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Maxi stangata fiscale per la Roma: rischio di sanzioni tra i 17 e i 34 milioni di euro

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La Roma, uno dei club più prestigiosi del calcio italiano, si trova al centro di una complessa questione fiscale che potrebbe portare a una maxi sanzione tra i 17 e i 34 milioni di euro. Questo scenario si è delineato dopo un’indagine approfondita della Guardia di Finanza sui bilanci del club, che ha coperto il periodo dal 2016 al 2021. Secondo le autorità fiscali, il club avrebbe presentato una “dichiarazione infedele”, con alcune operazioni contabili che avrebbero sollevato forti dubbi sulla loro correttezza.

Le operazioni sotto indagine: scambi e svalutazioni

L’indagine della Guardia di Finanza ha messo in luce due operazioni contabili principali che sarebbero state al centro delle presunte irregolarità:

  1. Permute mascherate da compravendite: Alcune transazioni sono state in realtà considerate degli scambi travestiti da compravendite reciproche. Un esempio significativo è lo scambio tra Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola con la Juventus, che è già sotto indagine da parte della Procura di Roma.
  2. Svalutazioni eccessive: La seconda contestazione riguarda le svalutazioni finanziarie di alcuni giocatori. Tra questi figurano nomi come Amadou Diawara, Pedro, Javier Pastore, Steven Nzonzi, Edin Dzeko, Diego Perotti, Leandro Castan e Ismail H’maidat. Secondo la Guardia di Finanza, queste svalutazioni sono state considerate esagerate e hanno generato maggiori costi non deducibili per la Roma, pari a circa 80 milioni di euro.

L’Impatto fiscale delle svalutazioni

In termini fiscali, queste svalutazioni avrebbero dovuto portare il club a versare una somma significativa di imposte, in particolare 19 milioni di euro di Ires (Imposta sul Reddito delle Società). Tuttavia, c’è un dettaglio cruciale: durante il periodo esaminato, la Roma ha registrato delle perdite, il che significa che il club non è attualmente obbligato a pagare l’Ires fino a quando non tornerà in attivo.

Le possibili sanzioni: 17-34 milioni di euro

Sebbene la Roma non debba pagare immediatamente l’Ires a causa delle sue perdite, ciò che resta in discussione sono le sanzioni amministrative collegate all’imposta. Secondo la normativa vigente, tali sanzioni possono variare tra il 90% e il 180% dell’importo dovuto, ossia tra 17 e 34 milioni di euro.

La scelta di non ddire alla conciliazione

Un punto cruciale della vicenda è la decisione della Roma di non aderire alla conciliazione proposta dalla Guardia di Finanza. Questa opzione avrebbe permesso al club di ridurre le sanzioni di un sesto, ma la società ha scelto di non procedere in tal senso, convinta di poter dimostrare la regolarità delle operazioni contabili contestate. A questo punto, la questione è nelle mani dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà decidere se confermare le conclusioni della Guardia di Finanza e richiedere il pagamento delle sanzioni, oppure se avviare ulteriori verifiche.

Il futuro della Roma: rischi e scenari

Se l’Agenzia delle Entrate decidesse di confermare le sanzioni e la Roma scegliesse di non aderire, la vicenda potrebbe arrivare fino alla Corte di giustizia tributaria, il tribunale che si occupa delle dispute fiscali in Italia. Un contenzioso di questo tipo potrebbe protrarsi per anni, con esiti incerti e potenzialmente gravi per la società, sia dal punto di vista finanziario che reputazionale.

Il momento difficile della Roma

Questa complicazione fiscale arriva in un momento particolarmente delicato per la Roma. Oltre ai problemi legati ai bilanci e alle indagini della Guardia di Finanza, il club ha dovuto affrontare anche altri eventi che hanno destabilizzato l’ambiente societario e sportivo. L’addio di figure chiave come Daniele De Rossi e, più di recente, della direttrice generale Lina Souloukou ha lasciato un vuoto nella gestione della società. A questo si aggiungono le pressioni dei tifosi, che hanno contestato la gestione del club e i risultati sportivi non all’altezza delle aspettative.

In definitiva, la Roma si trova di fronte a una situazione fiscale potenzialmente devastante. Le accuse di “dichiarazione infedele” e le operazioni contabili sotto inchiesta mettono in serio pericolo la stabilità finanziaria della società. Il club, tuttavia, è convinto di poter difendere la propria posizione e dimostrare la legittimità delle operazioni contestate. La questione è ora nelle mani delle autorità fiscali italiane, che dovranno decidere il futuro di questo contenzioso.

La Roma sta affrontando una delle sfide più difficili della sua storia recente, una sfida che potrebbe avere conseguenze profonde sul suo futuro economico e sportivo.

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Calcio: Juve lancia mini-abbonamento per 8 partite

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La Juventus ha lanciato una nuova iniziativa per i tifosi. “Da giovedì 21 novembre dalle ore 10:00 sarà disponibile il mini Abbonamento ‘8 games pass’ a partire da 285 euro” si legge sul sito ufficiale del club. Sarà possibile, dunque, assicurarsi un posto per le ultime gare casalinghe di campionato nella stagione 2024/2025: le partite comprese sono contro Empoli, Inter, Hellas Verona, Atalanta, Genoa, Lecce, Monza e Udinese. L’iniziativa “consentirà sia il cambio nominativo sia la rimessa in vendita del posto, darà inoltre la prelazione sul posto per le partite di Coppa che eventualmente la Juventus disputerà in casa nelle fasi successive e con il raggiungimento del 75% delle presenze (6 partite su 8) darà anche la possibilità della prelazione sul rinnovo dell’abbonamento della prossima stagione”.

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Paolini batte Sramkova, l’Italia vince la Billie Jean King Cup di tennis femminile

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L’Italia ha vinto l’edizione 2024 della Billie Jean King Cup di tennis femminile. Nella finale a Malaga le azzurre hanno battuto 2-0 la Slovacchia grazie alle vittorie di Lucia Bronzetti e di Jasmine Paolini che nel secondo incontro ha superato 6-2 6-1 Rebecca Sramkova. Per l’Italia, capitanata da Tathiana Garbin, è il quinto successo nella manifestazione.

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Calcio: Neres, col Napoli spero di raggiungere molti traguardi

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“Per me essere un calciatore significa cercare sempre di migliorare rispetto al giorno prima e dare sempre il 100%. Non ho un sogno in particolare, ma cerco sempre di migliorarmi e cercherò sempre di dare il 100% in campo, ma anche fuori. Spero che riusciremo a raggiungere molti traguardi importanti sia quest’anno che nelle prossime stagioni”. Lo ha detto David Neres, esterno del Napoli, in un’intervista al sito del club azzurro.

Il 27enne brasiliano è arrivato in estate al Napoli dal Benfica per 30 milioni di euro ed è diventato uno dei protagonisti dell’avvio di stagione della squadra di Conte, proponendosi come vice di Kvaratskhelia o anche di Politano, segnando un gol finora contro il Como al Maradona: “La prima volta che ho fatto gol con il Napoli non ho neppure sentito il mio nome dagli altoparlanti e dai tifosi, perché ero molto emozionato. Ma quando ho capito che stavano gridando il mio nome è stata una sensazione davvero bella. Allo stadio c’erano mia moglie e mia figlia, è stato bello”. Neres, brasiliano nato a San Paolo, ricorda la sua crescita: “Ho avuto un’infanzia felice – ha ricordato – mi piaceva giocare con gli amici all’aria aperta, correvo molto e giocavo sempre a calcio. I vari Ronaldinho, Messi e Neymar sono diventati i miei idoli calcistici. Nel 2002 il Brasile ha conquistato il Mondiale. Non ricordo tutto alla perfezione, ma ricordo la finale e il gol su punizione di Ronaldinho contro l’Inghilterra. Ricordo anche il 2005, quando il San Paolo vinse il Mondiale per Club. Anche quello è stato un grande momento per me”.

Neres ha cominciato proprio nelle giovanili del San Paolo, prima di sbarcare in Europa all’Ajax e poi al Benfica prima del Napoli, dove è fiducioso di poter prendere spazio in squadra, in un gruppo molto unito. Neres oggi si è allenato a Castel Volturno nel gruppo di Conte che si sta ricomponendo velocemente in vista della sfida di domenica contro la Roma al Maradona. In campo anche Lukaku che è in buone condizioni e sarà in campo, come anche McTominay, tornato a Napoli dopo essere uscito per infortunio nel match della nazionale scozzese contro la Polonia, ma che ora non ha alcun problema fisico ed è a disposizione del tecnico azzurro che ha avuto presto a disposizione anche Rahmani. Conte aspetta infine il ritorno di Olivera, che ieri ha pareggiato 1-1 contro il Brasile nelle qualificazioni ai Mondiali con la sua nazionale dell’Uruguay.

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