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Cronache

Rissa tra famiglie, danno fuoco a donna in strada, due fermate

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Due donne, ritenute responsabili dell’aggressione di una 26enne ustionata in strada con del liquido infiammabile al culmine di una rissa tra due famiglie, sono state fermate a Catania con l’accusa di tentato omicidio. Il provvedimento è stato eseguito dalla Squadra Mobile del capoluogo etneo, guidata da Antonio Sfameni, al termine di una indagine condotta in tempi record: dai fatti sono passate meno di 48 ore. Non sono ancora noti i nomi delle due fermate, ma, secondo gli investigatori, entrambe avrebbero materialmente partecipato all’aggressione.

Le indagini, comunque, proseguono per individuare eventuali altri responsabili. La lite avrebbe inizialmente coinvolto due ragazzine che si contendevano un fidanzatino, per poi allargarsi alle rispettive famiglie. A farne le spese una 26nne addosso alla quale una delle fermate ha gettato della benzina, a cui ha poi dato fuoco, procurandole ustioni al volto, al collo, alle braccia e al torace. Nel tentativo di soccorrere la vittima una familiare si è bruciata le mani. Le due famiglie che si sono affrontate in strada avrebbero legami con ambienti criminali di Catania.

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Cronache

Ragazza di 21 anni muore in moto in una galleria a Cesena

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Incidente stradale mortale nel pomeriggio, poco dopo le 15, all’interno della galleria della secante di Cesena. A perdere la vita una giovane motociclista 21enne nativa di Pesaro. La giovane si trovava in sella, come passeggera, di una moto condotta da un 27enne residente a Cesenatico. La moto stava procedendo in direzione nord, verso Forlì, quando, per cause ancora da chiarire, ha violentemente impattato contro la sponda destra della galleria. Entrambi sono stati sbalzati dal mezzo e la giovane ha subito diversi gravi traumi.

All’arrivo dei sanitari del 118 la ragazza era ancora in vita, ma, nonostante il loro prodigarsi, è deceduta poco dopo. Ferite di media gravità per il 27enne, trasportato al trauma center dell’ospedale Bufalini. Secondo una prima parziale ricostruzione di quanto accaduto da parte della polizia locale intervenuta, non ci sarebbero altri mezzi coinvolti. Si stanno comunque vagliando le immagini del sistema video di sorveglianza all’interno del tunnel. La corsia diretta a nord della secante è stata temporaneamente chiusa al traffico per permettere i soccorsi, la messa in sicurezza del tunnel e i rilievi di legge.

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Cronache

A Marco Camisani Calzolari il titolo di poliziotto ad honorem

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Per il suo costante impegno nella lotta contro i crimini informatici e nella promozione della cultura della sicurezza digitale Marco Camisani Calzolari è stato insignito del titolo di poliziotto ad honorem. La cerimonia si è svolta oggi a Caivano (Napoli) Con oltre 35 anni di esperienza nel mondo digitale – si legge in una nota – Camisani Calzolari ha saputo distinguersi come esperto nel campo della tecnologia, educando e sensibilizzando cittadini e aziende su tematiche legate alla cybersicurezza. Testimonial della Polizia di Stato italiana e membro del Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ha svolto un ruolo cruciale nel proteggere il tessuto sociale e economico del Paese dalle minacce informatiche. Attraverso i suoi interventi televisivi, come volto di Striscia la Notizia, e le numerose collaborazioni istituzionali, ha contribuito a diffondere la consapevolezza su questioni fondamentali come la protezione dei dati personali, la prevenzione delle truffe digitali e il contrasto al cyberbullismo.

Il riconoscimento di poliziotto ad honorem – prosegue la nota – conferito durante la celebrazione del Santo Patrono della Polizia di Stato San Michele Arcangelo, sottolinea la sua vicinanza alla prima forza di Polizia italiana e l’instancabile dedizione alla sicurezza online. La Polizia di Stato, nel corso della cerimonia, ha voluto evidenziare come il contributo di Camisani Calzolari sia stato determinante nel supporto delle attività di sensibilizzazione volte a proteggere i più deboli e le persone meno avvezze alle insidie del digitale, come anziani e giovani.

Nel suo discorso Camisani Calzolari ha espresso grande orgoglio per il riconoscimento, sottolineando l’importanza della cooperazione tra istituzioni e cittadini per affrontare le sfide del mondo digitale: “Questo titolo – ha detto – non rappresenta solo un onore personale, ma un invito a continuare con ancora maggiore impegno il lavoro di sensibilizzazione e tutela delle persone di fronte alle minacce della rete. Siamo tutti coinvolti nel garantire un ambiente digitale più sicuro e sostenibile per le future generazioni”. Con questa onorificenza, Camisani Calzolari si unisce a una ristretta cerchia di personalità che, pur non appartenendo direttamente al corpo di Polizia, hanno offerto un contributo straordinario alla sicurezza del Paese diventando ambasciatore dei valori della legalità che incarna la Polizia di Stato.

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Nel mondo 48% bimbi sotto sei mesi allattato al seno, Italia 30%

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Negli ultimi 12 anni, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Unicef, il numero di neonati sotto i sei mesi esclusivamente allattati al seno è aumentato di oltre il 10%. Ciò significa che il 48% dei neonati in tutto il mondo ne beneficia. Ma in Italia questa percentuale è molto più bassa e pari a circa il 30%, con molte differenze tra regioni e una prevalenza al Sud. Superare le disuguaglianze esistenti è il tema della settimana mondiale per l’allattamento materno, che si celebra in Italia dall’1 al 7 ottobre e vedrà tantissime iniziative, tra cui flashmob, seminari e porte aperte nei consultori. Il latte materno, ricorda la Società italiana di Neonatologia, è uno scudo che protegge i piccoli, non solo nei primi mesi, ma per tutto l’arco della vita, riducendo l’incidenza di malattie respiratorie, cardiovascolari e metaboliche, come asma, ipertensione e diabete.

Tuttavia, secondo i dati 2022 della Sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, il 47% dei bambini di 2-3 mesi viene allattato in maniera esclusiva, ma si va dal 29% in Sicilia e al 62% nella Provincia Autonoma di Trento. “La percentuale si riduce molto nella fascia 4-5 mesi variando tra il 13% della Sicilia e il 43% di Trento e Friuli-Venezia Giulia, con una media nazionale di circa il 30%. Ribadiamo il nostro impegno per eliminare i tanti ostacoli ancora esistenti”, spiega Luigi Orfeo, presidente della Sin.

“Serve, infatti – aggiunge – una migliore rete di sostegno familiare e lavorativo, ma anche la possibilità del rooming-in del bimbo insieme alla mamma in tutti gli ospedali, per favorire l’avvio dell’allattamento già dai primi momenti. Ancora oggi almeno una struttura su tre non lo consente o solo in modo parziale”. Tra gli interventi consigliati c’è anche il contatto pelle a pelle sin da subito in sala parto, la cui importanza è confermata da un recente studio condotto presso il Policlinico di Bari e l’Ospedale di Melfi in cui sono stati arruolati 160 neonati.

“È emerso – aggiunge il neonatologo – che, a tre mesi di vita, la percentuale di allattamento al seno esclusivo era maggiore (71%) in quelli sottoposti a contatto pelle a pelle alla nascita, rispetto a chi non l’aveva avuto (53%)”. Tante le iniziative previste in Italia per sensibilizzare sul tema mentre sui social la campagna corre con l’hashtag #sam2024. Cinque gli appuntamenti della Asl Napoli 3 Sud, programmati in collaborazione con altrettanti comuni. L’Ulss 3 veneziana propone 100 iniziative tra cui incontri a tema, seminari, camminate con le neomamme e attività in piscina. A Moncalieri è prevista una merenda multietnica. Tra le iniziative a Reggio Emilia, il flash mob ‘Closing the Gap-Allattare è un diritto per tutti’ e la presentazione della poltrona per l’allattamento, nell’ambito del progetto per la realizzazione dei Baby Pit Stop.

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