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Cronache

Inchiesta Zannini, consigliere regionale non risponde ai pm

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Si è avvalso della facoltà di non rispondere il consigliere regionale Giovanni Zannini, presidente della Commissione Ambiente della Regione, indagato per corruzione e concussione, che oggi si è recato negli uffici della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) accompagnato dal suo avvocato difensore Angelo Raucci. Il legale ha depositato una memoria e, secondo quanto si è appreso, ha annunciato che il suo assistito intende rispondere dopo l’udienza del tribunale del Riesame di Santa Maria Capua Vetere chiamato a esprimersi sul sequestro del cellulare e dei supporti informatici notificatogli la scorsa settimana. Dell’inchiesta dei sostituti Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano (procuratore Pierpaolo Bruni) si è saputo la scorsa settimana in seguito alle perquisizioni effettuate dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta (Reparto Territoriale di Aversa) a casa di Zannini a Mondragone e nei suoi uffici a Napoli.

All’esponente politico, che in Consiglio regionale fa parte del gruppo “De Luca Presidente”, vengono contestati due episodi di corruzione in relazione ai favori ricevuti da alcuni imprenditori – in particolare un viaggio in barca e due motorini – per il suo interessamento presso la Regione e un Comune del Casertano circa questioni che riguardavano gli operatori economici; c’è poi la concussione concernente le pressioni fatte da Zannini verso l’ex direttore sanitario dell’Asl di Caserta Enzo Iodice, che nel settembre 2023 decide di dimettersi per non sottostare alle richieste di Zannini di nominare persone a lui vicine in diversi ruoli dell’Asl, dai dipartimenti ai distretti sanitari. Per tale episodio, con Zannini è indagato anche il dirigente responsabile del settore Sanità della Regione Campania Antonio Postiglione. Gli altri indagati sono gli imprenditori Alfredo Campoli, Paolo e Luigi Griffo, Ciro Ferlotti e Giuseppe Ruggiero.

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Cronache

Lite a Materdei degenera: arrestato 59enne per omicidio

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Nella notte, una lite per futili motivi ha avuto un tragico epilogo a Materdei, Napoli. La Polizia di Stato è intervenuta in via Benedetto De Falco dopo una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa, riguardante una persona colpita mortalmente da un’arma da punta e taglio.

L’intervento della polizia

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e dei Commissariati Dante e Decumani sono giunti rapidamente sul posto. Grazie alle immediate attività di indagine, è stato possibile identificare il responsabile della brutale aggressione.

Arresto del sospettato

Il presunto autore del crimine è un 59enne napoletano con precedenti di polizia. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio. La vittima, purtroppo, non ha avuto scampo, colpita mortalmente durante la lite che è sfociata in violenza.

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Cronache

Operazione antidroga a Napoli e Torre Annunziata: 15 arresti e sequestro di un quintale di stupefacenti

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La Polizia di Stato, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, ha eseguito un’importante operazione contro il traffico internazionale di stupefacenti a Napoli e Torre Annunziata. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il G.I.P. del Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 soggetti gravemente indiziati di reati legati al traffico di droga e altri crimini correlati.

Due organizzazioni criminali sotto indagine

Le indagini hanno rivelato l’esistenza di due organizzazioni criminali operanti a Napoli e Torre Annunziata. La prima organizzazione, con base logistica nel quartiere Arenaccia di Napoli, si occupava di commercializzare all’ingrosso stupefacenti destinati ai mercati clandestini partenopei. I corrieri utilizzavano veicoli con doppifondi occulti, realizzati da un carrozziere sconosciuto al fisco.

La seconda organizzazione, con base operativa a Torre Annunziata, si riforniva stabilmente dalla prima e distribuiva grandi quantità di narcotici verso diverse piazze di spaccio, che comprendevano non solo Torre Annunziata, ma anche l’hinterland e la provincia di Salerno.

Sequestri e arresti durante le indagini

Nel corso delle attività investigative, sono stati arrestati 7 soggetti in flagranza di reato e sequestrato quasi un quintale di cocaina e hashish, oltre a una pistola con matricola abrasa, caricatori, 33 cartucce e oltre 820 mila euro in contanti. Inoltre, uno dei corrieri arrestati ha continuato a mantenere rapporti con il sodalizio attraverso dispositivi telefonici illegalmente introdotti in carcere.

Sequestri di attività commerciali e veicoli

Come parte dell’operazione, sono stati eseguiti anche sequestri preventivi di due attività commerciali, un bar e una pizzeria, utilizzati come copertura per gli incontri tra i membri dell’organizzazione e la pianificazione delle attività illecite. Questi esercizi commerciali erano fittiziamente intestati a soggetti incensurati. Sono stati inoltre sequestrati un motoveicolo e un autoveicolo riconducibili al promotore del sodalizio criminale napoletano.

Status legale degli indagati

Il provvedimento eseguito costituisce una misura cautelare in sede di indagini preliminari. Gli indagati sono considerati presunti innocenti fino a sentenza definitiva, e possono impugnare le misure cautelari.

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Cronache

Femminicidio nel Casertano, moglie strangolata nel letto davanti ai due figli piccoli

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Ha strangolato la moglie, uccidendola, al culmine di una lite casalinga; e lo ha fatto davanti ai due figli piccoli di 4 e 6 anni. L’assassino sarebbe il 30enne albanese Lulzim Toci, fermato dai carabinieri poco dopo il delitto. Lui bracciante agricolo saltuario, la vittima, Eleonor Toci, aveva invece 24 anni e non lavorava. A chiamare i carabinieri è stata la cognata della coppia. Il 30enne infatti, dopo il delitto, è andato a casa della cognata, chiedendole di accompagnarlo in ospedale, ma la donna non lo ha creduto e ha chiamato i nipoti, di quattro e sei anni. “Papà ha ucciso mamma” hanno detto i bimbi alla zia, che ha subito contattato il 112. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, il 30enne vagava nei pressi dell’abitazione, in via Caravaggio, è stato quindi fermato e portato in caserma.

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