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Cronache

Auto contro albero nel Foggiano, muore una donna di 47 anni

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È di un morto ed un ferito il bilancio dell’incidente avvenuto la scorsa notte lungo la strada provinciale 13 che da San Severo porta a Castelnuovo della Daunia, nel Foggiano. La vittima è una donna di 47 anni di San Severo che viaggiava a bordo di una Fiat 500 guidata dal marito. Il mezzo, per cause in corso di accertamento, è uscito di strada finendo contro un albero e prendendo fuoco. L’uomo è riuscito a salvarsi, mentre la donna è rimasta incastrata tra le lamiere. L’uomo ha tentato di prestarle soccorso ed ha riportato ustioni. Sul posto sanitari del 118, vigili del fuoco e forze dell’ordine.

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Cronache

Tragico incidente di caccia, muore un giovane di 27 anni: a sparare suo padre

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Il drammatico incidente è avvenuto mentre i due si trovavano su un terreno di famiglia. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno avviato un’indagine su delega della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, per chiarire le circostanze. Al momento, la principale ipotesi è quella dell’incidente, ma le forze dell’ordine

Il fucile, dal quale è partito il colpo che ha ucciso Salvatore Fabio, risulta essere legalmente detenuto dal padre. Al momento dell’accaduto, padre e figlio erano soli, e non vi sono stati altri testimoni.

Gli uomini dell’Arma stanno proseguendo con gli accertamenti necessari per determinare tutti i dettagli dell’incidente. Sebbene gli investigatori considerino l’ipotesi di un tragico errore, stanno comunque verificando ogni elemento per escludere altre possibilità.

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Cronache

Stallo per la casa di ‘Ciro’ il dinosauro, un’interrogazione

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Istituito con la legge 388/2000 l’Ente geopaleontologico di Pietraroja (Benevento), dove venne ritrovato nel 1980 il primo fossile di dinosauro in Italia e meglio conservato al mondo, lo “Scipionix Samniticus”, ribattezzato col nome di “Ciro”, a distanza di più di vent’anni stenta a partire “per una lacuna amministrativa di cui è a conoscenza il Ministero dell’Ambiente”. Di qui l’interrogazione parlamentare al ministro Gilberto Pichetto Fratin da parte del deputato Stefano Graziano (Partito Democratico) in quanto “la mancata adozione dello statuto e dei regolamenti, nonché il conseguente ritardo nella nomina degli organi del consorzio – a giudizio dell’interrogante – sono riconducibili esclusivamente alle competenze del ministero dell’ambiente che, nonostante sia da anni a conoscenza della lacuna normativa che preclude l’adozione dello statuto, ha omesso di provvedere tempestivamente alle modifiche normative necessarie” a far partire l’ente geopaleontologico di Pietraroja.

“Un ente – continua Graziano – che riveste un ruolo fondamentale nella valorizzazione e nella tutela del patrimonio geologico e paleontologico italiano, rappresentando un’importante attrazione per il turismo scientifico e culturale di un territorio (Pietraroja, ndr) conosciuta a livello internazionale per la scoperta di fossili risalenti al periodo Cretaceo”. Nella interrogazione c’è quindi la richiesta al ministro Fratin di “nominare, con estrema urgenza, un commissario straordinario nella figura di un dirigente ministeriale che possa compiere gli atti di gestione ordinaria dell’ente e curare l’iter procedimentale per l’approvazione dello statuto necessaria per la designazione e nomina dell’assemblea consortile di gestione ordinaria dell’ente geopaleontologico di Pietraroja”.

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Napoli, lavoro a rischio per 300 professionisti sanitari

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In Campania sono circa 300 i posti di lavoro a rischio per professionisti sanitari che operano nelle attività della riabilitazione e questo potrà avere una pesante ricaduta sulla qualità dell’assistenza a persone particolarmente fragili a cui bisogna continuare a garantire il pieno diritto alla salute. Sulla questione sono intervenuti con una nota congiunta Paolo Esposito, Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti di NA-AV-BN-CE e Teresa Rea, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Napoli.

“Siamo seriamente preoccupati – scrivono la Rea ed Esposito – per il futuro di trecento professionisti sanitari impegnati nelle attività di riabilitazione e per le inevitabili ripercussioni che un’eventuale perdita di posti di lavoro potrebbe ricadere sulla qualità dell’assistenza a persone particolarmente fragili.

Seguiremo con attenzione l’evolversi dello stato di crisi, auspicando al più presto una risoluzione che scongiuri la perdita di tanti posti di lavoro in un settore, quello sociosanitario, già pesantemente in sofferenza per forme di precariato mai superate e per la scarsità di posti di lavoro. Perdere tanti professionisti impegnati nelle attività di riabilitazione significherebbe, oltretutto, far mancare la necessaria continuità assistenziale a pazienti particolarmente bisognosi di cure e di assistenza”.

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