Collegati con noi

Cronache

Doppia aggressione all’Ospedale Pellegrini di Napoli: il 45° caso del 2024 per l’ASL Napoli 1

Pubblicato

del

Oggi, all’Ospedale Pellegrini di Napoli, si sono verificati due gravi episodi di violenza contro il personale sanitario, come denunciato dall’associazione Nessuno tocchi Ippocrate. Questi eventi rappresentano il 45° caso di aggressione nel 2024 per l’ASL Napoli 1, portando il totale a 63 aggressioni da inizio anno tra ASL Napoli 1 e Napoli 2.

Prima aggressione: dottoressa colpita da un separé

Il primo episodio ha coinvolto una donna che si è recata al pronto soccorso lamentando un forte mal di pancia. Pretendeva di essere visitata immediatamente, ma quando il personale le ha chiesto di attendere, il marito, dichiaratosi invalido, ha lanciato un separé contro una dottoressa. L’impatto ha causato lesioni alla dottoressa, che ha ricevuto una prognosi di sette giorni ed è stata costretta a lasciare il posto di lavoro, riducendo il personale medico disponibile in reparto.

Seconda aggressione: infermiere aggredito da un paziente

Poco dopo, un paziente trasportato da un’ambulanza del 118 ha insistito per farsi misurare subito la pressione. Non ricevendo una risposta immediata, si è alzato dalla barella e ha colpito un infermiere con uno schiaffo, per poi fuggire dalla struttura.

Intervento della polizia e richiesta di sicurezza

In entrambe le aggressioni è stato necessario l’intervento della polizia per riportare l’ordine. Gli episodi evidenziano la crescente tensione nei pronto soccorso napoletani, dove il personale sanitario lavora spesso in condizioni difficili e con carenze di personale.

L’associazione Nessuno tocchi Ippocrate ha sottolineato ancora una volta l’urgenza di implementare misure di sicurezza più severe per proteggere chi lavora nelle strutture ospedaliere.

Conclusione

La continua escalation di aggressioni ai danni del personale medico e infermieristico a Napoli richiede un intervento immediato. È essenziale migliorare le condizioni di sicurezza nei pronto soccorso e sensibilizzare la popolazione al rispetto per chi è impegnato nella cura dei pazienti.

Advertisement

Cronache

Violenza sessuale di gruppo, 21enne condannato a dieci anni

Pubblicato

del

Un 21enne è stato condannato a dieci anni di carcere oggi a Modena, a conclusione del processo di primo grado, per una violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane minorenne all’epoca dei fatti, nel 2022. Secondo quanto emerso in aula e come già ricostruito dalla stessa vittima confidandosi con la migliore amica, la violenza si sarebbe consumata all’interno di una abitazione nella quale era stata invitata da due giovani suoi conoscenti, un minorenne (che sarà giudicato in un altro procedimento) ed un maggiorenne (condannato appunto stamattina). Nel corso di quell’incontro, organizzato per marinare la scuola, la vittima sarebbe stata immobilizzata dal minorenne e violentata dal giovane condannato a dieci anni in primo grado. La pubblica accusa aveva chiesto per quest’ultimo una condanna ad otto anni di carcere. Oltre alla pena di dieci anni, stamattina in tribunale a Modena è stata anche stabilita una provvisionale immediatamente esecutiva di 20mila euro a favore della giovane, rappresentata in aula dall’avvocato Francesco Cavazzuti.

Continua a leggere

Cronache

A Napoli per il Giubileo stimati 27 milioni di visitatori

Pubblicato

del

L’assessorato al Turismo del Comune di Napoli stima che per il Giubileo arriveranno in città circa 27 milioni di visitatori. Il dato è stato reso noto dall’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, nel corso dell’illustrazione del Dup al Consiglio comunale. “Napoli è considerata, per le caratteristiche storiche e per i siti di fede presenti nel proprio territorio e in quello più ampio della Regione, una delle città, dopo Roma, più interessate a questo grande evento religioso, i cui effetti hanno un risvolto turistico di grande rilevanza – ha detto Baretta – e se nel 2023 le presenze turistiche a Napoli sono state stimate in circa 23 milioni, l’assessorato al Turismo prevede che nel 2025 saranno almeno 4 milioni in più. Si tratta – ha aggiunto – di un evento straordinario i cui effetti comportano un naturale trascinamento di presenze che si proietterà anche per una parte del 2026”.

Un flusso turistico da cui – ha evidenziato Baretta – “la città può uscire arricchita di esperienza e di valore, ma anche stressata: gli sforzi fatti dall’amministrazione in questi due anni di esplosione turistica sono stati rilevanti e realizzati con successo, ma il Giubileo si presenta come un ulteriore salto di qualità”. L’assessore ha POI riferito che il Comune sta per mettere a punto “un piano straordinario” per l’accoglienza e per la gestione dei servizi con particolare riferimento ai trasporti e all’igiene urbana. Baretta ha infine ricordato che “la scorsa legge di bilancio ha previsto la facoltà di adeguare fino a 2 euro la tassa di soggiorno: è del tutto evidente che tale eventuale scelta, da adottare in tutto o in parte, va condivisa con gli operatori del settore”.

Continua a leggere

Cronache

Sequestrati ristorante e sushi-bar del boss nel Napoletano

Pubblicato

del

Hanno un valore commerciale pari a 600mila euro i due ristoranti riconducibili a Francesco Ferrara, elemento di spicco del clan Ferrara-Cacciapuoti, arrestato lo scorso anno e attualmente detenuto a Vicenza, sequestrati a Villaricca, in provincia di Napoli, dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli. I finanzieri hanno notificato un decreto emesso dal gip di Napoli su richiesta della Dda (pm Maria Sepe e Simona Rossi) nell’ambito di indagini che hanno già consentito di contestare a Ferrara, già rinviato a giudizio, il reato di associazione mafiosa.

I ristoranti i questione si chiamano “Pacos novantapuntoventi” (che ha una media di 400 coperti a sera nel weekend e circa 120 nei restanti giorni della settimana) e il ristorante di cucina giapponese “1Q84”. Ad eseguire gli accertamenti patrimoniali sono stati gli investigatori del Gico secondo i quali le società che gestiscono ristorante, sushi-bar e pizzeria, intestate a prestanome, sarebbero state acquistate con i proventi delle attività illecite del clan.

Le quote, i complessi aziendali e i patrimoni sociali delle imprese sono stati sequestrati e affidati ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale. Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla procura antimafia partenopea il clan Ferrara-Cacciapuoti è un gruppo malavitoso “bicefalo”: la famiglia Ferrara è ritenuta la frangia “a vocazione spiccatamente imprenditoriale, in particolare nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto