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Champions: l’Inter soffre, poi al 93′ decide Thuram

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L’Inter soffre e fatica, ma all’ultimo respiro strappa tre punti pesanti sul campo dello Young Boys per continuare la rincorsa ai primi otto posti della classifica unica della Champions League che regalano la qualificazione diretta agli ottavi. Serve un colpo di tibia di Thuram quando mancano meno di 2′ alla fine del recupero per regalare la vittoria agli uomini di Simone Inzaghi, che in Svizzera soffrono più del dovuto nel primo tempo, sbagliano un rigore (errore dal dischetto di un Arnautovic poi quasi in lacrime in panchina) a inizio ripresa e sprecano diverse occasioni, prima di trovare all’ultimo il gol da tre punti. I sette cambi rispetto alla sfida contro la Roma incidono, così come la testa alla sfida di domenica con la Juventus oltre alle difficoltà di adattamento al terreno di gioco in erba sintetica (“credo che prima o poi la UEFA dovrà intervenire, può creare problemi”, le parole del presidente Marotta a Sky nel pre-partita).

Così è lo Young Boys a farsi preferire nella prima parte, creando anche qualche pericolo in area interista, come quando Pavard salva tutto su un colpo di testa di Virginius. Gli svizzeri sono particolarmente aggressivi anche perché spinti dalla grande carica da parte del pubblico, chiudendo spazi e senza concedere nulla all’Inter. Anche perché la manovra nerazzurra è lenta e con troppi errori. Non solo, perché appena gli uomini di Inzaghi alzano il baricentro rischiano in contropiede, con Lakomy che di testa chiama in causa Sommer che in tuffo salva. L’Inter però riesce ad accendersi quasi dal nulla creando la maggiore occasione del primo tempo: un tacco di Taremi manda in porta Bisseck che però trova la risposta di Von Ballmoos con il piede. Nella ripresa i nerazzurri partono con ben altro piglio e creano subito l’opportunità per sbloccare il risultato, quando Hadjam stende Dumfries in area (con l’arbitro inglese Oliver che risparmia al terzino degli svizzeri, già ammonito, il secondo giallo).

Dal dischetto si presenta Arnautovic che, però, si fa ipnotizzare da Von Ballmoos, che salva tutto anche sulla ribattuta ravvicinata di Dumfries. La situazione si complica per l’Inter anche perché Inzaghi perde Carlos Augusto (risentimento ai flessori della coscia sinistra), il terzo infortunio muscolare nel giro di due partite per i nerazzurri. Passato lo spavento, lo Young Boys si rianima e sfiora il vantaggio con un destro di Monteiro dal limite che sbatte sul palo a Sommer battuto. Risponde il neoentrato Dimarco, che in area calcia di controbalzo senza però centrare lo specchio della porta. Inzaghi si gioca le carte Zielinski e Lautaro Martinez, ma la palla giusta sembra arrivare a Taremi che su assist di Dumfries calcia alto. Ci prova pure Zielinski, anche lui però impreciso in area, mentre un destro dalla distanza di Lautaro non sorprende Von Ballmoos. La migliore occasione però capita ancora a Zielinski, che da piena area calcia alto al 90′. Quando tutto sembra indirizzato verso lo 0-0, Lautaro con un tacco smarca Dimarco, il cui cross dalla sinistra viene deviato in porta da Thuram con la tibia per il gol da tre punti che all’ultimo respiro decide la sfida e permette all’Inter di continuare a correre.

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Cronache

Totti e il presunto flirt con Marialuisa Jacobelli: la notizia che scuote la tranquillità dell’ex capitano

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Una tranquilla giornata di famiglia allo stadio Trastevere si è trasformata in un pomeriggio di tensione per Francesco Totti. Il figlio Cristian, giocatore dell’Olbia, era impegnato in una partita contro una storica squadra della capitale. Sugli spalti c’erano l’ex moglie Ilary Blasi, in piedi sotto la pioggia per un’ora e mezza, con la figlia Chanel e i genitori. Anche la figlia più piccola, Isabel, era presente, creando l’illusione di un momento di normalità. Tuttavia, il gossip pubblicato dal settimanale “Gente” ha rovinato la serenità di quel pomeriggio.

Il presunto flirt e le reazioni

La notizia di un presunto flirt tra Totti e la modella e giornalista Marialuisa Jacobelli è diventata virale durante il secondo tempo della partita. I social media si sono immediatamente scatenati: il cognome Jacobelli è diventato uno dei termini più cercati su Google, l’hashtag #Totti ha dominato su Twitter, mentre su TikTok diversi influencer hanno approfondito l’argomento.

Marialuisa Jacobelli. La modella e giornalista nuova fiamma di Totti

L’espressione di Totti in tribuna è cambiata non appena la notizia ha iniziato a diffondersi, consapevole che avrebbe rovinato quel momento di tranquillità che cercava di ricostruire da mesi. Non solo, il settimanale ha annunciato la pubblicazione di una sequenza fotografica dell’incontro tra Totti e la Jacobelli all’hotel romano Palazzo Naiadi e una dichiarazione della giornalista che conferma l’accaduto: «Due più due fa sempre quattro, se ci sono le foto, è evidente. Se confermo questa liaison? Sì».

Le ripercussioni sulla vita di Totti

La notizia arriva in un momento delicato per Totti, che da poco aveva ristabilito una parvenza di serenità dopo il turbolento divorzio con Ilary Blasi. Tuttavia, questo nuovo gossip lo ha riportato bruscamente indietro, destabilizzando il suo equilibrio personale. Totti ha lasciato lo stadio subito dopo la partita, scortato da cinque uomini delle forze dell’ordine, visibilmente scosso.

Ilary Blasi, al contrario, ha lasciato il campo poco dopo, visibilmente più rilassata. Intanto, Marialuisa Jacobelli non sembra essere stata toccata dal clamore, continuando a postare storie su Instagram ai suoi 4,2 milioni di follower, chiedendo chi sarà il prossimo Pallone d’oro.

Chi è Marialuisa Jacobelli

Marialuisa Jacobelli, 32 anni, è un volto noto di Sport Mediaset e ha lavorato per Dazn. La sua carriera televisiva è iniziata nel 2017, ma ha raggiunto la massima popolarità nel 2020 partecipando come tentatrice al programma Temptation Island. La Jacobelli è stata anche al centro di un gossip che la collegava sentimentalmente al calciatore Kylian Mbappé, voce che lei ha negato.

Nonostante la sua carriera in ascesa, ha vissuto un momento difficile a causa di un ex fidanzato monegasco che, dopo la fine della relazione, l’ha perseguitata con insulti, minacce e violenza. Lo stalker è stato arrestato e condannato a due anni e quattro mesi di carcere. Questa drammatica esperienza ha spinto la Jacobelli a scrivere un libro intitolato “Ora sono io. Storia pericolosa di un incontro sbagliato“, in cui racconta la sua vicenda.

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Calcio: 100 Daspo per tifosi del Milan con spranghe a Firenze

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Sono in arrivo 100 Daspo firmati dal questore di Firenze Maurizio Auriemma per altrettanti tifosi del Milan che arrivarono allo stadio Artemio Franchi con coltelli e spranghe. La Digos fiorentina trovò a bordo di loro pullman un vero arsenale di oggetti atti ad offendere il 6 ottobre scorso. La questura di Firenze rende noto che Auriemma sta ultimando, in questi giorni, l’emissione dei Daspo: 77 sono già firmati e sono in corso di notifica, prevedono il divieto di accesso negli stadi per una durata che va da 1 a 5 anni; altri 23 provvedimenti, con prescrizioni, per altrettanti tifosi rossoneri, sono in elaborazione e per questi ultimi casi la durata partirà da un minimo di 5 anni.

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Champions: Atalanta non passa,0-0 che fa male col Celtic

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Una traversa di Pasalic, il più pericoloso dei suoi, e sette parate di Kasper Schmeichel, 23 tiri a 4: il cammino dell’Atalanta nella fase campionato di Champions League si complica con il secondo 0-0 su tre partite dopo quello con l’Arsenal, dopo un dominio pressoché assoluto. Un Celtic barricadero tiene botta e, pur imperfetto in contropiede, riesce a strappare un punto che tiene i bergamaschi lontani dalla qualificazione diretta agli ottavi con Stoccarda, le due potenze spagnole e lo Sturm Graz ancora da affrontare.

La prima triangolazione con Retegui, che gliela ridà di tacco, vale il primo tiro in porta di Lookman, che disturbato da Trusty tira centralmente di piatto perdendo l’equilibrio alle soglie del quarto d’ora, mentre pressing alto e compattezza degli scozzesi impediscono lo sviluppo di azioni in velocità. Di là, Kuhn e Hatate possono concedersi qualche sortita conclusa da un recupero di Ederson sul primo e dal tiro-cross a spiovente dal centrodestra del secondo.

A opporsi al vantaggio dei padroni di casa, invece, è la traversa colta da Pasalic di testa sul cross di Zappacosta al 18′. Spazi e partita si aprono ulteriormente col botta e risposta sei minuti più tardi, quando Carnesecchi è impegnato in tuffo da Engels dalla distanza, appoggiato dal terzino sinistro Valle, e Schmeichel chiude le gambe davanti ancora a Pasalic a rimorchio di Zappacosta.

Quest’ultimo alza il sinistro imbeccato da Retegui al 26′, quarta occasione in piena area su quattro, per poi agevolare il secondo stacco della partita al croato, che sbuca nuovamente in gioco aereo colpendo male con la tempia a otto minuti dall’intervallo. Gasperini per scardinare la difesa ospite si affida quasi sempre ai palloni dalla sinistra di Zappacosta a rientrare, tanto che al 40′ viene pescato anche il taglio di Djimsiti per impegnare in presa alta il portiere danese figlio d’arte. Se il primo tempo si chiude sulla quinta parata di Schmeichel, che dice di no allo stacco di Retegui, trovato da Lookman dalla bandierina sinistra, la ripresa inizia con l’ennesimo inserimento di Pasalic che manda fuori da solo sul pallone dal lato corto del nazionale nigeriano.

Ma al 5′ si riaffaccia anche il Celtic col sinistro di Valle alzato in corner dal portiere atalantino. I bergamaschi ci provano pure sugli errori altrui nella costruzione dal basso e De Roon, rubata palla a McGregor in una sfida tra capitani al 13′, trova sulla sua strada l’insuperabile portiere degli scozzesi. Gasperini rivoluziona l’attacco senza rinunciare al 3-4-1-2, con Samardzic e De Ketelaere al posto di Bellanova e Retegui. Il belga sterza concludendo debolmente di destro sul passaggio di Djimsiti al 22′, due minuti e Cuadrado rimpiazza Lookman.

Il nuovo entrato Furuhashi, per gli ospiti, è in fuorigioco a rimorchio di Maeda, mentre Zappacosta mira l’angolino sul primo palo dal limite senza inquadrare lo specchio. A tre minuti dalla mezzora i nerazzurri le hanno tentate quasi tutte, salvo inserire Zaniolo per un tridente effettivo seppur atipico con De Ketelaere e Samardzic rischiando poco prima, al 32′, sul destro alto al volo molto da vicino di Furuhashi sul lancio di Valle. Linee di passaggio ben chiuse dalla squadra di Rodgers, fino al 3′ di recupero quando le speranze di vincerla si infrangono sull’incornata alta di Hien accompagnata da Ruggeri.

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