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Cronache

Ragazzo ucciso nel Napoletano, convalidato il fermo del 17enne

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Il tribunale dei minorenni di Napoli ha convalidato il provvedimento di fermo nei confronti del ragazzo di 17 anni accusato di avere ucciso con un colpo di pistola al petto il 19enne Santo Romano, lo scorso 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, nel Napoletano, e di avere ferito un suo amico. Agli inquirenti il giovane ha riferito di essere stato aggredito e di avere reagito per legittima difesa, circostanza che sarebbe stata confermata anche da alcuni testimoni.

Il gip del tribunale dei minorenni di Napoli Anita Polito ha disposto per il 17enne la custodia cautelare in un istituto di pena. Per il giudice, infatti, è sussistente il pericolo di fuga. Dopo gli spari, quella notte, il giovane insieme con un altro ragazzo, si è allontanato a bordo di una Smart di colore nero rintracciata poi dai carabinieri nel quartiere Barra, aperta con un mazzo di chiavi in possesso del padre del 17enne e sottoposta a controlli e a rilievi. Solo successivamente è stato rintracciato e bloccato dai militari dell’arma, dopo avere passato la notte nell’abitazione di un altro ragazzo del quartiere Barra di Napoli.

Secondo quanto ha riferito l’avvocato del 17enne Luca Raviele, in una intervista in Tv, ci sarebbero delle immagini che ritrarrebbero la vittima che, insieme con altri ragazzi, aggrediscono il ragazzo accusato di omicidio. Secondo quanto ha riferito ancora l’avvocato, il giovane assassino avrebbe anche visto nel gruppo che lo stava aggredendo, un ragazzo armato di coltello.

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Cronache

Si finge carabiniere e truffa anziana, arrestato 21enne

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Un 21enne originario di Napoli è stato arrestato in flagranza dai carabinieri di Manfredonia, nel Foggiano, per truffa aggravata ai danni di una 79enne residente a Mattinata. L’anziana era stata contattata telefonicamente da un uomo che, fingendosi un maresciallo dei carabinieri, le aveva riferito che suo figlio era stato trattenuto in caserma per non aver proceduto – per indisponibilità economica – a saldare alcune multe e che sarebbe stato possibile rimetterlo in libertà solo dietro pagamento della cifra corrispondente alle sanzioni. La donna, sempre su richiesta del finto maresciallo, aveva messo da parte soldi e gioielli da dare – in base alle indicazioni ricevute telefonicamente – a un emissario che si sarebbe recato da lei.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, presso l’abitazione si sarebbe presentato l’indagato, a cui la 79enne – che lo aveva invitato ad entrare in casa, credendolo un appartenente alle forze di polizia – avrebbe consegnato tremila euro in contanti e vari gioielli in oro. Il 21enne, accompagnato dall’anziana presso un secondo appartamento – dove si erano recati per prendere altro denaro – è poi fuggito alla vista del figlio della donna il quale ha segnalato l’accaduto ai militari. Alcuni dettagli forniti, tra cui il modello dell’auto utilizzata dal ragazzo per allontanarsi, hanno consentito ai carabinieri di intercettarlo poco dopo a Manfredonia. Nel corso di una perquisizione personale nei confronti del 21enne, i militari hanno rinvenuto tutto il denaro e l’oro di proprietà dell’anziana.

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Cronache

Arrestato giovane per atti persecutori e spari contro l’abitazione dell’ex fidanzata a Casoria

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I Carabinieri della Stazione di Casoria, supportati dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura per i Minorenni di Napoli il 24 ottobre scorso. Il provvedimento riguarda un giovane, all’epoca dei fatti minorenne e ora appena maggiorenne, accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata e di detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

Condotte vessatorie culminate in un colpo d’arma da fuoco

Per diversi mesi, il giovane ha messo in atto comportamenti vessatori nei confronti della ragazza, culminati il 21 ottobre con l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco indirizzato a una finestra dell’abitazione della vittima a Casoria. Dopo questo episodio, il ragazzo si è reso irreperibile.

Ricerche e arresto

Le incessanti ricerche condotte dai Carabinieri, attraverso servizi di osservazione e pedinamento nei luoghi abitualmente frequentati dal giovane, hanno portato al suo rintraccio nella serata di ieri a Casoria. Il ragazzo è stato riconosciuto e fermato mentre guidava un motorino senza patente.

Misure cautelari

L’arrestato è stato collocato presso il Centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i Minorenni, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

 

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Cronache

Aumento dei sequestri di armi e revoche di licenze a Napoli: l’azione del prefetto Michele di Bari

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Negli ultimi mesi, Napoli ha registrato un incremento significativo nei sequestri di armi e nelle revoche di licenze per il porto d’armi. Questa tendenza riflette l’impegno del prefetto Michele di Bari (nella foto in evidenza) nel rafforzare la sicurezza urbana attraverso misure mirate e interventi amministrativi.

Incremento dei sequestri di armi

Confrontando i dati tra gennaio e ottobre 2023 e lo stesso periodo del 2024, emerge un aumento delle violazioni legate alla detenzione abusiva di armi. Nel 2023 sono state riscontrate 27 violazioni, mentre nel 2024 il numero è salito a 40. Questo incremento indica un’intensificazione dei controlli e una maggiore individuazione di casi di possesso illegale di pistole, munizioni e coltelli.

Aumento delle violazioni per porto di armi o oggetti atti ad offendere

Anche le violazioni relative al porto di armi o oggetti atti ad offendere hanno subito un incremento. Nel 2023 sono state registrate 312 violazioni, salite a 353 nel 2024. Molti di questi casi riguardano il possesso di coltelli o tirapugni da parte di individui fermati durante controlli ordinari.

Revoca delle licenze per il porto d’armi

Sul fronte amministrativo, il prefetto di Bari ha adottato una linea più restrittiva riguardo alle licenze per il porto d’armi. I provvedimenti prefettizi di divieto sono aumentati del 30%: da 259 nel 2023 a 341 nel 2024. Le revoche sono state motivate da vari fattori, tra cui condotta morale inadeguata, consumo di alcol o droghe, comportamenti violenti e negligenza nel possesso di armi.

Strategia per la sicurezza urbana

L’approccio del prefetto Michele di Bari combina operazioni di polizia mirate, come blitz e sequestri nelle aree più critiche della città, con interventi amministrativi volti a ridurre la diffusione di armi. Questa strategia mira a bloccare i canali di approvvigionamento e a colpire le fonti di traffici illeciti, contribuendo a una maggiore sicurezza per i cittadini napoletani.

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