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Cronache

Lei incinta, il padre spara contro la casa dell’ex fidanzato

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Per vendicare l’onorabilità della figlia rimasta incinta, il padre della giovane si è presentato a casa dell’ex fidanzato e ha sparato con una pistola sei colpi d’arma da fuoco, senza colpire nessuno. E’ la ricostruzione, secondo i carabinieri, di una sparatoria avvenuta lo scorso gennaio a Villabate, paese alle porte di Palermo a gennaio scorso. Le indagini dei militari dell’Arma della compagnia di Misilmeri, coordinate dalla procura di Palermo, hanno portato in carcere per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo di due palermitani: il padre e fratello della giovane, rispettivamente di 50 e 23 anni.

Nei loro confronti i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palermo. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il padre dell’ex fidanzata, accompagnato dal figlio, si è presentato in casa dell’ex fidanzato della figlia, un 20enne. Ha iniziato a urlare facendo affacciare al balcone il padre del giovane e invitandolo a scendere in strada per un chiarimento. L’uomo è rimasto in casa e così sono stati esplosi i colpi d’arma da fuoco. Quattro sono finiti in casa senza ferire nessuno.

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Cronache

Partorisce e annega la neonata, la Procura di Padova accusa la ragazza del night club

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E’ una ricostruzione che mette i brividi quella riguardante la morte della neonata trovata priva di vita ieri, poco dopo il parto, nel bagno di un alloggio sopra a un night club di Piove di Sacco (Padova). Gli elementi messi insieme dalla Procura di Padova, sulla base delle indagini dei carabinieri, contengono ‘immagini’ difficili da descrivere, tanto sono crude. La conclusione è che Melissa Russo, la madre 29enne accusata dell’infanticidio, avrebbe fatto tutto da sola, senza aiuti di terze persone, partorendo la bimba nel water della casa, e provocandone l’annegamento.

La donna, una italo-brasiliana giunta dalla Puglia, che lavorava da qualche mese nel locale notturno al piano terra dell’appartamento dove è stata trovata, si trova da ieri piantonata nell’ospedale di Padova, in stato di fermo per omicidio aggravato. Probabile che l’autopsia possa chiarire ulteriormente la dinamica della tragedia. Ma il quadro indiziario non lascia molto margine ai dubbi: “Sulla base degli elementi raccolti – scrive la Procura – appare ipotizzabile, a livello di gravità indiziaria, che la donna si sia resa responsabile del delitto di omicidio, in danno del proprio discendente”, perché “cagionava la morte della bambina da lei portata in grembo, partorendola direttamente all’interno del wc dell’appartamento”.

La neonata, viene precisato dagli inquirenti, “è stata trovata morta e appariva essere completamente formata”. Dopo di ciò, sempre secondo l’accusa, la madre avrebbe scaricato l’acqua del wc “in tal modo provocandone l’annegamento”. Le persone che lavoravano nel night, e chi aveva conosciuto in questi mesi Melissa, l’hanno descritta come una persona estremamente riservata, che non dava confidenza a nessuno.

Lei, nell’immediatezza dei fatti, avrebbe sostenuto con gli investigatori di non essersi resa conto d’essere incinta. Tuttavia, dalle testimonianze raccolte tra il personale del night, era apparsa già da tempo in evidente stato interessante. Per l’ufficio giudiziario di Padova, nei confronti della 29enne – in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del Gip – sussistono “gravi indizi di reità in ordine al delitto”, che potranno essere suffragati dalle attività autoptiche e medico-legali, per le quali verrà a breve conferito l’incarico di consulenza.

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Cronache

Ancora caldo anomalo, “fine ottobre è come fine agosto”

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Le temperature di fine ottobre come quelle di fine agosto per il terzo anno consecutivo; e caldo anomalo anche a novembre. A fare il paragone e a formulare le previsioni, “che confermano i cambiamenti climatici in atto”, è Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, riportandone i numeri. “Nei prossimi giorni – spiega – le massime si assesteranno su valori tipici di fine agosto/inizio settembre con 28 gradi nel palermitano, 26-27 a Catania e Siracusa, 25 ad Agrigento, Messina e Reggio Calabria, 24 a Bolzano, Napoli e Roma”. L’anno scorso, precisa l’esperto, “il 30 ottobre ha fatto registrare valori ancora più caldi: nel 2023: 32 gradi a Palermo, 30 a Olbia, 29 ad Alghero e Termoli, 28 a Latina e Trapani, 27 a Cagliari, Napoli, Salerno insieme a Roma”. Analoghe anomalie nel 2022: il 30 ottobre furono registrate massime di 27 gradi a Forlì e Roma, 26 a Bologna, Firenze, Napoli, Padova, Pisa e Verona.

“Insomma, ormai – osserva Tedici – superare i 25 gradi alla fine di ottobre sembra la normalità”. Tedici ricorda che le massime ‘normali’ per il periodo di Halloween sono intorno ai 17 gradi al Nord, 19 al Centro e 22 al Sud. Il meteorologo passa poi alle previsioni: “l’anticiclone di matrice subtropicale – spiega – rimarrà stazionario e pigro sull’Italia per almeno 7-10 giorni, portando prevalenza di sole in montagna e al Centro Sud; in Pianura Padana e nei fondovalle interni sono previste nebbie notturne in intensificazione e con inversioni termiche responsabili di un importante aumento dello smog nei prossimi giorni”.

Nel dettaglio: Mercoledì 30. Al Nord: possibili foschie o nebbie in pianura, poco nuvoloso altrove. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: ampio soleggiamento. Giovedì 31. Al Nord: possibili foschie o nebbie in pianura, cielo poco nuvoloso. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: ampio soleggiamento. Venerdì 1. Al Nord: possibili foschie o nebbie in pianura, cielo a tratti nuvoloso. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: ampio soleggiamento. Tendenza: tempo ancora stabile e caldo anomalo per molti giorni con la persistenza dell’anticiclone nordafricano sull’Italia.

(La foto in evidenza è una immagine di archivio di imagoeconomica scattata a Milano nel novembre del 2023 dal fotogrago  Clemente Marmorino)

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Caso Montante, in Cassazione cade associazione delinquere

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Cade l’accusa di associazione a delinquere, con la formula perché il fatto non sussiste, per l’ex presidente di Confindustria Sicilia (nella foto imagoeconomica in evidenza), Antonello Montante (condannato a 8 anni in appello) e altri due imputati nell’inchiesta su presunte attività di dossieraggio. Lo hanno deciso i giudici di Cassazione che hanno fatto cadere le accuse anche per i reati di rivelazione del segreto di ufficio e di accesso abusivo a sistema informatico, “in questo ultimo caso limitatamente alle condotte poste in essere fino al giugno 2014” per intervenuta prescrizione. I giudici hanno disposto, quindi, un appello bis per il ricalco della pena per i reati di accesso abusivo compiuti dopo il 2014 e di corruzione, fattispecie per le quali è stata dichiarata “irrevocabile la responsabilità penale”.

“Siamo soddisfatti che la Corte di Cassazione abbia posto la parola fine all’ipotetico sistema Montante che non è mai esistito”. L’avvocato Giuseppe Panepinto, legale dell’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante, commenta così la decisione della Cassazione nei confronti del suo assistito. “E’ caduta anche l’ipotesi di corruzione nei confronti del generale Ardizzone – dice Panepinto – mentre per le altre ipotesi di corruzione leggeremo quali sono i motivi che hanno indotto la Corte a confermare i capi di accusa e valuteremo i percorsi giudiziari da proseguire sebbene la Corte abbia annullato le pene inflitte per tali capi di imputazione ritenendole inadeguate. Tant’è che ha annullato con rinvio per la rideterminazione della pena”.

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