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Sinner liquida Alcaraz, vince il Six Kings Slam e incassa 6 mln

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Jannik Sinner ha conquistato un’altra vittoria importante, aggiudicandosi il torneo esibizione Six Kings Slam a Riad, in Arabia Saudita, battendo in finale Carlos Alcaraz. Con questo trionfo, l’altoatesino ha intascato un premio di sei milioni di dollari, confermandosi stella del tennis mondiale. La partita, combattuta in tre set (6-7, 6-3, 6-3), ha visto Sinner mantenere la calma dopo aver perso il primo set al tiebreak, riuscendo a prendere il controllo del match grazie al suo gioco aggressivo.

Durante la premiazione, Sinner ha ringraziato il pubblico e il suo avversario, sottolineando la forte amicizia che lo lega ad Alcaraz e il piacere di poter condividere con lui questa rivalità che esalta entrambi. “È stato bellissimo giocare qui, tornerò l’anno prossimo”, ha dichiarato, esprimendo apprezzamento per l’accoglienza e l’atmosfera del torneo.

La vittoria di Sinner in Arabia Saudita non solo segna un passo importante nella sua carriera, ma rafforza anche la sua posizione come uno dei protagonisti del circuito mondiale di tennis.

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La Juve batte di misura la Lazio rimasta in dieci, polemiche sul Var

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Solo un autogol nel finale permette alla Juventus di superare 1-0 la Lazio e di agganciare momentaneamente il Napoli (che gioca oggi a Empoli) in testa alla classifica di Serie A, almeno per una notte. La squadra di Thiago Motta ha sfruttato al meglio la superiorità numerica dopo l’espulsione di Romagnoli al 23’ minuto, ma ha faticato a concretizzare le occasioni create fino alla sfortunata deviazione di Gila all’85’, che ha consegnato i tre punti ai bianconeri.

La partita ha vissuto un primo tempo privo di grandi emozioni, animato solo dall’espulsione di Romagnoli per un fallo su Kalulu lanciato a rete. Da quel momento, la Juventus ha cercato di prendere il controllo del gioco, ma senza mai rendersi particolarmente pericolosa. Solo nel finale di tempo Gatti ha avuto una buona occasione per portare avanti la sua squadra, ma ha mancato il bersaglio.

Nella ripresa, la Juventus ha aumentato il ritmo, con una traversa di Vlahovic e qualche occasione sprecata da Douglas Luiz. La svolta è arrivata nel finale, quando Gila, nel tentativo di respingere un cross di Cabal, ha deviato il pallone nella propria porta, regalando la vittoria alla Juventus.

La Lazio, nonostante la sconfitta, ha tenuto bene il campo nonostante l’inferiorità numerica per oltre due terzi della partita, ma non è riuscita a reagire dopo il gol subito. Il tecnico Marco Baroni ha dovuto fare i conti anche con l’infortunio di Nuno Tavares, sostituito da Luca Pellegrini nel secondo tempo.

A fine partita, le polemiche non sono mancate. Il direttore sportivo della Lazio, Angelo Fabiani, ha espresso dure critiche verso l’uso del VAR, lamentando un presunto pugno di Douglas Luiz ai danni di Patric non rilevato dal sistema di assistenza video: “C’è disparità nell’utilizzo, quest’anno il Var sta facendo danni enormi e noi siamo stanchi”, ha detto.

Con questo successo, la Juventus si prepara al big match della prossima settimana contro l’Inter, mentre la Lazio dovrà riflettere sugli episodi controversi e su come migliorare per i prossimi impegni.

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Team New Zealand fa tripletta, America’s Cup ancora sua

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Dopo il 2017 alle Bermuda e il 2021 ad Auckland, Team New Zealand ha nuovamente conquistato l’America’s Cup – il trofeo sportivo più antico del mondo – questa volta nelle acque antistanti Barcellona, completando una storica tripletta (un record per il team guidato da Grant Dalton), a spese di Ineos Britannia, battuto per 7 regate a 2. Partiti con un leggerissimo vantaggio sul flying yacht della sfida britannica, i Kiwi hanno regatato in modo perfetto sotto il sole spagnolo, chiudendo con 37 secondi di vantaggio per rivendicare il punto che mancava.

“È una sensazione incredibile. Sono molto orgoglioso del modo in cui il team ha regatato oggi”, ha esultato il timoniere Peter Burling, che a 33 anni vanta tre America’s Cup e una medaglia d’oro olimpica nel suo crescente palmarès. Nel 2017 è diventato il più giovane timoniere della storia a vincere il Silver Ewer, un trofeo creato nel 1851. Sette anni dopo, ha aiutato la Nuova Zelanda a diventare il primo Paese a vincere la Coppa per tre volte dopo gli Stati Uniti.

“È stata un’impresa incredibile. Sono super contento per come abbiamo regatato in questi giorni, rimanendo sempre sereni – ha aggiunto Burling – È arrivato anche un giorno di sole per festeggiare la nostra vittoria. È stato pazzesco. È stata una sensazione incredibile, vedendo così tante persone ad accoglierci. È come essere a casa. Tanti i tifosi in Nuova Zelanda di notte per festeggiare questo trionfo. Questa giornata è per loro e per chi era a bordo, anche se la festa continuerà a lungo”.

“Complimenti a loro. Potrebbero essere la migliore squadra di sempre”, si è congratulato il timoniere di Ineos Britannia, Ben Ainslie, quattro volte medaglia d’oro alle Olimpiadi. Nel corso di questa intensa settimana di regate, gli uomini di Ainslie sono stati inizialmente messi in difficoltà dai veloci AC75 neozelandesi, perdendo le prime quattro prove a causa di partenze poco felici. I britannici, che non partecipavano a una finale dal 1964, si erano ripresi mercoledì, rimontando fino al 4-2, ma si sono lasciati sfuggire le tre regate successive, non riuscendo a trovare una soluzione efficace alla vela dei Kiwi. “Non è la fine per noi. Ci stiamo avvicinando ogni volta di più. Continueremo ad andare avanti e cercheremo di portarla a casa la prossima volta”, ha promesso Ainslie.

La Vecchia Brocca resta ad Auckland. Su dove si disputerà la prossima America’s Cup Dalton non si è sbilanciato. L’Arabia Saudita preme per portarla a Gedda, forte di un’offerta economica importante, ma resta in piedi Barcellona o anche un ritorno a Valencia.

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De Laurentiis Conte leader, felici dia mano a Napoli

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“Conte è un leader del calcio, lo abbiamo preso e siamo contentissimi che lui possa dare una mano al Napoli. Mi piace molto la capacità camaleontica che l’allenatore sa dare alla squadra a seconda di chi si trova davanti o dello svolgimento della partita. Questo dimostra che Conte è un grande allenatore”. Cosi Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, a margine dell’evento “Eroici”, l’anteprima del docufilm che racconta i 100 anni del Corriere dello Sport, parla dell’avvio della squadra partenopea e dell’apporto di Antonio Conte. Il numero uno del club azzurro, poi, tornando sula stagione scorsa, sottolinea come “abbiamo avuto il merito per 14 anni di essere l’unica squadra italiana sempre in Europa, non è che tutte le ciambelle nascono con il buco. Ci può essere un momento di pausa, un incidente di percorso, nessuno ha la bacchetta magica”, conclude.

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