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Sinwar chiese a Iran 500 mln di dollari per distruggere Israele

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Secondo i documenti del 2021, pubblicati dal Washington Post, il leader di Hamas Yahya Sinwar aveva fatto appello a diversi alti funzionari iraniani – tra cui il leader supremo iraniano Ali Khamenei – per una ulteriore assistenza finanziaria e militare chiedendo all’Iran di trasferire loro 500 milioni di dollari insieme alla formazione di altri 12mila militanti di Hamas. L’appello era stato inviato, tra l’altro, anche a Ismail Qaani , comandante della forza Quds delle Guardie rivoluzionarie, ora sospettato di tradimento.

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L’attore Dennis Quaid al comizio di Trump in California

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L’attore Dennis Quaid ha partecipato al comizio di Donald Trump a Coachella, in California. il tycoon lo ha ringraziato dal palco per il suo ruolo nel recente film ‘Reagan’ nel quale interpreta l’ex presidente. “Ti piaceva Reagan?”, ha detto Trump rivolgendosi direttamente all’attore. “Doveva piacerti per forza per averlo interpretato così”, ha aggiunto. In un’intervista alla Cnn un mese fa, Quaid, che ha annunciato il suo sostegno al tycoon a maggio, ha detto che “i principi di Reagan e quelli di Trump sono molto simili”, sostenendo che il tycoon “lotta per gli americani”.

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Iran, colpiti da cyberattacco anche agli impianti nucleari

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L’Iran denuncia di aver subito un massicco cyberattacco. “La quantità di attacchi informatici pesanti, che si sono verificati sui tre rami del governo, della magistratura e del parlamento, così come sull’industria nucleare, sono senza precedenti ed enormi”, ha detto l’ex segretario del National Virtual Space Center Abolhassan Firouzabadi, citato dai media locali. “Durante gli attacchi è stata rubata una grande quantità di informazioni”, ha aggiunto Firouzabadi, senza menzionare la data degli attacchi. Tra gli obiettivi – ha continuato – anche reti di distribuzione e trasporto di carburante, municipalità e porti.

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Due politici eletti come consiglieri comunali in Brasile nonostante siano ricercati dalla giustizia

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Due politici brasiliani, ricercati per diverse condanne passate in giudicato, sono stati eletti consiglieri comunali durante l’ultima tornata elettorale del 6 ottobre. La notizia è stata resa nota dal portale G1, che ha analizzato le informazioni sui candidati e incrociato i dati del Tribunale superiore elettorale (Tse) con il database nazionale dei mandati d’arresto (Bnmp).

La condanna per omicidio colposo di Givanildo Batista Soares

Uno dei consiglieri eletti è Givanildo Batista Soares, noto come Givan, che ha ottenuto 147 voti nel comune di Lagoinha, nello stato di Piauí. Nel 2021, Soares è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere per omicidio colposo a seguito di un incidente stradale avvenuto anni prima nello stato di Pará. La condanna è diventata definitiva nel 2021, ma solo il 23 settembre 2024 il Tribunale del Pará ha emesso un mandato di arresto contro di lui. Nonostante ciò, è riuscito a candidarsi e a essere eletto.

Marco Aurelio de Azevedo e il mandato per alimenti non pagati

Il secondo politico ricercato è Marco Aurelio de Azevedo, eletto al consiglio comunale del comune di Paty do Alferes, nello stato di Rio de Janeiro. De Azevedo è ricercato per non aver pagato gli alimenti alla sua famiglia per una somma totale di 700 euro (4.300 real brasiliani). Il mandato di arresto è stato emesso appena due giorni prima delle elezioni. Tuttavia, in questo caso, il mandato può essere revocato una volta saldato il debito.

Supplenti ricercati per reati gravi

Oltre ai due consiglieri eletti, la ricerca ha rivelato che altri 18 candidati, attualmente ricercati, figurano nelle liste dei ‘supplenti’. Questi potrebbero subentrare in consiglio comunale nel caso in cui i titolari eletti siano costretti a lasciare l’incarico o vengano rimossi. Tra i supplenti ci sono 14 persone condannate per il mancato pagamento degli alimenti e altri quattro ricercati per reati gravi come associazione per delinquere, traffico di droga e stupro di persone vulnerabili.

Un’anomalia nel sistema elettorale brasiliano

Il caso solleva interrogativi sulla capacità del sistema elettorale brasiliano di garantire che solo candidati senza pendenze giudiziarie possano essere eletti a cariche pubbliche. La presenza di individui con condanne definitive e mandati di cattura tra gli eletti e i supplenti pone una sfida significativa per il sistema giuridico e democratico del paese.

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