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Cronache

Incidente ad Arenella: indagini su un dramma che ha sconvolto la vita di Morena, la studentessa 16enne

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Era impossibile schivare quel bolide. Un consulente della Procura di Napoli ha stabilito che l’incidente che ha coinvolto Morena G., la studentessa di 16 anni travolta da un’auto lo scorso giugno, non poteva essere evitato. Il rapporto, depositato di recente, ha messo in luce un dettaglio fondamentale: l’investitore viaggiava al doppio della velocità consentita.

In quella zona, a pochi metri dall’ospedale Cardarelli, il limite di velocità è di 35 chilometri orari, ma l’auto viaggiava tra i 70 e gli 80 chilometri orari, rendendo inevitabile l’impatto. La vicenda ha portato Morena, bella e solare, a lottare per la sua vita, costretta a subire delicati interventi chirurgici e l’amputazione di una gamba.

Le indagini proseguono sotto la direzione del pm Luigi Landolfi. Un video acquisito agli atti mostra la dinamica dell’incidente: l’uomo alla guida di una Fiat Panda ha tentato un sorpasso nonostante la presenza di una doppia striscia bianca che vietava manovre di quel tipo. Dopo aver superato una Volvo, l’auto ha travolto lo scooter su cui viaggiavano Morena e il fidanzato. Entrambi i ragazzi sono stati sbalzati in aria, con conseguenze gravissime per Morena, mentre l’investitore si è dato alla fuga.

Le indagini hanno confermato che l’autista non ha prestato soccorso. Le telecamere di videosorveglianza hanno catturato l’intera scena, documentando anche il tentativo dell’autista di evitare i corpi dopo l’impatto, urtando la Volvo durante la fuga. L’identità dell’uomo, un 43enne di Mugnano, è stata scoperta grazie alle immagini dei sistemi di cattura targhe. L’uomo è stato denunciato a piede libero, poiché quella notte non sono stati effettuati test tossicologici o alcolemici.

Ora la famiglia di Morena, assistita dall’avvocato Aldo Pascale, chiede giustizia per una vita spezzata dall’incidente. Mentre il 43enne, difeso dall’avvocato Antonio Zoff, dovrà rispondere delle accuse basate sulle perizie e sui video acquisiti, Morena non è mai stata lasciata sola. Accudita dai genitori e supportata dai docenti, continua a lottare con grande forza e determinazione.

 

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Cronache

Incidente mortale a Napoli: mamma 42enne investita sulle strisce pedonali

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Questa mattina a Napoli, intorno alle ore 8:30, si è verificato un tragico incidente in via Alessandro Volta, dove una donna di 42 anni è stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali. La vittima è stata colpita da una Fiat Panda guidata da un giovane di 22 anni. L’urto è stato così violento che la donna è stata sbalzata in avanti per una decina di metri, morendo sul colpo. Sembra che la donna avesse accompagnato i figli a scuola.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Locale di Napoli, il sinistro è avvenuto lungo la corsia riservata di via A. Volta, in direzione San Giovanni. Il conducente, un 22enne, ha investito la donna nei pressi di un parcheggio. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, ma purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della vittima.

Il giovane alla guida dell’auto, in stato di shock, è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale Pellegrini. Gli agenti della Polizia Locale hanno informato il Pubblico Ministero di turno, che ha disposto il sequestro del veicolo. La salma della donna è stata messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso.

Il conducente è stato sottoposto a test tossicologici per verificare se fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol. Nel frattempo, la sua patente è stata ritirata in attesa di ulteriori sviluppi. Le indagini sono ancora in corso per chiarire tutti gli aspetti dell’incidente.

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Cronache

Operazione antimafia a Caivano: 50 arresti per traffico di droga

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Per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito una vasta operazione che ha portato all’arresto di 50 persone, 49 delle quali sono state sottoposte a custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari. L’operazione si inserisce in un quadro investigativo coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia e volto a contrastare il traffico di stupefacenti nella zona di Caivano e territori limitrofi.

L’ordinanza cautelare è stata emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ed è rivolta a persone indiziate di far parte di un’associazione finalizzata al traffico di droga. Secondo le indagini, tale organizzazione avrebbe gestito l’approvvigionamento e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di agevolare il clan **Angelino-Gallo**, considerato egemone nella zona di Caivano.

L’associazione si sarebbe occupata dell’approvvigionamento all’ingrosso di vari tipi di droga, coordinando tutte le fasi del traffico, dalla fornitura fino alla distribuzione nelle piazze di spaccio di **Caivano** e del **Parco Verde**. Le indagini hanno ricostruito il funzionamento di oltre 25 piazze di spaccio, ognuna delle quali era vincolata a rifornirsi esclusivamente dal sodalizio criminale, che avrebbe imposto i prezzi delle diverse sostanze stupefacenti.

Il giro d’affari stimato dell’organizzazione ammonterebbe a circa **500 mila euro mensili**, confermando la portata del traffico illecito che coinvolge una vasta rete di distribuzione e vendita di droga. L’organizzazione imponeva ai capi delle piazze di spaccio di rispettare le modalità di trasporto, custodia e distribuzione stabilite, assicurando così il controllo monopolistico del mercato della droga nella zona.

L’operazione si inserisce in un più ampio quadro investigativo che, negli ultimi mesi, ha portato a numerosi arresti e alla disarticolazione di altre reti criminali attive nel comune di **Caivano**. Gli investigatori hanno lavorato a stretto contatto con le autorità giudiziarie per ricostruire la struttura dell’organizzazione e raccogliere le prove necessarie per procedere con gli arresti.

È importante sottolineare che il provvedimento eseguito costituisce una misura cautelare emessa in fase di indagini preliminari. Gli indagati sono attualmente sottoposti a misure restrittive, ma restano presunti innocenti fino a una eventuale sentenza definitiva. Le misure cautelari possono essere impugnate, e gli indagati avranno la possibilità di difendersi nelle sedi opportune.

Questa operazione rappresenta un passo significativo nella lotta contro il traffico di stupefacenti nella provincia di Napoli, in particolare nella zona di **Caivano**, dove il clan **Angelino-Gallo** ha cercato di consolidare il proprio controllo. Le autorità continueranno a monitorare la situazione, garantendo che la giustizia possa seguire il suo corso.

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Cronache

Parco Archeologico di Pompei: nuove scoperte e pubblicazioni scientifiche

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Il Parco Archeologico di Pompei ha recentemente pubblicato sei nuovi articoli scientifici sulla rivista digitale E-Journal degli Scavi di Pompei, che offrono una panoramica sulle ricerche e gli scavi condotti nel 2023-2024. Questi contributi rappresentano gli aggiornamenti più recenti sui progetti di ricerca archeologica realizzati nel Parco, in collaborazione con importanti istituti di ricerca nazionali e internazionali.

L’obiettivo principale di queste pubblicazioni è quello di promuovere la trasparenza e la condivisione in tempo reale dei risultati scientifici ottenuti grazie a finanziamenti pubblici. Attraverso l’approccio open access, il Parco intende accelerare la diffusione del vasto patrimonio di dati e conoscenze emerse dagli scavi archeologici, favorendo una circolazione rapida e accurata delle informazioni.

1. **Architetture e paesaggi urbani a Pompei**: Questo contributo, realizzato dalla Sapienza Università di Roma, si focalizza sull’Atlante della Regio VII e sull’analisi dei dati urbani di questo settore della città antica. L’obiettivo è coniugare metodi di analisi tradizionali e tecnologie moderne per ricostruire il paesaggio storico di Pompei.

2. **Scavi nel Tempio di Asclepio**: L’Università degli Studi di Napoli Federico II ha esplorato l’area del Tempio di Asclepio, fornendo nuovi dettagli sulla datazione e le dinamiche di occupazione dell’area circostante.

3. **Necropoli di Porta Sarno**: Il progetto dell’Universidad Europea de Valencia ha approfondito lo studio della necropoli, fornendo nuove informazioni sul settore funerario di Marcus Venerius Secundius.

4. **La Casa della Caccia Antica**: Questo studio interdisciplinare, realizzato dall’Università degli Studi di Torino e dal Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’, si concentra sul restauro e sulla conservazione degli affreschi di questa domus.

5. **Storie di confini: L’insula I 17**: L’Università di Bologna ha condotto ricerche sull’insula I 17 di Pompei, analizzando la dialettica tra spazi pubblici e privati e gli aspetti tecnici della rete stradale.

6. **Il Capitolium e il Foro di Pompei**: L’Università di Catania ha offerto nuovi dati sulla stratigrafia del Foro, aggiornando le ricostruzioni storiche di questa area centrale della città.

Le ricerche pubblicate dal Parco Archeologico di Pompei non solo promuovono la conservazione del patrimonio culturale, ma contribuiscono anche alla conoscenza internazionale dell’archeologia romana. Grazie alla collaborazione con università e istituti di ricerca internazionali, queste pubblicazioni evidenziano l’importanza della cooperazione globale nella valorizzazione e tutela dei beni culturali.

Le sei nuove pubblicazioni rappresentano un importante passo avanti nella diffusione delle scoperte archeologiche di Pompei, rafforzando il ruolo del Parco come centro di eccellenza per la ricerca e la conservazione. Con l’adozione dell’open access, il Parco si pone come punto di riferimento per la trasparenza e la condivisione dei risultati scientifici a livello globale

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