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Cronache

Coraggio e giustizia: una 63enne mette fine alle vessazioni di un figlio tossicodipendente

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È stato il coraggio di una donna di 63 anni a porre fine alle terribili vessazioni subite da un’anziana di 82 anni, vittima di ripetuti maltrattamenti da parte del figlio tossicodipendente. Un gesto decisivo che ha permesso di portare alla luce una situazione di violenza e soprusi quotidiani, grazie a una semplice telecamera del cellulare.

La drammatica situazione familiare

Il figlio, un uomo di 47 anni, affetto da tossicodipendenza, pretendeva ogni giorno denaro dalla madre per affrontare l’astinenza. Le sue richieste variavano dai 20 ai 50 euro, una somma che veniva sottratta dalla modesta pensionedell’anziana, appena sufficiente a coprire le spese per l’affitto e le bollette. Ogni rifiuto da parte della madre scatenava una serie di insulti, minacce e violenze.

La prova inconfutabile: il video della badante

A documentare le violenze ci ha pensato la badante della donna, che al momento giusto ha attivato la telecamera del suo cellulare e ha registrato i maltrattamenti di cui era vittima l’anziana. Tra le immagini riprese, si vede chiaramente l’uomo lanciare una bottiglia di vetro contro la madre, uno dei tanti gesti umilianti che sono poi finiti nella denuncia presentata ai Carabinieri.

In uno degli episodi più gravi, il 47enne avrebbe addirittura puntato un coltello contro la madre, minacciandola per ottenere quei pochi euro di cui aveva bisogno.

L’intervento dei carabinieri e l’arresto

Dopo aver ricevuto la denuncia e acquisito i video registrati, i Carabinieri della stazione di Pianura si sono recati nell’abitazione dell’anziana, trovando il figlio vestito con gli stessi abiti che indossava durante l’ultimo video delle violenze. L’uomo è stato arrestato in flagranza differita per maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, e ora si trova in carcere in attesa di giudizio.

Questa vicenda mette in luce l’importanza del coraggio di chi denuncia e la necessità di intervenire tempestivamente in situazioni di violenza domestica.

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Cronache

Occupa alloggio comunale abusivamente per dare un tetto ai figli, assolta

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Il tribunale di Caltanissetta ha assolto dall’accusa di occupazione abusiva una donna di San Cataldo di 41 anni. La donna, difesa dall’avvocato Francesca Cocca, era imputata per aver occupato, insieme ai figli minori, un alloggio popolare di proprietà del Comune di San Cataldo. Nel corso del processo è emerso che l’imputata, dopo essersi separata dal marito, era rimasta a vivere nella casa di proprietà di quest’ultimo. Un’abitazione fatiscente e inagibile con il tetto in parte crollato. A quel punto la 41enne, che è disoccupata e non percepisce alcun reddito, né tantomeno l’assegno familiare da parte dell’ex marito, a tutela dei propri bambini, e al fine di trovare riparo in una casa normale, ha occupato un alloggio popolare. Per questo era stata denunciata dalla Polizia Municipale. Per il giudice, proprio per le modalità con cui si sono svolti i fatti e in ragione del bisogno della donna, il fatto non costituisce reato. La 41enne è stata dunque assolta con formula piena.

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Cronache

Investe il padre con l’auto, 25enne arrestato

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Un giovane sassarese di 25 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Sassari con l’accusa di tentato omicidio, per aver investito con la propria auto il padre e poi aver tentato di colpirlo alla testa con un martello. L’aggressione è avvenuta domenica sera, in un’area parcheggio di Sassari. Padre e figlio si erano fermati lì dopo aver trascorso la mattina insieme. Hanno litigato e il giovane ha investito il genitore con l’auto. All’arrivo dei carabinieri, allertati per una lite in strada, il 25enne è stato bloccato e il padre soccorso e trasportato al Pronto soccorso del Santissima Annunziata, dove i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico e numerose contusioni sul corpo. Il giovane è stato arrestato per tentato omicidio e accompagnato nel carcere di Bancali. Ieri è comparso davanti al gip del tribunale di Sassari per l’udienza di convalida dell’arresto. L’avvocata che lo difende, Paola Bellu, ha chiesto i domiciliari e il giudice si è riservato la decisione.

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Cronache

Favori in carcere a figlio boss, arrestato assistente capo

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Carmelo Palo, 43 anni, Il vice sindaco di Itala (Messina) è stato arrestato dalla squadra mobile della Questura di Catania nell’ambito di un’inchiesta sul suo ruolo di assistente capo della polizia penitenziaria del carcere di Giarre. Nei suoi confronti la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che gli è stata notificata mentre era ad Assisi per la festa di San Francesco. La notizia è riportata dai quotidiani La Sicilia e Gazzetta del Sud. Il sindaco di Itala, Daniele Laudini, ha deciso di revocare la nomina di Carmelo Palo per di garantire la serenità e l’operatività dell’amministrazione comunale. Secondo quanto si apprende, a Palo sarebbero contestati degli episodi di corruzione, aggravati dall’avere agevolato la mafia, in favore in un detenuto, Antonio Di Grazia, 43 anni, anche lui destinatario dell’ordinanza cautelare in carcere, figlio di Orazio, indicato come il responsabile della ‘famiglia Laudani nel rione Picanello di Catania. Il gip si è riservato di decidere sugli arresti domiciliari richiesti per un terzo indagato dopo l’interrogatorio preventivo previsto dalla nuova normativa.

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