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La Juve batte di misura la Lazio rimasta in dieci, polemiche sul Var

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Solo un autogol nel finale permette alla Juventus di superare 1-0 la Lazio e di agganciare momentaneamente il Napoli (che gioca oggi a Empoli) in testa alla classifica di Serie A, almeno per una notte. La squadra di Thiago Motta ha sfruttato al meglio la superiorità numerica dopo l’espulsione di Romagnoli al 23’ minuto, ma ha faticato a concretizzare le occasioni create fino alla sfortunata deviazione di Gila all’85’, che ha consegnato i tre punti ai bianconeri.

La partita ha vissuto un primo tempo privo di grandi emozioni, animato solo dall’espulsione di Romagnoli per un fallo su Kalulu lanciato a rete. Da quel momento, la Juventus ha cercato di prendere il controllo del gioco, ma senza mai rendersi particolarmente pericolosa. Solo nel finale di tempo Gatti ha avuto una buona occasione per portare avanti la sua squadra, ma ha mancato il bersaglio.

Nella ripresa, la Juventus ha aumentato il ritmo, con una traversa di Vlahovic e qualche occasione sprecata da Douglas Luiz. La svolta è arrivata nel finale, quando Gila, nel tentativo di respingere un cross di Cabal, ha deviato il pallone nella propria porta, regalando la vittoria alla Juventus.

La Lazio, nonostante la sconfitta, ha tenuto bene il campo nonostante l’inferiorità numerica per oltre due terzi della partita, ma non è riuscita a reagire dopo il gol subito. Il tecnico Marco Baroni ha dovuto fare i conti anche con l’infortunio di Nuno Tavares, sostituito da Luca Pellegrini nel secondo tempo.

A fine partita, le polemiche non sono mancate. Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha espresso dure critiche verso l’uso del VAR, lamentando un presunto pugno di Douglas Luiz ai danni di Patric non rilevato dal sistema di assistenza video: “C’è disparità nell’utilizzo, quest’anno il Var sta facendo danni enormi e noi siamo stanchi”, ha detto.

Con questo successo, la Juventus si prepara al big match della prossima settimana contro l’Inter, mentre la Lazio dovrà riflettere sugli episodi controversi e su come migliorare per i prossimi impegni.

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Il Napoli di Conte è forte e cinico, vittoria anche a Empoli e primato solitario in Serie A

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Vittoria sofferta per il Napoli di Antonio Conte, che grazie al rigore di Kvaratskhelia batte per 1-0 un Empoli corsaro e propositivo per larghi tratti di partita. Torna dunque a guardare tutti dall’alto l’undici partenopeo che, dopo la vittoria – sempre per 1-0 – della Juventus sulla Lazio e il momentaneo aggancio in classifica da parte dei bianconeri, riconquista la vetta solitaria a 19 punti. Buon avvio dell’Empoli, che spaventa il Napoli con una doppia occasione: la prima, sulla volee di Esposito, la seconda, con la conclusione mancina di Pezzella sul cross dalla destra di Gyasi, entrambe disinnescate in tuffo da Caprile. Col passare dei minuti non cresce a dovere la pressione degli azzurri, con l’Empoli che con qualità e ritmo continua ad impensierire gli avversari con gamba ed iniziative pericolose.

Ridotta ai minimi termini la presenza offensiva degli uomini di Conte, che arriva all’intervallo con qualche problema di troppo in mezzo al campo, viste le efficaci contromisure adottate da D’Aversa per bloccare Gilmour e specialmente Anguissa in fase di costruzione. Ad inizio ripresa, però, i partenopei appaiono gli stessi del primo tempo, con Conte che al 59′ inserisce Simeone per Lukaku – oltre ad Olivera per Spinazzola -, e sull’azione seguente un’iniziativa di Di Lorenzo proprio alla ricerca dell’argentino genera il calcio di rigore per il Napoli: dal dischetto va Kvaratskhelia che è lucidissimo nello spiazzare Vasquez e portare avanti i suoi. Inerzia della gara quasi del tutto ribaltata e impatto del gol rilevante sull’atteggiamento dei giocatori del Napoli, che entrano in gestione di un Empoli non più così brillante. D’Aversa proverà dunque a smuovere il suo schieramento con diversi cambi offensivi, ma senza trovare la via della rete e arrendendosi così al primo stop casalingo del suo campionato.

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La Juve liquida Pogba con poche parole di Giuntoli: la nostra rosa è già completa

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“La posizione è molto chiara: Paul è stato un grande calciatore ma è fermo tanto tempo, abbiamo investito su altri giocatori e la rosa è al completo”: il direttore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, spiega ai microfoni di Sky la situazione legata a Pogba. La squalifica per doping del francese è stata ridotta e il francese potrà tornare a giocare da marzo 2025, ma con ogni probabilità non sarà in bianconero.

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Nadal: senza Djokovic non sarei diventato il giocatore che sono

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Una racchetta d’oro grande come quelle da gioco in regalo (oltre al ricco gettone di partecipazione) e la standing ovation del pubblico di Riad per Rafael Nadal oggi sconfitto da Novak Djokovic nella finale per il terzo posto del ricchissimo torneo esibizione Six Kings Slam in quella che, a un mese dall’addio definitivo al tennis, è stata l’ultima partita contro il rivale di tante sfide in 20 anni di carriera. “Voglio dire qualche parola a Novak, ringraziarlo per quello che hai detto oggi, per tutti i momenti che abbiamo condiviso. Mi hai aiutato ad andare oltre i miei limiti per oltre 15 anni – le parole di Nadal rivolte al serbo – Senza di te non sarei diventato il giocatore che sono. Cosa mi mancherà di più a fine carriera? Probabilmente tutto. E’ stato un sogno aver avuto la possibilità di giocare nei più grandi stadi del mondo, ho ricevuto un tifo incredibile ovunque. E’ stato un enorme privilegio essere un tennista ed essere circondato da grandi persone”.

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