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Cronache

Procuratore minorenni Napoli, troppe armi e cultura violenza

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“Stiamo facendo già da anni un lavoro di prevenzione sulla scuola con i sevizi sociali, i cui frutti probabilmente sono di la’ da venire”. A dirlo è Maria De Luzenberger, la procuratrice capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli a margine del Comitato per l’ ordine e la sicurezza convocato dal prefetto di Napoli Michele di Bari in Municipio a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli). “C’e’ il tema dell’ eccessiva circolazione di armi da fuoco. Il tema di una cultura violenta che riguarda non solo i giovani napoletani ma un po’ tutti perché – ha spiegato la Procuratrice – episodi di violenza stanno avvenendo un po’ in tutta Italia”.

La De Luzenberger parla di “una generazione che è cresciuta violenta”. “Su internet i ragazzi hanno accesso a contenuti violenti, anche di sesso violento, senza controllo. In più in questi territori c’è una cultura di camorra. Vi è tutta una fascia grigia di ragazzi anche giovanissimi che non sono necessariamente implicati nella camorra, né sono figli di persone implicate con essa, ma respirano un clima di violenza, vivono in una cultura di sopraffazione che è l’ unica che poi da’ loro in qualche modo visibilità”.

A chi le chiede del 17enne fermato per l’ omicidio di Santo, Romano in precedenza recluso a Nisida, la De Luzenberger ha risposto: “il problema è l’accompagnamento una volta che si esce dal circuito penale. Un accompagnamento che al momento è carente”. “In questo momento – ha spiegato la Procuratrice – c’è un problema anche all’ interno dei penitenziari minorili che non consente a pieno attività di recupero. Questo è un discorso che ho affrontato anche per quanto riguarda il penitenziario di Nisida e di Airola. I problemi sono tanti. Non sono necessariamente legati all’ aumento delle carcerazioni. Le notizie di reato anzi sono piuttosto stabili: non vi è un aumento di reati ma vi è un aumento di gravità dei fatti che coinvolgono i minorenni”.

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Cronache

Arrestato giovane per atti persecutori e spari contro l’abitazione dell’ex fidanzata a Casoria

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I Carabinieri della Stazione di Casoria, supportati dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura per i Minorenni di Napoli il 24 ottobre scorso. Il provvedimento riguarda un giovane, all’epoca dei fatti minorenne e ora appena maggiorenne, accusato di atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata e di detenzione e porto illegale di arma da fuoco.

Condotte vessatorie culminate in un colpo d’arma da fuoco

Per diversi mesi, il giovane ha messo in atto comportamenti vessatori nei confronti della ragazza, culminati il 21 ottobre con l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco indirizzato a una finestra dell’abitazione della vittima a Casoria. Dopo questo episodio, il ragazzo si è reso irreperibile.

Ricerche e arresto

Le incessanti ricerche condotte dai Carabinieri, attraverso servizi di osservazione e pedinamento nei luoghi abitualmente frequentati dal giovane, hanno portato al suo rintraccio nella serata di ieri a Casoria. Il ragazzo è stato riconosciuto e fermato mentre guidava un motorino senza patente.

Misure cautelari

L’arrestato è stato collocato presso il Centro di Prima Accoglienza del Tribunale per i Minorenni, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.

 

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Cronache

Aumento dei sequestri di armi e revoche di licenze a Napoli: l’azione del prefetto Michele di Bari

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Negli ultimi mesi, Napoli ha registrato un incremento significativo nei sequestri di armi e nelle revoche di licenze per il porto d’armi. Questa tendenza riflette l’impegno del prefetto Michele di Bari (nella foto in evidenza) nel rafforzare la sicurezza urbana attraverso misure mirate e interventi amministrativi.

Incremento dei sequestri di armi

Confrontando i dati tra gennaio e ottobre 2023 e lo stesso periodo del 2024, emerge un aumento delle violazioni legate alla detenzione abusiva di armi. Nel 2023 sono state riscontrate 27 violazioni, mentre nel 2024 il numero è salito a 40. Questo incremento indica un’intensificazione dei controlli e una maggiore individuazione di casi di possesso illegale di pistole, munizioni e coltelli.

Aumento delle violazioni per porto di armi o oggetti atti ad offendere

Anche le violazioni relative al porto di armi o oggetti atti ad offendere hanno subito un incremento. Nel 2023 sono state registrate 312 violazioni, salite a 353 nel 2024. Molti di questi casi riguardano il possesso di coltelli o tirapugni da parte di individui fermati durante controlli ordinari.

Revoca delle licenze per il porto d’armi

Sul fronte amministrativo, il prefetto di Bari ha adottato una linea più restrittiva riguardo alle licenze per il porto d’armi. I provvedimenti prefettizi di divieto sono aumentati del 30%: da 259 nel 2023 a 341 nel 2024. Le revoche sono state motivate da vari fattori, tra cui condotta morale inadeguata, consumo di alcol o droghe, comportamenti violenti e negligenza nel possesso di armi.

Strategia per la sicurezza urbana

L’approccio del prefetto Michele di Bari combina operazioni di polizia mirate, come blitz e sequestri nelle aree più critiche della città, con interventi amministrativi volti a ridurre la diffusione di armi. Questa strategia mira a bloccare i canali di approvvigionamento e a colpire le fonti di traffici illeciti, contribuendo a una maggiore sicurezza per i cittadini napoletani.

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Napoli: dedicata panchina a bambino di quattro anni ucciso da domestico

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Questa mattina e’ stata dedicata una panchina, in Via Foria 109, alla memoria del piccolo Samuele Gargiulo, vittima a soli quattro anni del gesto violento del domestico di famiglia. Una targa lo ricordera’, in questo modo, a tutti i cittadini. “Un bimbo che perde la vita in un modo cosi’ tragico diventa immediatamente figlio della comunita’, dolore collettivo di tutta la citta’, che ha il dovere di proteggere in ogni modo i suoi bambini e di stringersi alla sofferenza della famiglia”, ha dichiarato l’assessore Trapanese. “In questi giorni difficili, dove vediamo coinvolti i minori della nostra citta’ in atti terribili, vittime e carnefici, e’ necessario anche ricordare un evento tragico, e fortificare la memoria di chi e’ stato vittima, per invitare la comunita’ tutta al senso di responsabilita’ e di cura di ciascuno e per non dimenticare”, ha concluso Trapanese. Sono intervenuti il consigliere Comunale Rosario Andreozzi e il consigliere della terza Municipalita’ che ha voluto dal primo momento che l’opera si realizzasse, Salvatore Marino.

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