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Cronache

In arrivo tre perturbazioni fino al weekend

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Nei prossimi giorni è atteso ancora maltempo con l’arrivo di tre perturbazioni. Secondo le previsioni di Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, le perturbazioni in arrivo saranno figlie di un ex uragano che sta raggiungendo le Isole Britanniche e le spire instabili e perturbate raggiungeranno anche il bacino del Mediterraneo, compresa l’Italia. Tutti i fronti perturbati saranno alimentati da aria più fredda in quota e sospinti invece da intensi venti meridionali (Scirocco) che faranno aumentare le temperature soprattutto al Centro-Sud. La prima perturbazione in queste ore sta interessando il Nord con le prime piogge sui settori occidentali. Ma sarà martedì 8 che il fronte perturbato si intensificherà ulteriormente. In questa giornata precipitazioni da abbondanti a molto abbondanti colpiranno la Liguria, passeranno veloci sul Piemonte e poi colpiranno Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige (soprattutto il Trentino) e Friuli Venezia Giulia.

Il maltempo colpirà duramente anche la Toscana, il Lazio (Roma a rischio allagamenti) e l’Umbria occidentale e meno intensamente l’Emilia Romagna. Dopo questo passaggio perturbato mercoledì 9 ci sarà una temporanea pausa più soleggiata, con venti di Libeccio, in attesa della seconda perturbazione. Giovedì 10 un altro fronte instabile raggiungerà il Nord, ancora sospinto da forti venti di Scirocco. Il maltempo interesserà soprattutto i settori alpini, prealpini e le medio/alte pianure settentrionali, localmente la Toscana. Sarà più soleggiato e anche più caldo sul resto d’Italia (attesi picchi di 34°C in Sicilia).

Da Venerdì l’alta pressione a matrice subtropicale potrebbe tornare, inizierà così un periodo di tempo più stabile con più sole e anche più caldo.

Nel dettaglio – Lunedì 7. Al Nord cielo coperto con piogge via via più diffuse al Nordovest. Al Centro: molte nubi, nessuna pioggia. Al Sud bel tempo.

– Martedì 8. Al Nord maltempo diffuso. Al Centro peggiora con piogge abbondanti su Toscana, Umbria e Lazio. Al Sud entro sera peggiora in Campania.

– Mercoledì 9. Al Nord nubi irregolari, piogge su Liguria di levante e Alpi occidentali. Al Centro tra sole e nubi sparse. Al Sud cielo parzialmente nuvoloso. Tendenza: nuova perturbazione giovedì, poi tempo via via più stabile.

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Cronache

Omicidio Giovanbattista Cutolo, l’indignazione di Borrelli per la riduzione della pena all’assassino

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Si riaccende il dibattito sull’ingiustizia percepita dopo la riduzione della pena inflitta all’assassino di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista napoletano ucciso brutalmente il 31 agosto 2023 al termine di una lite. In un post su Facebook, il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha espresso il suo sdegno per la mancata impugnazione della sentenza, che ha visto la condanna dell’assassino ridotta a soli 17 anni di carcere.

Ingiustizia e condanna ridotta

Borrelli ha definito il caso “l’ennesimo caso di ingiustizia”, criticando duramente il sistema giudiziario che continua a concedere riduzioni di pena anche per crimini efferati. “Si tratta dell’ennesima condanna ridotta per un assassino”, ha scritto, riferendosi all’omicida di Cutolo, il quale ha sparato per un futile motivo, togliendo la vita a un giovane ragazzo e distruggendo una famiglia.

Assenza di pentimento e provocazioni

Il parlamentare ha evidenziato anche l’atteggiamento della famiglia dell’assassino, che, secondo quanto denunciato, non avrebbe mostrato alcun ravvedimento o pentimento per il crimine commesso. Anzi, si sarebbero resi protagonisti di ulteriori provocazioni nei confronti della famiglia della vittima, pubblicando video e post sui social media in cui esaltano la condotta criminale del loro congiunto.

Solidarietà alla famiglia Cutolo

Borrelli ha espresso la sua vicinanza a Daniela Di Maggio, madre di Giovanbattista, sostenendo che “anche 40 anni di carcere sarebbero stati pochi”. La riduzione della pena a 17 anni viene vista come una grave ingiustizia, un tentativo di trascorrere il minor tempo possibile in carcere. “Io sto con la famiglia della vittima”, ha concluso Borrelli, ribadendo il suo appoggio alla battaglia per ottenere una giustizia più severa nei confronti degli assassini.

La mancata impugnazione della sentenza

L’indignazione di Borrelli segue la notizia della mancata impugnazione della sentenza di condanna a 20 anni per l’autore dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo. La decisione di non procedere con un appello ha comportato un’ulteriore riduzione della pena, grazie a benefici di legge, lasciando l’opinione pubblica e i familiari della vittima delusi e sconvolti.

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Cronache

Porto di Napoli, operaio travolto e ucciso da un mezzo meccanico

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Un lavoratore della Magazzini Generali Spa, Antonio Nazzaro, di 60 anni, e’ morto all’interno del porto commerciale cittadino, travolto da un mezzo meccanico. Il fatto e’ avvenuto questa mattina tra le 12 e le 12.30. A dare la notizia, in una nota, la segreteria Filt Cgil Napoli e Campania. “Siamo in attesa che gli organi preposti facciano chiarezza sulla dinamica. Certo e’ – ha dichiarato nella nota il segretario generale Filt Cgil Napoli e Campania, Angelo Lustro – che non si puo’ morire lavorando. L’ennesima tragedia che colpisce i lavoratori portuali del porto di Napoli, ma anche di Salerno e Castellammare di Stabia. Tragedie che non possono e non debbono accadere in un Paese civile come il nostro”.

“Occorre intervenire maggiormente con la prevenzione, il rispetto delle regole, con una maggiore formazione, adeguati strumenti tecnologici e soprattutto con una cultura della sicurezza che va messa al primo posto, per evitare che possano accadere sciagure come questa di oggi – ha aggiunto Lustro. La sicurezza nei luoghi di lavoro e’ un diritto fondamentale e irrinunciabile”. “Nello stringerci al dolore della famiglia del lavoratore – ha concluso la Filt Cgil Napoli e Campania -, riteniamo necessari ed urgenti atti ed interventi concreti da parte di tutti i soggetti che operano nel sistema portuale, perche’ il lavoro non puo’ e non deve significare morte”.

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Cronache

A fuoco zaino, sette studenti intossicati a Napoli

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Lo scorso 4 ottobre, ma la notizia è stata comunicata solo oggi ai carabinieri della stazione Arenella, a Napoli, lo zaino di una studentessa 17enne è andato a fuoco a causa del malfunzionamento di un power bank che era al suo interno e che stava caricando un Ipad. I militari si sono recati nella scuola, un liceo scientifico, e hanno appurato che sempre quel giorno i fumi hanno causato una lieve intossicazione di 7 studenti e due di questi sono stati trasferiti in ospedale con l’evacuazione dell’aula mentre lo zaino venne lanciato dalla finestra. I ragazzi ora stanno tutti bene. Non furono chiamate forze dell’ordine ma oggi i carabinieri sono andati nella scuola e hanno sequestrato ciò che resta del power bank e lo zaino danneggiato.

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