano che saranno in mostra con ingresso gratuito per un anno e pop art di Marco Lodola, e installazioni luminose di 3 metri d’altezza nelle periferie. Tra cui la ‘Passeggiata dei Beatles’. “Abbiamo la possibilità di vincere – è stato detto – per i contenuti di altissimo livello, perché siamo coesi e perché questo territorio è stato già Capitale”.

Continua a leggere

Cronache

Morta per intervento naso, indagati rischiano nuove accuse

Pubblicato

del

Rischia di aggravarsi la posizione dei due medici accusati di omicidio colposo per la morte di Margaret Spada, la ragazza di 22 anni deceduta nel corso di una operazione di rinoplastica parziale in un centro medico di Roma. Per i due potrebbero scattare altre accuse, anche profili amministrativi, relativi alla struttura dove è avvenuto il fatto e alle procedure utilizzate per effettuare l’intervento. Nel quesito redatto nell’ambito dell’esame autoptico, che verrà effettuato domani al Policlinico di Tor Vergata, il titolare del fascicolo chiede di appurare, oltra alle cause della morte, anche se i sanitari hanno seguito procedure e le linee guida o in alternativa le “buone pratiche” per quel tipo di intervento e, soprattutto, se la struttura era munita delle attrezzature idonee in caso di emergenze. Risposte che arriveranno dagli accertamenti dei carabinieri del Nas.

In base a quanto si apprende la ragazza, che desiderava correggere un “inestetismo della punta del naso”, era in attesa dell’intervento da alcuni mesi dopo avere effettuato la prenotazione in estate. Secondo il racconto fornito dal fidanzato agli inquirenti la mattina del 4 novembre, prima di sottoporsi all’intervento, aveva mangiato mezzo panino e bevuto una bevanda analcolica. Sempre sul fronte delle indagini chi indaga vuole chiarire perché all’interno del centro medico non ci fosse alcun tipo di documento di nessun paziente, neanche le attestazioni del consenso informato.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto