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Cronache

Corruzione, resta in carcere l’ex dg della Sogei Paolino Iorio

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Resta detenuto nel carcere romano di Regina Coeli, l’ex dg di Sogei, Paolino Iorio, arrestato il 15 ottobre scorso mentre intascava una tangente da 15 mila euro nell’ambito di una indagine della Procura di Roma in cui si procede per il reato di corruzione e che vede tra gli indagati anche il braccio destro di Elon Musk in Italia, Andrea Stroppa. Il tribunale per il Riesame ha respinto l’istanza presentata dai difensori ribadendo per il manager la detenzione in carcere. Iorio era stato raggiunto dalla misura dei domiciliari ma la Procura ha poi chiesto ed ottenuto l’aggravamento della misura dopo avere accertato la cancellazione dei video a circuito chiuso del sistema di sicurezza che Iorio aveva installato nel proprio appartamento.

Nell’udienza davanti al tribunale della Libertà i difensori del manager, gli avvocati Giorgio Perroni e Bruno Andò, avevano depositato una relazione dei loro consulenti e investigatori privati che dimostrerebbe che i video di casa non sono mai stati cancellati e che le mazzette di denaro, centomila euro complessive, fatte trovare dal manager su un armadio, successivamente alla perquisizione dei finanzieri, non potessero essere materialmente viste, senza un supporto fisico, ossia una scala o una sedia, dai militari. A Iorio viene contestato il reato di corruzione perché con “più azioni del medesimo disegno criminoso – è detto nel capo di imputazione – indebitamente riceveva in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro” da un imprenditore.

In particolare “a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei” per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, il manager “riceveva somme di denaro con frequenza di circa due volte al mese dal novembre del 2023”. Incontri “monitorati” anche attraverso intercettazioni. Nel registro degli indagati sono iscritte complessivamente 18 persone, 14 invece le società. Negli atti del procedimento si descrive il “sistema corruttivo” come “articolato” e con “diversi protagonisti e con ramificazioni sia all’interno del ministero della Difesa, sia in Sogei e sia, infine, al ministero dell’Interno”. Il nome di Stroppa compare in relazione all’appalto sul sistema satellitare Starlink creato dal tycoon statunitense: l’ex hacker è accusato di avere avuto notizie riservate sull’operazione da un militare di Marina che gli avrebbe consegnato anche un documento ministeriale che è stato trovato nel corso delle perquisizioni disposte dai pm di piazzale Clodio.

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Cronache

Imprenditore campano arrestato in Gallura per frode fiscale

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Avrebbe occultato beni mobili e somme di denaro per oltre 450mila euro e trasferito la sua attività commerciale da Cava De’ Tirreni a Santa Teresa di Gallura per sottrarre i suoi averi al recupero forzoso: un affermato imprenditore campano di 60 anni, è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta, frode fiscale e reati tributari. Firmato anche un decreto di sequestro preventivo dei beni finalizzato alla confisca. Le indagini che hanno portato all’applicazione della misura cautelare nei confronti dell’industriale, molto conosciuto nella provincia di Salerno, sono partite dalla Procura di Tempio Pausania e affidate alla tenenza della Guardia di Finanza di Palau e altri reparti. E’ stato così possibile ricostruire la vicenda fiscale dell’imprenditore attivo nel settore del commercio di abiti da cerimonia. A Santa Teresa di Gallura, attraverso il figlio, gestiva un bar ristorante, dichiarato poi fallito nel luglio del 2021.

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Cronache

Napoli, sede Pd vandalizzata nella notte. Indagini in corso

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Questa mattina i carabinieri sono intervenuti in via Domenico Cirillo 30, in seguito a una segnalazione ricevuta al numero di emergenza 112. L’intervento si è reso necessario dopo che ignoti, probabilmente agendo durante le ore notturne, hanno fatto irruzione nella sede del Partito Democratico della Quarta Municipalità Napoli San Lorenzo.

All’interno del locale, i malintenzionati hanno provocato disordine, mettendo a soqquadro gli spazi. Nonostante i danni causati, dalle prime verifiche effettuate non sembrerebbe che siano stati sottratti oggetti di valore o documenti importanti.

Sul posto sono intervenuti gli specialisti del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Le indagini sono attualmente in corso per risalire agli autori dell’atto vandalico e chiarire le motivazioni dietro l’accaduto.

Questo episodio si aggiunge a una serie di atti vandalici e intimidatori registrati negli ultimi tempi in diverse città italiane, sollevando interrogativi sulla necessità di maggiori misure di tutela per le sedi di partiti e associazioni sul territorio.

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Cronache

Consulta, illegittima residenza nella Regione per taxi-Ncc

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La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Umbria del 1994 che prevedeva il requisito “di essere residente in uno dei Comuni della Regione Umbria” come necessario al fine dell’iscrizione nel ruolo dei conducenti per il servizio di taxi e per quello di noleggio di veicoli con conducente (Ncc).

Lo rende noto la Corte Costituzionale. La disposizione, antecedente alla riforma del Titolo V della Costituzione, era stata censurata dal Tar Umbria in quanto ritenuta lesiva del principio di ragionevolezza nonché dell’assetto concorrenziale del mercato degli autoservizi pubblici non di linea, giacché d’ostacolo al libero ingresso di lavoratori o imprese nel “bacino lavorativo” regionale.

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